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Descrizione

Piccola comunità di montagna le cui origini risalgono all’età romana. L’economia locale, benché non molto sviluppata, è sostenuta prevalentemente dal settore industriale mentre il settore primario, per quanto sia tuttora praticato, riveste sicuramente un ruolo meno decisivo. Il turismo è poco sviluppato. La comunità degli zucli, o zuclesi, lascia registrare un indice di vecchiaia nella media e predilige un insediamento concentrato. La maggioranza della popolazione risiede infatti nel capoluogo comunale –contiguo alla località di Bolbeno del comune omonimo– mentre solo una piccola parte risiede in poche case sparse. L’isola amministrativa Gaverdina, compresa fra i comuni di Bondo, Bolbeno, Blèggio Superiore, Concèi e l’isola amministrativa Lanciada (comune di Trento), è invece completamente disabitata. Vi sono segnali di una forte espansione edilizia in atto, che sta portando a una continua estensione dell’abitato. Il territorio comunale mostra variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, invece, mostra un profilo molto più regolare; due piazze ospitano entrambe una bella fontana, di cui una in granito.

Storia

È comune autonomo dal 1952; durante il fascismo, dal 1928, era stata aggregata al comune di Tione di Trento, in esecuzione della politica accentratrice del regime. L’origine del toponimo può essere ricondotta a un diminutivo di DOSSUM ‘dosso’, cioè “Dossuculum”: la prima sillaba, Dos-, interpretata come preposizione, sarebbe stata oggetto di aferesi, cioè si sarebbe perduta. Le prime attestazioni, del 1217, sono “de Dossuclo, de Disucolo”. I primi insediamenti umani stabili risalgono alla presenza dei romani prima e dei longobardi poi. Durante il medioevo ebbe come principale referente giurisdizionale ed ecclesiastico il principato vescovile di Trento. La situazione mutò solo nel 1796, con la cessione dei territori all’Austria da parte di Napoleone. Per il resto, ha seguito le stesse vicende storico-politiche della valle in tutto il medioevo e nelle fasi successive. La chiesa di S. Martino, sede di parrocchia dal 1951, è un antico edificio attestato sin dal 1000. Il suo attuale aspetto è dovuto però alla ricostruzione avvenuta fra il 1768 e il 1773, che gli ha conferito uno stile barocco. La volta conserva affreschi dello stesso periodo. Vi si conservano alcune pale, affreschi e statue in legno raffiguranti S. Martino e la Madonna della Neve. È affiancata da un alto campanile. Alla Madonna della Neve è poi dedicata una cappella.

Economia

Il territorio comunale, scarsamente sfruttato a fini agricoli, è destinato in gran parte a coltivazioni cerealicole; si allevano prevalentemente avicoli. Lo stesso settore industriale, pur mostrando un più elevato grado di sviluppo, non è molto variegato. I comparti in cui si segnala una maggiore produttività sono quello edile e quello della fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati. La rete commerciale è di buon livello mentre quella dei servizi può essere classificata come sufficiente. Come spesso avviene nei comuni montani scarsamente popolati, si registra una certa carenza di strutture. Manca il servizio bancario, nonché strutture sociali, culturali e sanitarie mentre sono presenti alcune strutture ricettive, soprattutto alberghiere. Per quanto riguarda le strutture per la pubblica istruzione si registra la presenza delle scuole materne ed elementari mentre mancano scuole e istituti per l’istruzione secondaria, sia di primo che di secondo grado.

Relazioni

È ben presente il fenomeno del pendolarismo, sia per motivi di lavoro che per motivi di studio. L’abitato, che conserva le tipiche caratteristiche dell’architettura giudicaria, è immerso nel verde, circondato da campi e boschetti e, in genere, da un territorio che potrebbe divenire un grosso elemento di richiamo, vista la bellezza del paesaggio. Si tratta di risorse che però restano poco sfruttate, sicché il turismo è poco sviluppato. L’opportunità che viene colta più di frequente, invece, è quella di escursioni e passeggiate sui rilievi circostanti, che offrono vedute particolarmente suggestive. Oltre alla festa del Patrono, che vede i festeggiamenti civili affiancare la celebrazione liturgica, non si segnalano altri eventi ricorrenti, quali fiere, sagre, manifestazioni folcloristiche, in grado di richiamare visitatori dall’esterno e di far riscoprire le tradizioni locali. Il Patrono è S. Martino, festeggiato l’11 novembre.

Località

Gaverdina

INFO
  • Popolazione 365
  • Lat 46° 2' 5,12'' 46.03475556
  • Long 10° 44' 54,49'' 10.74846944
  • CAP 38079
  • Prefisso 0465
  • Codice ISTAT 022227
  • Codice Catasto M198
  • Altitudine slm 595 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3319
  • Superficie 10.28 Km2
  • Densità 35,51 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 04:43
  • Tramonto 19:44
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
A.P.A.G. ASSOCIAZIONE PROTEZIONE ANIMALI NELLE GIUDICARIEVIA ROMA 5
AFRICA RAFIKIVIA ROMA N 5
AMICI DELL'ORATORIO TIONEPIAZZALE ADRIANO DA CORNETO 1
ASSOCIAZIONE AVULSS DI TIONE DI TRENTOVIA PINZOLO 1 C/O CARITAS
ASSOCIAZIONE ROBIN HOOD PADRE MATTEO D'AGNONEPZA CARDINALE ADRIANO DA CORNETO 1
CENTRO AIUTO ALLA VITAVIA DEL FORO 25
CIRCOLO PENSIONATI ED ANZIANI TIONEVIALE DANTE 25
COMITATO SPERANZA DI VITA ?VIA ROMA 5
CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI TIONE DI TRENTOVIA GIUSEPPE BONDI 2
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CENTRO AIUTO ALLA VITAVIA DEL FORO 25
CIRCOLO PENSIONATI ED ANZIANI TIONEVIALE DANTE 25
COMITATO SPERANZA DI VITA ?VIA ROMA 5
CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI TIONE DI TRENTOVIA GIUSEPPE BONDI 2
MANI UNITEVIA ROMA 7
PRO LOCO BOLBENOVIA DON B BALLARDINI 2
SCUOLA MATERNA DON GIOVANNI FAILONIPIAZZA CESARE BATTISTI 4
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