Descrizione

Comune di pianura, di antica origine, in cui le attività connesse al settore primario si affiancano a quelle del secondario. I casaloldesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, abitano per oltre i due terzi nel capoluogo comunale; la rimanente parte è distribuita in piccole località, tra le quali Bellana, San Vito e Squarzieri. Irrigato dalle acque dei due rami del fiume Tartaro (affluente del fiume Oglio), il territorio comunale è decisamente regolare, con variazioni altimetriche quasi impercettibili; evidenti risultano i caratteri di una forte espansione edilizia. Il centro abitato ha un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante; si sviluppa lungo la strada provinciale Giustizia e trova il suo polo di aggregazione nella piazza in cui sorgono la chiesa ed il municipio.

Comune di pianura, di antica origine, in cui le attività connesse al settore primario si affiancano a quelle del secondario. I casaloldesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, abitano per oltre i due terzi nel capoluogo comunale; la rimanente parte è distribuita in piccole località, tra le quali Bellana, San Vito e Squarzieri. Irrigato dalle acque dei due rami del fiume Tartaro (affluente del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a>), il territorio comunale è decisamente regolare, con variazioni altimetriche quasi impercettibili; evidenti risultano i caratteri di una forte espansione edilizia. Il centro abitato ha un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante; si sviluppa lungo la strada provinciale Giustizia e trova il suo polo di aggregazione nella piazza in cui sorgono la chiesa ed il municipio.

Storia

Dal X secolo si hanno notizie documentali del toponimo, composto dal latino CASALIS, che in epoca medievale indicava un 'insieme di fabbricati contigui, generalmente difesi da mura', e dal lombardo "olt", 'alto', derivante da -aut, esito dialettale del latino ALTUS. Dal punto di vista del significato il nome "casale alto" le deriva dalla posizione rispetto alla vicina Asola. Abitata fin dal periodo romano, come testimoniano i rinvenimenti archeologici, durante il Medioevo vede il suo destino legato a quello della famiglia guelfa di cui si trova menzione nel XX canto dell'Inferno dantesco. I conti del luogo presero parte alle lotte fra le principali città della pianura padana e si impossessarono di Asola, sottraendola a Brescia. Nel XII secolo, però, i bresciani ebbero la rivincita: riuscirono a devastarla a tal punto che solo dopo trenta anni si sarebbe avuta una completa ricostruzione. L'inganno di Pinamonte de' Bonacolsi, cui fa riferimento Dante, costò ai conti Casaloldi la perdita di Mantova (con conseguente cacciata dalla città) e la decadenza del borgo. Nel '400, per mano dei veneziani, venne distrutta nuovamente. Come in gran parte dei comuni del circondario, anche qui la popolazione dovette subire il flagello della peste del XVII secolo, introdotta dai lanzichenecchi di passaggio. Anche questo paese fu coinvolto nella battaglia di Solferino e San Martino. Ai resti della torre medievale, che riporta su una lapide i versi danteschi, vanno aggiunte la parrocchiale di Santa Maria Assunta (risalente al '700) e la chiesa dei Disciplini bianchi (in seguito ristrutturata ed adattata ad oratorio), già esistente nel XVI secolo, quando era tenuta da un centinaio di laici, abbigliati con un saio bianco. Più periferiche sono: la chiesa di S. Luigi, seicentesca, annessa ad un palazzo privato, trasformazione di un antico convento; quella della località San Vito, di origini rinascimentali, poi, forse, un lazzaretto. L'architettura civile è rappresentata dal monumento del capoluogo comunale e dalla corte di S. Gerolamo, una villa settecentesca di stampo veneto, ristrutturata in tempi successivi.

Dal X secolo si hanno notizie documentali del toponimo, composto dal latino CASALIS, che in epoca medievale indicava un 'insieme di fabbricati contigui, generalmente difesi da mura', e dal lombardo "olt", 'alto', derivante da -aut, esito dialettale del latino ALTUS. Dal punto di vista del significato il nome "casale alto" le deriva dalla posizione rispetto alla vicina Asola. Abitata fin dal periodo romano, come testimoniano i rinvenimenti archeologici, durante il Medioevo vede il suo destino legato a quello della famiglia guelfa di cui si trova menzione nel XX canto dell'Inferno dantesco. I conti del luogo presero parte alle lotte fra le principali città della pianura padana e si impossessarono di Asola, sottraendola a Brescia. Nel XII secolo, però, i bresciani ebbero la rivincita: riuscirono a devastarla a tal punto che solo dopo trenta anni si sarebbe avuta una completa ricostruzione. L'inganno di Pinamonte de' <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BONACOLSI'>Bonacolsi</a>, cui fa riferimento Dante, costò ai conti Casaloldi la perdita di Mantova (con conseguente cacciata dalla città) e la decadenza del borgo. Nel '400, per mano dei veneziani, venne distrutta nuovamente. Come in gran parte dei comuni del circondario, anche qui la popolazione dovette subire il flagello della peste del XVII secolo, introdotta dai lanzichenecchi di passaggio. Anche questo paese fu coinvolto nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BATTAGLIADISOLFERINOESANMARTINO'>battaglia di Solferino e San Martino</a>. Ai resti della torre medievale, che riporta su una lapide i versi danteschi, vanno aggiunte la parrocchiale di Santa Maria Assunta (risalente al '700) e la chiesa dei Disciplini bianchi (in seguito ristrutturata ed adattata ad oratorio), già esistente nel XVI secolo, quando era tenuta da un centinaio di laici, abbigliati con un saio bianco. Più periferiche sono: la chiesa di S. Luigi, seicentesca, annessa ad un palazzo privato, trasformazione di un antico convento; quella della località San Vito, di origini rinascimentali, poi, forse, un lazzaretto. L'architettura civile è rappresentata dal monumento del capoluogo comunale e dalla corte di S. Gerolamo, una villa settecentesca di stampo veneto, ristrutturata in tempi successivi.

