Descrizione

Comune di pianura, di antica origine, ha un’economia basata su tutti i settori produttivi. I villalverniesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; pochissimi si distribuiscono in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che vanno da un minimo di 145 a un massimo di 215 metri sul livello del mare. L’abitato, dalla forma irregolare raccolto intorno al minuscolo centro storico, è posto sulle pendici di un colle da cui si gode della veduta sull’ampia valle alessandrina. Lo stemma comunale, “trinciato” da una banda rossa, è stato concesso con Regio Decreto. Sullo sfondo nero del campo superiore spicca una torre d’argento; in quello inferiore, a fondo azzurro, spicca una cometa d’oro, serpeggiante in palo, accompagnata, in punta, da un fiume a flutti argentati.

Comune di pianura, di antica origine, ha un’economia basata su tutti i settori produttivi. I villalverniesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; pochissimi si distribuiscono in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che vanno da un minimo di 145 a un massimo di 215 metri sul livello del mare. L’abitato, dalla forma irregolare raccolto intorno al minuscolo centro storico, è posto sulle pendici di un colle da cui si gode della veduta sull’ampia valle alessandrina. Lo stemma comunale, “trinciato” da una banda rossa, è stato concesso con Regio Decreto. Sullo sfondo nero del campo superiore spicca una torre d’argento; in quello inferiore, a fondo azzurro, spicca una cometa d’oro, serpeggiante in palo, accompagnata, in punta, da un fiume a flutti argentati.

Storia

Nella documentazione medievale il toponimo appare sempre attestato come VILLA. Il nome ALVERNIA, infatti, è stato aggiunto solo in epoca moderna e deriva dalla regione francese di provenienza dei signori de la Tour. Le sue origini risalgono certamente al periodo romano, sebbene alcuni la considerino addirittura un insediamento formatosi ad opera di tribù liguri. Legata al vescovato di Tortona, venne ceduta a diverse signorie locali, tra cui quella dei De Villa e dei Busseti. Nell’anno 1413 il feudo fu concesso ai signori francesi de la Tour d’Alvernia, i quali caratterizzarono profondamente la storia del borgo. Nel corso del XVI secolo passò agli Spinola di Cassano e, nel 1688, ai Passalacqua, che ridussero l’antico, e pericolante, maniero locale in palazzo signorile, risparmiandone però la torre. Dopo la morte del generale Giuseppe Passalacqua, avvenuta in battaglia a Novara, nel 1849, il castello venne ceduto alle suore della visitazione di San Maurizio, sotto la cui supervisione fu radicalmente modificato. Tra i pochi emblemi monumentali visitabili localmente figurano: il palazzo della famiglia Bogliolo, l’antico maniero ristrutturato, al cui interno è custodita una tela settecentesca a olio riproducente il castello; la parrocchiale dell’Assunta, di stile neo-classico ottocentesco, il cui primo impianto risale al XVII secolo; la cappella della Madonna Addolorata, adiacente al castello, eretta nel corso del 1500.

Nella documentazione medievale il toponimo appare sempre attestato come VILLA. Il nome ALVERNIA, infatti, è stato aggiunto solo in epoca moderna e deriva dalla regione francese di provenienza dei signori de la Tour. Le sue origini risalgono certamente al periodo romano, sebbene alcuni la considerino addirittura un insediamento formatosi ad opera di tribù <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURI'>liguri</a>. Legata al vescovato di Tortona, venne ceduta a diverse signorie locali, tra cui quella dei De Villa e dei Busseti. Nell’anno 1413 il feudo fu concesso ai signori francesi de la Tour d’Alvernia, i quali caratterizzarono profondamente la storia del borgo. Nel corso del XVI secolo passò agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SPINOLA'>Spinola</a> di Cassano e, nel 1688, ai Passalacqua, che ridussero l’antico, e pericolante, maniero locale in palazzo signorile, risparmiandone però la torre. Dopo la morte del generale Giuseppe Passalacqua, avvenuta in battaglia a Novara, nel 1849, il castello venne ceduto alle suore della visitazione di San Maurizio, sotto la cui supervisione fu radicalmente modificato. Tra i pochi emblemi monumentali visitabili localmente figurano: il palazzo della famiglia Bogliolo, l’antico maniero ristrutturato, al cui interno è custodita una tela settecentesca a olio riproducente il castello; la parrocchiale dell’Assunta, di stile neo-classico ottocentesco, il cui primo impianto risale al XVII secolo; la cappella della Madonna Addolorata, adiacente al castello, eretta nel corso del 1500.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, che fino a poco tempo fa era la principale fonte di ricchezza dei villalverniesi, produce cereali, foraggi, frumento, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di ovini, avicoli, caprini ed equini. Il settore industriale, abbastanza sviluppato, è costituito da imprese che operano nei comparti: alimentare, della lavorazione e conservazione delle carni, delle confezioni, metallurgico, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione ed edile. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale completa il panorama del terziario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. A livello scolastico è assicurata la frequenza delle sole classi materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, che fino a poco tempo fa era la principale fonte di ricchezza dei villalverniesi, produce cereali, foraggi, frumento, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di ovini, avicoli, caprini ed equini. Il settore industriale, abbastanza sviluppato, è costituito da imprese che operano nei comparti: alimentare, della lavorazione e conservazione delle carni, delle confezioni, metallurgico, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione ed edile. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale completa il panorama del terziario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. A livello scolastico è assicurata la frequenza delle sole classi materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Meta turistica, inserita in un circuito promozionale che comprende la valle Scrivia e la Valle Curone e Grue, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere della tranquillità dell’ambiente naturale, di gustare le specialità enogastronomiche locali ed effettuare piacevoli escursioni alla scoperta di luoghi dell’aspetto tipicamente padano. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano particolari eventi o manifestazioni di carattere ricreativo e culturale che potrebbero richiamare visitatori dai dintorni. La Patrona, Madonna del Rosario, si festeggia la prima domenica di ottobre.

Meta turistica, inserita in un circuito promozionale che comprende la valle Scrivia e la Valle Curone e Grue, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere della tranquillità dell’ambiente naturale, di gustare le specialità enogastronomiche locali ed effettuare piacevoli escursioni alla scoperta di luoghi dell’aspetto tipicamente padano. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano particolari eventi o manifestazioni di carattere ricreativo e culturale che potrebbero richiamare visitatori dai dintorni. La Patrona, Madonna del Rosario, si festeggia la prima domenica di ottobre.

Località

Villavernia

Villavernia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villalvernia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.