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MAESTRI COMACINI
Approfondimento
Approfondimento: MAESTRI COMACINI
Architetti e scultori, originari della zona compresa tra il Lario (o lago di Como) e il Verbano (o lago Maggiore), organizzati in consorterie e attivi, sia in Italia che in Europa, dal VII al XII secolo. Il termine 'comacini', apparso per la prima volta nell'editto di Rotari (643), è stato sempre inteso come toponimo, derivante dalla parola tardo-latina COMACINUS, 'comasco'. Negli ultimi anni, invece, alcuni studiosi hanno sostenuto che deriva da CUM MAC(H)INIS e indica maestranze edili provviste di attrezzature da cantiere. Ai maestri comacini si deve la diffusione dello stile romanico dalle regioni d'origine in tutta Italia; particolarmente abili furono nell'adattare i modelli di abbazie cluniacensi e normanne alla tradizione italiana. Caratteristica di queste maestranze, oltre all'uso della pietra da taglio, fu la valorizzazione plastica delle strutture murarie. Tra i migliori esempi di architetture realizzate dai maestri comacini vanno segnalati: la basilica di San Pietro, di Agliate, nel comune di Carate Brianza (MI), la basilica dei Ss. Pietro e Paolo, a San Pietro al Monte di Civate (LC), San Carpoforo, San Fedele e Sant'Abbondio, a Como. V. anche BASILICA DI SAN FEDELE, DI COMO e BASILICA DI SANT'ABBONDIO, DI COMO