Economia

Dotata unicamente dei consueti uffici municipali e postali, trova le principali fonti di reddito nell'agricoltura e nell'industria. La prima è legata alla coltivazione di cereali, ortaggi, vite e foraggi, cui si aggiunge l'allevamento di avicoli, bovini e suini. Le attività industriali interessano i comparti tessile e dell'abbigliamento, nonché quelli edile e metallurgico. Il terziario è rappresentato dal servizio bancario, oltre che dalla rete distributiva, capace di soddisfare le richieste principali della comunità. Non esistono strutture sociali di particolare rilievo, quali asili nido e case di riposo, né organi di diffusione della cultura e dell'informazione, come emittenti radio-televisive o testate giornalistiche. Insoddisfacente è anche l'offerta di strutture scolastiche: sono presenti solamente le scuole materne e le elementari. La biblioteca offre, comunque, le opportunità per un approfondimento culturale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre esigenze bisogna rivolgersi altrove.

Dotata unicamente dei consueti uffici municipali e postali, trova le principali fonti di reddito nell'agricoltura e nell'industria. La prima è legata alla coltivazione di cereali, ortaggi, vite e foraggi, cui si aggiunge l'allevamento di avicoli, bovini e suini. Le attività industriali interessano i comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento, nonché quelli edile e metallurgico. Il terziario è rappresentato dal servizio bancario, oltre che dalla rete distributiva, capace di soddisfare le richieste principali della comunità. Non esistono strutture sociali di particolare rilievo, quali asili nido e case di riposo, né organi di diffusione della cultura e dell'informazione, come emittenti radio-televisive o testate giornalistiche. Insoddisfacente è anche l'offerta di strutture scolastiche: sono presenti solamente le scuole materne e le elementari. La biblioteca offre, comunque, le opportunità per un approfondimento culturale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre esigenze bisogna rivolgersi altrove.

Relazioni

Poco frequentata per lavoro, non costituisce neppure una meta particolarmente ricercata di turismo stanziale. I rapporti con il circondario risultano non rilevanti, se si eccettuano i frequenti contatti con i comuni limitrofi più dotati di infrastrutture e servizi: il pendolarismo quotidiano coinvolge anche le fasce più giovani della popolazione, che per conseguire il titolo di studi obbligatorio non possono esimersi dal recarsi altrove. Modesti risultano i tentativi di promuovere le risorse locali e incentivare i flussi di visitatori: non si segnalano eventi ricorrenti, fiere o manifestazioni di particolare interesse, che costituiscano motivo di richiamo o momento di aggregazione degni di nota. Unica festa di rilievo è quella in onore del Patrono, San Giordano, che si celebra il 10 maggio.

Poco frequentata per lavoro, non costituisce neppure una meta particolarmente ricercata di turismo stanziale. I rapporti con il circondario risultano non rilevanti, se si eccettuano i frequenti contatti con i comuni limitrofi più dotati di infrastrutture e servizi: il pendolarismo quotidiano coinvolge anche le fasce più giovani della popolazione, che per conseguire il titolo di studi obbligatorio non possono esimersi dal recarsi altrove. Modesti risultano i tentativi di promuovere le risorse locali e incentivare i flussi di visitatori: non si segnalano eventi ricorrenti, fiere o manifestazioni di particolare interesse, che costituiscano motivo di richiamo o momento di aggregazione degni di nota. Unica festa di rilievo è quella in onore del Patrono, San Giordano, che si celebra il 10 maggio.

Località

Bellaria, Il Palazzo, Molinello Sopra, Molinello Sotto, Morini, Pistoni, San Vito, Squarzieri, Staffolo, Travagliati

Bellaria, Il Palazzo, Molinello Sopra, Molinello Sotto, Morini, Pistoni, San Vito, Squarzieri, Staffolo, Travagliati

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casaloldo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.