Descrizione

Centro collinare, di antiche origini, con un’economia di tipo prevalentemente agricolo. I castellani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e l’aggregato urbano Monte Gallo-San Barbato, contiguo alla località Grottaglie dell’omonimo comune tarantino. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche piuttosto accentuate, che determinano nell’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si raffigura un castello munito di due torri (simbolo della piccola fortezza munita di due cannoni, smantellati nel 1799) affiancato da un rigoglioso albero d’ulivo, simbolo della coltura prevalente sul territorio.

Centro collinare, di antiche origini, con un’economia di tipo prevalentemente agricolo. I castellani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e l’aggregato urbano Monte Gallo-San Barbato, contiguo alla località Grottaglie dell’omonimo comune tarantino. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche piuttosto accentuate, che determinano nell’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si raffigura un castello munito di due torri (simbolo della piccola fortezza munita di due cannoni, smantellati nel 1799) affiancato da un rigoglioso albero d’ulivo, simbolo della coltura prevalente sul territorio.

Storia

La prima parte del toponimo riflette l’omonimo termine latino, usato in origine nel senso di ‘dimora di campagna, fattoria con podere, piccolo nucleo abitato’ e successivamente in quello di ‘paese, località più importante di un comune, centro del villaggio’; la seconda allude alla presenza sul posto di più residenze nobiliari. La sua storia, in cui mancano avvenimenti di particolare rilievo, non si discosta da quella del resto della Puglia, abitata fin da epoca molto antica da popolazioni di stirpe illirica (dauni, japigi e messapi), cui subentrarono greci, romani e bizantini. Superati i secoli bui dell’alto Medioevo, caratterizzati dalle devastazioni causate dalle invasioni barbariche e dalle incursioni saracene, fu assoggettata alle dominazioni normanna, sveva, angioina e aragonese. Località di Francavilla Fontana, fu con questa assegnata a più signori: infeudata ai De Nantolio e ai Del Balzo Orsini, nel XVI secolo pervenne ai Borromeo, cui subentrarono gli Imperiali. Dopo l’occupazione spagnola e il suo malgoverno registrò una ripresa con le riforme borboniche e napoleoniche, che portarono all’abolizione del feudalesimo. Al pari dei territori circostanti, nell’Ottocento ebbe a soffrire della piaga del brigantaggio. Annessa al regno d’Italia dopo la caduta dei Borboni, acquistò l’autonomia amministrativa nel 1926, entrando a far parte della provincia di Brindisi l’anno seguente. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa parrocchiale e il palazzo municipale, del XV secolo, rimaneggiato nel Seicento.

La prima parte del toponimo riflette l’omonimo termine latino, usato in origine nel senso di ‘dimora di campagna, fattoria con podere, piccolo nucleo abitato’ e successivamente in quello di ‘paese, località più importante di un comune, centro del villaggio’; la seconda allude alla presenza sul posto di più residenze nobiliari. La sua storia, in cui mancano avvenimenti di particolare rilievo, non si discosta da quella del resto della Puglia, abitata fin da epoca molto antica da popolazioni di stirpe illirica (<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=DAUNI'>dauni</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=JAPIGI'>japigi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPI'>messapi</a>), cui subentrarono greci, romani e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>. Superati i secoli bui dell’alto Medioevo, caratterizzati dalle devastazioni causate dalle invasioni barbariche e dalle incursioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SARACENE'>saracene</a>, fu assoggettata alle dominazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNA'>normanna</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVA'>sveva</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINA'>angioina</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>. Località di Francavilla Fontana, fu con questa assegnata a più signori: infeudata ai De Nantolio e ai Del Balzo Orsini, nel XVI secolo pervenne ai Borromeo, cui subentrarono gli Imperiali. Dopo l’occupazione spagnola e il suo malgoverno registrò una ripresa con le riforme <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONICHE'>borboniche</a> e napoleoniche, che portarono all’abolizione del feudalesimo. Al pari dei territori circostanti, nell’Ottocento ebbe a soffrire della piaga del brigantaggio. Annessa al regno d’Italia dopo la caduta dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONI'>Borboni</a>, acquistò l’autonomia amministrativa nel 1926, entrando a far parte della provincia di Brindisi l’anno seguente. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa parrocchiale e il palazzo municipale, del XV secolo, rimaneggiato nel Seicento.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; va segnalata però la presenza della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del territorio, si basa su tutti i tipi di colture; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di ovini e caprini. L’industria è costituita da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, dell’abbigliamento, del legno e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non dispone di strutture sociali degne di nota, quali asili nido, case di riposo o orfanotrofi. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; va segnalata però la presenza della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del territorio, si basa su tutti i tipi di colture; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di ovini e caprini. L’industria è costituita da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, dell’abbigliamento, del legno e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non dispone di strutture sociali degne di nota, quali asili nido, case di riposo o orfanotrofi. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell’agriturismo brindisino, offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare le bellezze dell’ambiente naturale e gustare le specialità gastronomiche locali, tra cui i tordi al solcio. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. La festa patronale, dedicata a Maria Santissima della Fontana e al Cuore Sacratissimo di Gesù, viene celebrata il 2 ottobre, con una fiera di bestiame e prodotti agricoli.

Inserita negli itinerari dell’agriturismo brindisino, offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare le bellezze dell’ambiente naturale e gustare le specialità gastronomiche locali, tra cui i tordi al solcio. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. La festa patronale, dedicata a Maria Santissima della Fontana e al Cuore Sacratissimo di Gesù, viene celebrata il 2 ottobre, con una fiera di bestiame e prodotti agricoli.

Località

Monte Gallo-San Barbato

Monte Gallo-San Barbato

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villa Castelli rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.