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Descrizione

Cittadina di pianura, il cui titolo di città è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Di antica origine, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria, caratterizzata da una buona presenza di fabbriche di confezione di articoli di vestiario ed accessori. I lendinaresi presentano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media e si distribuiscono in numerosi aggregati urbani, dei quali, oltre al capoluogo comunale, i più popolosi sono: Ramodipalo, Rasa, Sabbioni Centro, Saguedo e Villanova del Ghebbo-Valdentro. Il territorio ha un profilo regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, rappresenta, in campo azzurro, un castello munito di due torri, sovrastate dall’immagine della Vergine del Pilastrello, nell’atto di benedire, e dal leone aureo di San Marco, alato, nell’atto di trattenere un libro aperto; sul capo dello scudo, di forma sannitica, spicca una corona d’oro a cinque gigli.

Storia

Le sue origini risalgono a epoca romana, come provato da ritrovamenti archeologici. Stando invece all’etimologia celtica il nome significa ‘terra fortificata’ e risalirebbe al tempo delle invasioni barbariche. Nell’870 fu proprietà della famiglia veronese dei Cattaneo, la cui signoria durò quattro secoli: ne fecero un centro fiorente, munito di opportune difese e collegato a varie zone attraverso strade e percorsi fluviali. Distrutta nel 1246 da Ezzelino III da Romano, passò ai padovani e poi agli Estensi, sotto i quali, oltre ad essere dotata di un castello, rifulse per arte e cultura e nel 1385 vide l’istituzione del primo banco di pegni del Polesine. Dal 1482 e per circa tre secoli fu soggetta a Venezia e godè di un periodo di relativa stabilità economica e politica. Dopo essere divenuta comune nel 1495 e aver registrato nel 500 un’incentivazione delle attività agricole, grazie a numerose opere di bonifica, nel corso del 700 registrò una crescita culturale tale da essere definita l’”Atene del Polesine”. All’occupazione francese seguì quella austriaca e nel 1866 l’annessione al Regno d’Italia. L’800 fu un secolo difficile, caratterizzato da scioperi agrari ed emigrazioni di massa. Attualmente preoccupano il livello di disoccupazione e chiusura di varie industrie. Tra i monumenti spiccano la Torre Maistra del Castello, la Loggia Comunale, il Caffè Grande, la Casa Sabini, la Torre dell’Orologio, il Palazzo Conti-Boldrin, la Ca’ Dolfin, la Casa Barcari, il Santuario della Madonna del Pilastrello, Bagno della Madonna, il Duomo di S. Sofia, la chiesa di S. Giuseppe e il Teatro Ballarin.

Economia

è sede della Pro Loco. L’agricoltura rappresenta il punto di forza dell’economia locale: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; è praticato anche l’allevamento del bestiame. L’industria è rappresentata da piccole aziende dei vari comparti e da imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi, tra i quali si segnalano quelli di consulenza informatica e quello bancario. Tra i servizi pubblici particolari figura il Centro di Solidarietà Polesano e tra le strutture sociali vi sono una casa di riposo e due orfanotrofi. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono un istituto tecnico commerciale, l’istituto dell’Immacolata delle Suore di Don Bosco e l’Istituto di Santa Caterina, mentre per gli approfondimenti culturali ha un ruolo primario la biblioteca comunale, di antica fondazione (1787), che da circa mezzo secolo occupa il Palazzo Conti-Boldrin, svolgendo un’intensa attività nel settore del libro e degli archivi. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e il soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

Relazioni

Alla buona affluenza turistica, legata al notevole patrimonio artistico, fa riscontro un altrettanto buon numero di presenze esterne nei settori agricolo, artigianale e dell’allevamento bovino. Per la presenza dell’ospedale, delle scuole, delle industrie e delle attività commerciali si pone al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini. Attira visitatori anche la fiera della Madonna del Pilastrello, manifestazione a carattere artigianale, culturale, commerciale e sportivo, che ha luogo dal 1° al 10 settembre. Il Patrono, San Marco, si festeggia il 25 aprile. Ha dato i natali al letterato Giovanni Battista Conti, al patriota e scrittore Alberto Mario e a Lorenzo e Cristoforo Canozi, maestri della tarsia prospettica.

Località

Arzarello, Barbuglio, Boaria Rosine, Ca' Mignola Bassa, Capitello, Cavazzana, Il Finilone, Lama, Molinella, Ramodipalo Rasa, Sabbioni Alta, Sabbioni Centro, Saguedo, Treponti, Valdentro

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 0.00000000
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  • CAP
  • Prefisso
  • Codice ISTAT 000029
  • Codice Catasto
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  • zona clim./gradi giorno
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