Descrizione

Centro collinare, di remote origini, le cui principali attività economiche sono rappresentate dall'agricoltura e dall'industria. La comunità dei cavrianesi presenta un indice di vecchiaia nella media e risiede soprattutto nel capoluogo comunale e nelle località di San Cassiano e San Giacomo; una parte della popolazione, tuttavia, è sparpagliata in minuscoli agglomerati urbani e in case sparse. Il territorio comunale (costituito da arrotondati rilievi morenici, coperti da una verdeggiante boscaglia e dominati dalla catena delle Prealpi) ha un profilo irregolare ma non aspro, con variazioni altimetriche evidenti. Il clima beneficia della vicinanza del lago di Garda. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico collinare, che caratterizza questa parte del mantovano. Quest'ultima rappresenta uno dei gioielli del suo patrimonio artistico, insieme ad altri monumenti di arte sacra, come la pieve di Santa Maria (di epoca medievale), la chiesa di Santa Maria Nuova, costruita tra il Quattrocento ed il Cinquecento, e le chiese di San Sebastiano e di Sant'Anna. Dell'antica fortezza medievale resta in piedi solo una delle quattro torri, sede della biblioteca comunale.

Centro collinare, di remote origini, le cui principali attività economiche sono rappresentate dall'agricoltura e dall'industria. La comunità dei cavrianesi presenta un indice di vecchiaia nella media e risiede soprattutto nel capoluogo comunale e nelle località di San Cassiano e San Giacomo; una parte della popolazione, tuttavia, è sparpagliata in minuscoli agglomerati urbani e in case sparse. Il territorio comunale (costituito da arrotondati rilievi morenici, coperti da una verdeggiante boscaglia e dominati dalla catena delle Prealpi) ha un profilo irregolare ma non aspro, con variazioni altimetriche evidenti. Il clima beneficia della vicinanza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a>. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico collinare, che caratterizza questa parte del mantovano. Quest'ultima rappresenta uno dei gioielli del suo patrimonio artistico, insieme ad altri monumenti di arte sacra, come la pieve di Santa Maria (di epoca medievale), la chiesa di Santa Maria Nuova, costruita tra il Quattrocento ed il Cinquecento, e le chiese di San Sebastiano e di Sant'Anna. Dell'antica fortezza medievale resta in piedi solo una delle quattro torri, sede della biblioteca comunale.

Storia

Dai resti archeologici rinvenuti, si può dedurre l'esistenza nella zona di un insediamento risalente al periodo neolitico (V millennio a.C.). Le testimonianze documentali, invece, risalgono al X secolo. Il toponimo è da ricondurre al personale latino CAPRIUS o CAPRILIUS, cui si sarebbe aggiunto il suffisso "-ana". Divenuta feudo dei mantovani Riva, che la dotarono di mura difensive, verso la fine del '200 passò sotto la signoria dei Bonacolsi e nella seconda metà del XIV secolo entrò tra i possedimenti dei Gonzaga, che la governarono fino agli inizi del '700 (fatta eccezione per circa un decennio di dominio da parte della Serenissima). Durante la signoria dei Gonzaga, godette di numerosi privilegi e venne ulteriormente fortificata, soprattutto nella fortezza medievale, probabile rifacimento di una rocca di epoca tardo-romana. Con Isabella d'Este la sua corte divenne una delle più prestigiose del Rinascimento. Risentì della crisi del casato dei Gonzaga ma riuscì a riemergere con l'avvento del governo austriaco. Nel periodo delle campagne napoleoniche divenne il quartier generale del maresciallo austriaco Wurmser e durante i moti del Risorgimento vide la sconfitta degli austriaci e l'affermazione della potenza francese, impersonata da Napoleone III, che rimase per qualche tempo nella villa Mirra.

