Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia basata sia sull’agricoltura che sull’industria. I villabartolomeesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e la località di Carpi. Il territorio, ricco di corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico del tutto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che imprimono all’abitato, con evidenti segni di espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.

Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia basata sia sull’agricoltura che sull’industria. I villabartolomeesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e la località di Carpi. Il territorio, ricco di corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico del tutto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che imprimono all’abitato, con evidenti segni di espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono all’età del bronzo (XVII-XII secolo a.C.), come testimoniato dal rinvenimento di una grande necropoli nella località di Franzine Nove; a questi ne subentrarono altri fino ad arrivare alla conquista dei romani. Di veri e propri nuclei abitati si può tuttavia parlare soltanto a partire dalla fine del VI secolo d.C. quando, in conseguenza di una terribile alluvione dell’Adige, la cosiddetta rotta della Cucca, il fiume cambiò percorso, spostandosi nell’alveo attuale e favorendo il sorgere sulle sue sponde di più comunità. Al centro di una vasta opera di bonifica, intrapresa fin dall’alto Medioevo dai benedettini del monastero della Vangadizza, nella seconda metà del X secolo fu donata a tale cenobio dai re Berengario e Adalberto, seguendo nei secoli successivi le vicende del resto del Veronese. Assoggettata alla signoria scaligera e dal 1405 al dominio dei veneziani, fu da questi infeudata a Ottone de’ Terzi, passando in seguito ai conti di San Bonifacio. Dopo la caduta della repubblica di Venezia fu invasa da Napoleone, ritornando poi nelle mani degli austriaci ed entrando a far parte del Regno d’Italia nel 1866, col resto del Veneto. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di San Bartolomeo, edificata verso la metà dell’Ottocento su un precedente edificio di culto; la palazzina dei Sambonifacio, risalente al Duecento, e la chiesa di Carpi, intitolata a Santa Margherita.

I primi insediamenti nella zona risalgono all’età del bronzo (XVII-XII secolo a.C.), come testimoniato dal rinvenimento di una grande necropoli nella località di Franzine Nove; a questi ne subentrarono altri fino ad arrivare alla conquista dei romani. Di veri e propri nuclei abitati si può tuttavia parlare soltanto a partire dalla fine del VI secolo d.C. quando, in conseguenza di una terribile alluvione dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>, la cosiddetta rotta della Cucca, il fiume cambiò percorso, spostandosi nell’alveo attuale e favorendo il sorgere sulle sue sponde di più comunità. Al centro di una vasta opera di bonifica, intrapresa fin dall’alto Medioevo dai benedettini del monastero della Vangadizza, nella seconda metà del X secolo fu donata a tale cenobio dai re Berengario e Adalberto, seguendo nei secoli successivi le vicende del resto del Veronese. Assoggettata alla signoria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERA'>scaligera</a> e dal 1405 al dominio dei veneziani, fu da questi infeudata a Ottone de’ Terzi, passando in seguito ai conti di San Bonifacio. Dopo la caduta della repubblica di Venezia fu invasa da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>, ritornando poi nelle mani degli austriaci ed entrando a far parte del Regno d’Italia nel 1866, col resto del Veneto. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di San Bartolomeo, edificata verso la metà dell’Ottocento su un precedente edificio di culto; la palazzina dei Sambonifacio, risalente al Duecento, e la chiesa di Carpi, intitolata a Santa Margherita.

Economia

Se si escludono la Pro Loco e gli uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto anche la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti; è praticato pure l’allevamento di bovini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti edile, tessile, elettronico, meccanico, metalmeccanico, del legno e della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di borse e articoli da viaggio, correggiaio e selleria. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali annovera una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria ma mancano altre strutture culturali di un certo rilievo. Le strutture ricettive, tra le quali ve ne alcune agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e, in misura meno rilevante, anche di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Se si escludono la Pro Loco e gli uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto anche la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti; è praticato pure l’allevamento di bovini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti edile, tessile, elettronico, meccanico, metalmeccanico, del legno e della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi; a queste si affiancano mobilifici e fabbriche di borse e articoli da viaggio, correggiaio e selleria. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali annovera una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria ma mancano altre strutture culturali di un certo rilievo. Le strutture ricettive, tra le quali ve ne alcune agrituristiche, offrono possibilità di ristorazione e, in misura meno rilevante, anche di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell’agriturismo veneto per la sua suggestiva cornice paesaggistica, la genuinità dei suoi prodotti e alcune specialità gastronomiche, quali l’anatra alle olive, i bolliti con salsa “pearà”, la lepre in salmì, il brasato di manzo e la faraona con funghi, è meta di un buon numero di turisti, oltre ad essere abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto alla presenza di più industrie che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: la festa de la metera, che si svolge a luglio con sfilate di moda, musica e balletti; la sagra di Santa Margherita a Carpi; la sagra di Santa Maria Assunta, che si tiene nella località di Spinimbecco in agosto con stand, tombola, balli e fuochi pirotecnici, e la sagra della Madonna del Rosario, ad ottobre. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto con l’omonima sagra.

Inserita negli itinerari dell’agriturismo veneto per la sua suggestiva cornice paesaggistica, la genuinità dei suoi prodotti e alcune specialità gastronomiche, quali l’anatra alle olive, i bolliti con salsa “pearà”, la lepre in salmì, il brasato di manzo e la faraona con funghi, è meta di un buon numero di turisti, oltre ad essere abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto alla presenza di più industrie che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali: la festa de la metera, che si svolge a luglio con sfilate di moda, musica e balletti; la sagra di Santa Margherita a Carpi; la sagra di Santa Maria Assunta, che si tiene nella località di Spinimbecco in agosto con stand, tombola, balli e fuochi pirotecnici, e la sagra della Madonna del Rosario, ad ottobre. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto con l’omonima sagra.

Località

Brancaglia, Cantarane, Carpi, Zotti

Brancaglia, Cantarane, Carpi, Zotti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Villa Bartolomea rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.