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Descrizione

Cittadina costiera di antiche origini, che accanto all’agricoltura e all’industria ha sviluppato il terziario e soprattutto il turismo. I bordigotti, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e in minor misura nelle località Borghetto San Nicolò e Sasso di Bordighera. Il territorio, classificato collinare, comprende anche i nuclei Termini, Le Mimose, Madonna della Ruota, Montenero, Selva Dolce e Villa Iride e presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 600 metri di quota. L'abitato, immerso tra il verde delle colline e l’azzurro del mare, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un pino posto su una pianura erbosa e accompagnato da un leone rampante d’oro.

Storia

Abitata anticamente da popolazioni liguri, registrò in seguito stanziamenti di romani, come testimoniato da una tomba di epoca imperiale scoperta nel territorio. Il toponimo, che in documenti del XIII secolo compare nella forma di Burdigheta, deriva dalla base “bordiga”, intesa nel senso di ‘recinto di canne o giunchi in un canale o in una laguna per la pesca’, con l’aggiunta del suffisso collettivo -eta. La denominazione attuale fu introdotta soltanto a partire dal Seicento. Il nucleo storico dell’insediamento sovrasta il capo Sant’Ampelio, sede di un antico monastero benedettino, ma le sue origini non sono anteriori alla seconda metà del Quattrocento, quando vi si trasferirono alcune famiglie dal vicino abitato di Borghetto. Piccola “villa” dipendente da Ventimiglia, seguì le vicende di quest’ultima, acquistando ben presto una certa importanza nella zona. Capoluogo di mandamento e sede di dogana, all’inizio dell’Ottocento fu teatro di uno scontro tra le truppe francesi e quelle inglesi, che riuscirono ad avere la meglio: per evitare di essere combattuti con le loro stesse armi, i francesi fecero saltare in aria la locale polveriera. Dopo la parentesi napoleonica fu annessa al regno sabaudo col congresso di Vienna, del 1815. Tra i monumenti spiccano alcuni edifici di culto: la chiesa parrocchiale, contenente un pregevole gruppo scultoreo, raffigurante la Maddalena in Gloria, e la chiesetta di Sant’Ampelio.

Economia

Ospita la stazione dei carabinieri. L’agricoltura si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano gli ortaggi, le olive, vari tipi di uva, gli agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di avicoli, caprini e ovini. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, dell’abbigliamento, dei materiali da costruzione, del legno, della stampa e servizi connessi, della fabbricazione di mobili nonché della produzione e distribuzione di gas. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, attività di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensioni arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto tecnico per periti aziendali, mentre quelle culturali sono rappresentate da biblioteche e musei. La capacità ricettiva offre, accanto alla ristorazione, una vastissima possibilità di soggiorno. Per le prestazioni sanitarie si può far riferimento al locale ospedale.

Relazioni

Rinomata stazione balneare, è al centro di un consistente movimento di turisti sia nazionali che stranieri, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale: merita di essere visitato il giardino esotico Pallanca. Tra le specialità gastronomiche locali, oltre ai piatti a base di pesce, figurano: la focaccia “sardenaria” (preparata dai marinai che facevano la spola con la Sardegna), la torta verde, il “macheto” (pasta d’acciuga salata e olio) e le zuppe. Molto frequentata pure per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali e soprattutto lo sviluppo dell’indotto turistico consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alle sue attività commerciali e alla presenza del presidio ospedaliero e dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Fra gli eventi ricorrenti vanno citate: la fiera della befana bordigotta, a gennaio; quella delle anime, a marzo, e la giornata commerciale del ribasso, ad agosto. La festa del Patrono, Sant'Ampelio, viene celebrata il 14 maggio. È gemellata con Neckarsulm (Germania) e, dal 1956, con Villefranche Sur Mer (Francia).

Località

Borghetto San Nicolò, Le Mimose, Madonna della Ruota, Montenero, Sasso di Bordighera, Selva Dolce, Termini, Villa Iride

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 0.00000000
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  • CAP
  • Prefisso
  • Codice ISTAT 000008
  • Codice Catasto
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  • zona clim./gradi giorno
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  • Densità 0,00 ab/Km2
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