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SABINI

Approfondimento

Approfondimento: SABINI

Antica popolazione italica di origine umbro-sabellica che si stabilì, probabilmente durante il II millennio a. C., nell'appennino centrale, nel territorio compreso tra i fiumi Tevere, Nera, Aterno e Aniene. Riguardo la sua origine più antica ci sono due tesi: secondo la più diffusa, sarebbe un popolo di lingua indoeuropea giunto fino in Campania dalla Sicilia orientale oppure, spinto dagli etruschi, dal nord della penisola; altri studiosi parlano di una sua origine illirica e quindi di una provenienza dall'altra parte dell'Adriatico. La sua lingua, l'osco, detto anche sabellico, apparteneva al gruppo orientale dei dialetti italici ed era affine alla parlata degli umbri e dei sanniti. Questi ultimi raccontavano che i loro avi erano stati giovani sabini che avevano lasciato la terra natale per andare alla ricerca di nuovi territori dove insediarsi. I centri sabini più importanti furono REATE (Rieti), NURSIA (Norcia), AMITERNUM (vicino L'Aquila), TREBULA MUTUESCA (Monteleone Sabino), Tivoli, ERETUM e CURES. I pochissimi documenti in possesso degli storici non consentono di ricavare notizie certe sulla loro struttura politica e sociale prima della fondazione di Roma. Alcune iscrizioni fanno supporre che a governare le città, indipendenti le une dalle altre, fosse una magistratura di octoviri. Secondo la tradizione leggendaria e storica, i sabini vennero a contatto con Roma fin dai primi secoli della sua storia e risulta perciò difficile scindere le vicissitudini dei due popoli. Basti pensare ai racconti sulla storia arcaica di Roma che narrano del ratto delle sabine, rapite per ordine di Romolo per fornire ai romani le spose di cui erano privi, della guerra che ne derivò e della diarchia che Romolo instaurò con il loro re Tito Tazio, dopo aver accolto i sabini in città. La loro comunità, che allora si stabilì sul colle Quirinale, partecipò attivamente alla vita politica e i loro costumi e la loro lingua a poco a poco si romanizzarono, come è testimoniato da epigrafi sabine del III e II secolo a. C. La tradizione tramanda che re di origine sabina si alternarono a quelli di origine romana fino al protettorato etrusco su Roma e riporta i nomi di Numa Pompilio e Anco Marzio. Di storico va ricordata la battaglia di Sentino (295 a. C.) combattuta durante la terza guerra sannitica dai sanniti, i sabini, gli umbri e gli etruschi contro i romani e terminata con una sconfitta che segnò la fine dell'indipendenza dei sabini, il cui territorio fu incorporato in quello romano. Nel 290 a. C. ebbero la cittadinanza romana senza voto e nel 268 a. C., quasi del tutto assimilati, cominciarono a godere di tutti i diritti, compreso quello di voto. Da quel momento seguirono totalmente le sorti di Roma.

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