Dai resti archeologici rinvenuti, si può dedurre l'esistenza nella zona di un insediamento risalente al periodo neolitico (V millennio a.C.). Le testimonianze documentali, invece, risalgono al X secolo. Il toponimo è da ricondurre al personale latino CAPRIUS o CAPRILIUS, cui si sarebbe aggiunto il suffisso "-ana". Divenuta feudo dei mantovani Riva, che la dotarono di mura difensive, verso la fine del '200 passò sotto la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BONACOLSI'>Bonacolsi</a> e nella seconda metà del XIV secolo entrò tra i possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, che la governarono fino agli inizi del '700 (fatta eccezione per circa un decennio di dominio da parte della Serenissima). Durante la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, godette di numerosi privilegi e venne ulteriormente fortificata, soprattutto nella fortezza medievale, probabile rifacimento di una rocca di epoca tardo-romana. Con Isabella d'Este la sua corte divenne una delle più prestigiose del Rinascimento. Risentì della crisi del casato dei Gonzaga ma riuscì a riemergere con l'avvento del governo austriaco. Nel periodo delle campagne napoleoniche divenne il quartier generale del maresciallo austriaco Wurmser e durante i moti del Risorgimento vide la sconfitta degli austriaci e l'affermazione della potenza francese, impersonata da Napoleone III, che rimase per qualche tempo nella villa Mirra.

Economia

Non dotata di altre sedi burocratiche oltre agli ordinari uffici municipali e postali, possiede un apparato economico molto diversificato. Tra le attività principali figura l'agricoltura, che può contare sulle coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi, frutta e uve. A ciò si aggiunge un discreto sviluppo dell'allevamento bovino, suino e avicolo. Fra i comparti che rappresentano il secondario figurano quelli alimentare, tessile, dell'abbigliamento, delle calzature, edile, metalmeccanico, del legno e della produzione di mobili, degli strumenti ottici e delle attrezzature fotografiche. Il terziario annovera il servizio bancario (che affianca una rete distributiva in grado di soddisfare le esigenze primarie della popolazione), mentre tra le strutture sociali e culturali figurano la casa di riposo, il museo archeologico e la biblioteca comunale. Nelle scuole è garantita l'istruzione dell'obbligo e la capacità ricettiva si limita alla sola ristorazione. Le strutture sanitarie mettono a disposizione il servizio farmaceutico.

Non dotata di altre sedi burocratiche oltre agli ordinari uffici municipali e postali, possiede un apparato economico molto diversificato. Tra le attività principali figura l'agricoltura, che può contare sulle coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi, frutta e uve. A ciò si aggiunge un discreto sviluppo dell'allevamento bovino, suino e avicolo. Fra i comparti che rappresentano il secondario figurano quelli alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, dell'abbigliamento, delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a>, edile, metalmeccanico, del legno e della produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, degli strumenti ottici e delle attrezzature fotografiche. Il terziario annovera il servizio bancario (che affianca una rete distributiva in grado di soddisfare le esigenze primarie della popolazione), mentre tra le strutture sociali e culturali figurano la casa di riposo, il museo archeologico e la biblioteca comunale. Nelle scuole è garantita l'istruzione dell'obbligo e la capacità ricettiva si limita alla sola ristorazione. Le strutture sanitarie mettono a disposizione il servizio farmaceutico.

Relazioni

La vicinanza al lago di Garda, che dista solo pochi chilometri, e l'amenità del paesaggio rappresentano attrattive rispetto alle quali non è facile rimanere indifferenti: i numerosi cordoni concentrici (rilievi formati dai detriti di un ghiacciaio) di cui è costituito l'anfiteatro morenico (l'insieme dei materiali situati nella zona finale della lingua glaciale, quella che si insinua nella valle) conferiscono un aspetto peculiare al luogo. Sebbene non interessato da un turismo a grande scala, il centro è quindi abbastanza frequentato per le sue caratteristiche geologiche e paesaggistiche. Le possibilità di lavoro che offre, inoltre, lo rendono meta di un discreto flusso di manodopera. La carenza di alcuni servizi di una certa importanza, però, produce un pendolarismo di segno opposto verso i poli di gravitazione. Tra le manifestazioni ricreative e culturali, si organizza, nel mese di febbraio, la rassegna di arti e mestieri, tesa a valorizzare l'artigianato locale. La festa del Patrono, San Biagio, si celebra il 3 febbraio.

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Località

Bande, Campagnolo, Castelgrimaldo, San Cassiano, San Giacomo, Teze

Bande, Campagnolo, Castelgrimaldo, San Cassiano, San Giacomo, Teze

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cavriana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.