Descrizione

Piccola comunità collinare, di antiche origini, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole. I vidracchesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerosissime case sparse. Il territorio, comprendente la località Torre Cives (in contestazione con il comune di Bandissero Canavese), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, posto lungo la strada che da Castellamonte risale la valle fino a Traversella, presenta un andamento plano-altimetrico tipicamente collinare. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una torre quadrata, rossa, dirupata da un lato e fondata su un colle verde; il tutto è sostenuto da dieci fasce ondate, argentate e azzurre.

Piccola comunità collinare, di antiche origini, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole. I vidracchesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerosissime case sparse. Il territorio, comprendente la località Torre Cives (in contestazione con il comune di Bandissero Canavese), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, posto lungo la strada che da Castellamonte risale la valle fino a Traversella, presenta un andamento plano-altimetrico tipicamente collinare. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una torre quadrata, rossa, dirupata da un lato e fondata su un colle verde; il tutto è sostenuto da dieci fasce ondate, argentate e azzurre.

Storia

Il toponimo, con ogni probabilità, deriva da VETURIUS, antroponimo assai diffuso nel Novarese in epoca romana. L’origine antica dell’insediamento è testimoniata dal rinvenimento sul monte Cives di monete romane risalenti al V secolo d.C. Le prime attestazioni documentarie relative alla sua esistenza risalgono al 1041, allorché faceva parte dei possedimenti del vescovo di Ivrea. Feudo dei conti di San Martino, partecipò al tuchinaggio, ovvero alla rivolta popolare del XIV secolo, che interessò tutta l’area del Canavese. Seguì, dunque, le sorti dei centri dell’area Canavese: distrutti dalle lotte tra guelfi e ghibellini, riconquistarono una certa tranquillità politica sotto il dominio di casa Savoia. La zona presenta notevole interesse per i fenomeni geologici e per la presenza di alcuni minerali quali la pietra da calce e la peridotite. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico, figurano: la parrocchiale di San Giorgio, costruita nel Settecento in stile barocco, e il Palazzo comunale, costruito nel corso del Novecento dall’illustre architetto locale Martino Ceratto, noto anche per la ricostruzione di diverse città francesi distrutte dalla prima guerra mondiale e per la realizzazione di grandi strade e ferrovie in Indocina e in Etiopia.

Il toponimo, con ogni probabilità, deriva da VETURIUS, antroponimo assai diffuso nel Novarese in epoca romana. L’origine antica dell’insediamento è testimoniata dal rinvenimento sul monte Cives di monete romane risalenti al V secolo d.C. Le prime attestazioni documentarie relative alla sua esistenza risalgono al 1041, allorché faceva parte dei possedimenti del vescovo di Ivrea. Feudo dei conti di San Martino, partecipò al tuchinaggio, ovvero alla rivolta popolare del XIV secolo, che interessò tutta l’area del Canavese. Seguì, dunque, le sorti dei centri dell’area Canavese: distrutti dalle lotte tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFI'>guelfi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GHIBELLINI'>ghibellini</a>, riconquistarono una certa tranquillità politica sotto il dominio di casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. La zona presenta notevole interesse per i fenomeni geologici e per la presenza di alcuni minerali quali la pietra da calce e la peridotite. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico, figurano: la parrocchiale di San Giorgio, costruita nel Settecento in stile barocco, e il Palazzo comunale, costruito nel corso del Novecento dall’illustre architetto locale Martino Ceratto, noto anche per la ricostruzione di diverse città francesi distrutte dalla prima guerra mondiale e per la realizzazione di grandi strade e ferrovie in Indocina e in Etiopia.

Economia

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano soprattutto viti, alberi da frutta, cereali e ortaggi. Le attività industriali, limitate a qualche impresa metallurgica, tessile, del legno e dell’estrazione di minerali non energetici, sono pressoché irrilevanti. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che, a esclusione di quello bancario, comprende l’immobiliare. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano soprattutto viti, alberi da frutta, cereali e ortaggi. Le attività industriali, limitate a qualche impresa metallurgica, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, del legno e dell’estrazione di minerali non energetici, sono pressoché irrilevanti. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che, a esclusione di quello bancario, comprende l’immobiliare. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono anche aziende agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

La tranquillità del luogo unita alle bellezze dell’ambiente naturale, ne fanno una località piacevole e interessante per quanti amino rilassarsi a stretto contatto con la natura: interessante da visitare è la Torre di San Silvestro, posta sul monte Cives, da cui si può ammirare un ampio e suggestivo panorama sull’alto Canavese. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile. È gemellata, dal 1969, con la città francese di Epehy.

La tranquillità del luogo unita alle bellezze dell’ambiente naturale, ne fanno una località piacevole e interessante per quanti amino rilassarsi a stretto contatto con la natura: interessante da visitare è la Torre di San Silvestro, posta sul monte Cives, da cui si può ammirare un ampio e suggestivo panorama sull’alto Canavese. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile. È gemellata, dal 1969, con la città francese di Epehy.

Località

Torres Cives

Torres Cives

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vidracco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.