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Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, la cui economia, a base agricola, mostra qualche apertura verso il progresso industriale. La comunità dei commessaggesi, che presenta un indice di vecchiaia molto superiore alla media, risiede prevalentemente nel capoluogo comunale e, in misura molto minore, in alcune località, fra le quali Santa Toscana spicca per consistenza demografica. L'assetto geomorfologico del territorio fa registrare irrilevanti differenze di quota, che conferiscono al paesaggio un andamento decisamente pianeggiante. Solcato dal canale Navarolo, dominato dal torrazzo commissionato dai Gonzaga, l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante; divenuto ormai contiguo alle località di Gazzuolo e Sabbioneta dei comuni omonimi, esso mostra evidenti segni di espansione edilizia.

Storia

Il periodo intercorso tra l'età del bronzo e quella del ferro (tra il 2500 ed il 200 a.C.) già la vede abitata, come risulta dai resti di palafitte, in gran parte rinvenuti nella zona del canale Navarolo. Secondo alcuni, deve l'origine del toponimo al latino COMMISSUM, 'cosa affidata'. Con gli etruschi gli insediamenti divennero veramente considerevoli; dopo l'occupazione dei galli (verso la fine del III secolo a.C.), la zona conobbe l'influenza romana. Ai romani fecero seguito numerose popolazioni barbariche, fra le quali bisogna ricordare (per l'influenza che esercitarono) soprattutto longobardi e franchi. Proprio al periodo longobardo risalgono le prime notizie documentali che la riguardano: il re Desiderio, infatti, la donò all'abbazia bresciana di Leno. Dopo la parentesi longobarda, subentrarono al potere varie famiglie nobili del luogo. In seguito queste terre furono contese dai Visconti di Milano e dai Gonzaga di Mantova; dopo alterne vicende, questi ultimi riuscirono a prevalere sul casato milanese e da quel momento il borgo rimase definitivamente nella sfera d'influenza dei Gonzaga. Fu Vespasiano, un esponente di questo illustre casato, ad ottenere il titolo di duca del borgo e fu lui a volere la costruzione di una possente torre difensiva nonché il riassetto amministrativo e ur banistico del feudo. Al termine del governo dei Gonzaga, si verificò una terribile epidemia di peste e in seguito il territorio entrò prima tra i possedimenti austriaci e poi, liberato dall'occupazione straniera, fu definitivamente inserito nella provincia di Mantova. Tra i monumenti più significativi si segnalano oltre al quattrocentesco torrazzo, il pregevole palazzo Pretorio, l'oratorio della Madonna di Loreto, edificato nel '700, e la parrocchiale di Sant'Albino, risalente al secolo scorso.

Economia

Tra le attività economiche che si svolgono sul posto, l'agricoltura è sicuramente una delle più importanti e delle più praticate. Nei campi si coltivano cereali, ortaggi, vite e foraggi, mentre negli impianti zootecnici vengono allevati, bovini, suini ed avicoli. Anche il settore industriale offre discrete opportunità di impiego per gli abitanti. I comparti più sviluppati sono quelli alimentare, tessile, metallurgico, edile e della produzione di giochi e giocattoli. Le attività terziarie includono il servizio bancario e una discreta rete distributiva. Il comune denuncia qualche carenza nell'ambito delle strutture sociali e culturali: sono assenti, infatti, asili nido, case di riposo, musei, biblioteche. Le scuole presenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari. Anche la capacità ricettiva è alquanto modesta, mentre le strutture sanitarie offrono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Lo sviluppo industriale che ha caratterizzato questo comune non è stato sufficiente ad assorbirne l'intera manodopera. Molti, infatti, sono i commessaggesi costretti a spostarsi ogni giorno verso i centri economicamente più dinamici della provincia per raggiungere il posto di lavoro o per usufruire di importanti infrastrutture e servizi non disponibili sul posto. Le peculiarità faunistiche e quelle botanicovegetazionali conferiscono al Parco particolare importanza dal punto di vista naturalistico e ambientale: costituisce una delle zone a vegetazione acquatica maggiormente significative della Penisola; ciò rende ancor più piacevole una gita lungo i sentieri ciclo-pedonabili che uniscono il capoluogo comunale alla località Bocca di Chiavica, presso la quale sfocia il canale Bogina, una sorta di "corridoio ecologico" di raccordo fra piccole aree umide, che costeggiano il corso del fiume. Tra le ricorrenze di carattere religioso spicca la festa del Patrono, Sant'Albino, che si celebra il primo giorno di marzo.

Località

Bocca Chiavica, Casella, Riolo Superiore, Salicata, Tessagli

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 0.00000000
  • Long 0.00000000
  • CAP
  • Prefisso
  • Codice ISTAT 000020
  • Codice Catasto
  • Altitudine slm mt
  • zona clim./gradi giorno
    /
  • Superficie Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 06:57
  • Tramonto 18:59
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