Descrizione

Comune costiero, stazione balneare (è una delle Cinque Terre), di antiche origini, basa la propria economia, oltre che sul turismo, sulle tradizionali attività agricole. I riomaggioresi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e la località Manarola (è un’altra delle Cinque Terre). Il territorio, classificato collinare e comprendente anche varie case sparse e gli aggregati urbani di Volastra e Groppo, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama basso-collinare di indiscutibile fascino, con la costa scoscesa e i morbidi pendii, ricchi di oliveti e vigneti. L’abitato, che mostra evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Nell’insegna municipale sono rappresentati tre monti emergenti dal mare.

Comune costiero, stazione balneare (è una delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CINQUETERRE'>Cinque Terre</a>), di antiche origini, basa la propria economia, oltre che sul turismo, sulle tradizionali attività agricole. I riomaggioresi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e la località Manarola (è un’altra delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CINQUETERRE'>Cinque Terre</a>). Il territorio, classificato collinare e comprendente anche varie case sparse e gli aggregati urbani di Volastra e Groppo, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama basso-collinare di indiscutibile fascino, con la costa scoscesa e i morbidi pendii, ricchi di oliveti e vigneti. L’abitato, che mostra evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Nell’insegna municipale sono rappresentati tre monti emergenti dal mare.

Storia

Fondata presumibilmente da etruschi in fuga o da profughi greci, deriva il toponimo dal latino RIVUS MAJOR, riferito al canale che ne attraversa il territorio, attualmente coperto. Le notizie relative al Medioevo la vedono al centro di ripetuti passaggi di proprietà: infatti, dopo aver fatto parte dei possedimenti degli Obertenghi, passò sotto l’autorità dei vescovi di Luni e divenne in seguito proprietà delle nobili famiglie dei Ripalta e dei Carpena. Trasformatasi in borgo fortificato, con la costruzione di un castello, intorno alla metà del XIII secolo fu infeudata ai Della Turca, cui subentrò Nicolò Fieschi, che la cedette alla repubblica marinara di Genova nel 1276. Seguendo le alterne vicende politiche e militari di quest’ultima, legate alla presenza in Italia di più eserciti stranieri e alle frequenti scorribande di pirati lungo le coste che, causando crisi economiche e demografiche, ne arrestarono a lungo lo sviluppo, al termine dell’invasione napoleonica, nel 1814, fu annessa al regno di Sardegna. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il castello, risalente al XV secolo; la chiesa di San Giovanni Battista, della prima metà del XIV secolo; la cinquecentesca cappella dei Santi Rocco e Sebastiano; la chiesa di San Lorenzo, a Manarola, costruita nel XIV secolo; l’antico santuario della Madonna di Montenero, restaurato nel XIX secolo; il santuario di Nostra Signora della Salute, del XII secolo, a Volastra.

Fondata presumibilmente da etruschi in fuga o da profughi greci, deriva il toponimo dal latino RIVUS MAJOR, riferito al canale che ne attraversa il territorio, attualmente coperto. Le notizie relative al Medioevo la vedono al centro di ripetuti passaggi di proprietà: infatti, dopo aver fatto parte dei possedimenti degli Obertenghi, passò sotto l’autorità dei vescovi di Luni e divenne in seguito proprietà delle nobili famiglie dei Ripalta e dei Carpena. Trasformatasi in borgo fortificato, con la costruzione di un castello, intorno alla metà del XIII secolo fu infeudata ai Della Turca, cui subentrò Nicolò <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FIESCHI'>Fieschi</a>, che la cedette alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a> nel 1276. Seguendo le alterne vicende politiche e militari di quest’ultima, legate alla presenza in Italia di più eserciti stranieri e alle frequenti scorribande di pirati lungo le coste che, causando crisi economiche e demografiche, ne arrestarono a lungo lo sviluppo, al termine dell’invasione napoleonica, nel 1814, fu annessa al regno di Sardegna. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il castello, risalente al XV secolo; la chiesa di San Giovanni Battista, della prima metà del XIV secolo; la cinquecentesca cappella dei Santi Rocco e Sebastiano; la chiesa di San Lorenzo, a Manarola, costruita nel XIV secolo; l’antico santuario della Madonna di Montenero, restaurato nel XIX secolo; il santuario di Nostra Signora della Salute, del XII secolo, a Volastra.

Economia

Fatta eccezione per la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. È sede del Parco delle Cinque Terre. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si producono olive, agrumi, frutta, soprattutto uva; è praticato anche l’allevamento di ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare ed edile, non sono molto rilevanti. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. È sede del Parco delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CINQUETERRE'>Cinque Terre</a>. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si producono olive, agrumi, frutta, soprattutto uva; è praticato anche l’allevamento di ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare ed edile, non sono molto rilevanti. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Nota stazione balneare e meta turistica tra le più celebrate della zona, offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggista e di un clima molto mite, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto), grazie allo sviluppo del turismo e dei servizi connessi, che consente l'assorbimento di discreti flussi di manodopera. Il Patrono è San Giovanni Battista, la cui festa si celebra il 24 giugno.

Nota stazione balneare e meta turistica tra le più celebrate della zona, offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrere piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggista e di un clima molto mite, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto), grazie allo sviluppo del turismo e dei servizi connessi, che consente l'assorbimento di discreti flussi di manodopera. Il Patrono è San Giovanni Battista, la cui festa si celebra il 24 giugno.

Località

Groppo, Manarola, Volastra

Groppo, Manarola, Volastra

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Riomaggiore rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.