Descrizione

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Chiesa. Di origine incerta, basa la sua economia su poche attività industriali e su un crescente sviluppo dell’attività turistica. I vocchesi, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, vivono tra il capoluogo comunale, pochi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, classificato di montagna, presenta un profilo geometrico irregolare: si raggiungono i 1.827 metri di quota. Analogamente l’abitato, che si estende su entrambi i versanti della valle e che è interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, è disposto in forte pendenza, con vie molto spesso strutturate in lunghe gradinate. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta San Maurizio a cavallo, armato e con un braccio alzato, nell’atto di passare su una verde pianura; sullo sfondo domina una catena di monti a sei vette. In capo allo scudo spiccano sette stelle d’oro la mediana più bassa ordinate in fascia.

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Chiesa. Di origine incerta, basa la sua economia su poche attività industriali e su un crescente sviluppo dell’attività turistica. I vocchesi, il cui indice di vecchiaia è eccezionalmente elevato, vivono tra il capoluogo comunale, pochi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, classificato di montagna, presenta un profilo geometrico irregolare: si raggiungono i 1.827 metri di quota. Analogamente l’abitato, che si estende su entrambi i versanti della valle e che è interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, è disposto in forte pendenza, con vie molto spesso strutturate in lunghe gradinate. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta San Maurizio a cavallo, armato e con un braccio alzato, nell’atto di passare su una verde pianura; sullo sfondo domina una catena di monti a sei vette. In capo allo scudo spiccano sette stelle d’oro la mediana più bassa ordinate in fascia.

Storia

L’origine del toponimo è oscura; forse deriva dal latino BUCCA, cioè ‘apertura di valle’, ma non si hanno notizie del suo successivo sviluppo fonetico e la documentazione è limitata alla forma “de Vocha”, quindi Ovecha. Secondo il Sella deriva invece da “oveja”, ‘pecora’ in spagnolo, data la presenza di greggi; nel 1960 padre Manni teorizzò che derivasse da “Uveca”, per la presenza di viti. Non si hanno notizie circa le sue prime vicende e incerte sono anche le sue origini: si sa solo che il primo insediamento si sarebbe avuto tra il Mille e il 1200. Particolarmente elevato è il numero degli edifici di culto, tra i quali addirittura sette sono le chiese, numero che, in proporzione alla popolazione, è il più alto di tutta la valle. Degni di nota sono: la parrocchiale di San Maurizio, a navata unica, completamente ricostruita nel 1769, al cui interno è presente la cupola decorata e una bella tela ottocentesca raffigurante la Madonna con il Bambino; il vicino ossario, che presenta dipinti del Settecento; la chiesa della Madonna; l’oratorio di San Bernardo di Mentone, a Isola, e l’oratorio della Madonna della Neve, in località Sassiglioni, che conserva un pregevole ciclo di affreschi settecenteschi.

L’origine del toponimo è oscura; forse deriva dal latino BUCCA, cioè ‘apertura di valle’, ma non si hanno notizie del suo successivo sviluppo fonetico e la documentazione è limitata alla forma “de Vocha”, quindi Ovecha. Secondo il Sella deriva invece da “oveja”, ‘pecora’ in spagnolo, data la presenza di greggi; nel 1960 padre Manni teorizzò che derivasse da “Uveca”, per la presenza di viti. Non si hanno notizie circa le sue prime vicende e incerte sono anche le sue origini: si sa solo che il primo insediamento si sarebbe avuto tra il Mille e il 1200. Particolarmente elevato è il numero degli edifici di culto, tra i quali addirittura sette sono le chiese, numero che, in proporzione alla popolazione, è il più alto di tutta la valle. Degni di nota sono: la parrocchiale di San Maurizio, a navata unica, completamente ricostruita nel 1769, al cui interno è presente la cupola decorata e una bella tela ottocentesca raffigurante la Madonna con il Bambino; il vicino ossario, che presenta dipinti del Settecento; la chiesa della Madonna; l’oratorio di San Bernardo di Mentone, a Isola, e l’oratorio della Madonna della Neve, in località Sassiglioni, che conserva un pregevole ciclo di affreschi settecenteschi.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura ha decisamente perso il suo ruolo predominante rispetto a un pur modesto sviluppo industriale, basato su piccole imprese edili, metallurgiche e per la lavorazione del legno. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l’assenza di una farmacia, inoltre, rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura ha decisamente perso il suo ruolo predominante rispetto a un pur modesto sviluppo industriale, basato su piccole imprese edili, metallurgiche e per la lavorazione del legno. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l’assenza di una farmacia, inoltre, rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Grazie alla presenza del fiume Sesia, è diventata un importante centro di richiamo per coloro che praticano il canottaggio; infatti, a Isola ha sede la scuola di canoa della Valsesia, frequentata da appassionati provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Una vera attrattiva è rappresentata anche dalla possibilità di praticare la pesca sportiva, che vanta una grandissima tradizione che trova la sua massima espressione nel metodo antichissimo della “moschetta valsesiana”, da cui ha preso origine l’attuale tecnica moderna. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti, tuttavia, vi si rivolgono per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, oltre che per motivi di studio. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative. La festa patronale, in onore di San Maurizio, viene celebrata il 22 settembre.

Grazie alla presenza del fiume Sesia, è diventata un importante centro di richiamo per coloro che praticano il canottaggio; infatti, a Isola ha sede la scuola di canoa della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VALSESIA'>Valsesia</a>, frequentata da appassionati provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Una vera attrattiva è rappresentata anche dalla possibilità di praticare la pesca sportiva, che vanta una grandissima tradizione che trova la sua massima espressione nel metodo antichissimo della “moschetta valsesiana”, da cui ha preso origine l’attuale tecnica moderna. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti, tuttavia, vi si rivolgono per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, oltre che per motivi di studio. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative. La festa patronale, in onore di San Maurizio, viene celebrata il 22 settembre.

Località

Chiesa, Denti di Valmala, Isola, Sassiglioni

Chiesa, Denti di Valmala, Isola, Sassiglioni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Vocca rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.