Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine medievale, la cui economia è prevalentemente di tipo agricolo. I vestrenesi presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato e si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Comun e di Grasagna-Acqua. Il comune non presenta segni di espansione edilizia. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche rilevanti che vanno da una quota minima di 275 metri ad una massima di 950 metri. L'andamento plano-altimetrico del capoluogo comunale è tipicamente montano: sorge, infatti, sul fianco di una montagna ed è situato ad un'altitudine superiore rispetto a quella delle altre località.

Piccola comunità di montagna, di origine medievale, la cui economia è prevalentemente di tipo agricolo. I vestrenesi presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato e si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Comun e di Grasagna-Acqua. Il comune non presenta segni di espansione edilizia. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche rilevanti che vanno da una quota minima di 275 metri ad una massima di 950 metri. L'andamento plano-altimetrico del capoluogo comunale è tipicamente montano: sorge, infatti, sul fianco di una montagna ed è situato ad un'altitudine superiore rispetto a quella delle altre località.

Storia

Durante il Medioevo e precisamente nel periodo comunale, appartenne alla comunità di Monte Introzzo, nel XV secolo diventò possedimento della famiglia Dal Verme e in seguito, facendo parte della Riviera di Lecco, fu dominio degli Sfrondati. Le sue peculiarità storico-ambientali sono comuni anche alle vicine Introzzo e Sueglio; con queste ha costituito, da tempo immemorabile, un consorzio di fatto, condividendone parrocchia, cimitero, scuola. Il patrimonio storico-artistico è dato, soprattutto, dall'architettura sacra: la chiesa parrocchiale, dedicata a S. Martino, ubicata a poca distanza dal bivio per Sueglio e rifatta nel XVIII secolo su un edificio più antico, ha il campanile, la facciata e i portali databili tra il XVII, XVIII e il XIX secolo; la chiesa dei Ss. Pietro e Giacomo è stata rimaneggiata nella metà del XVIII secolo. In epoca passata le risorse economiche del posto si basavano sulla coltivazione dei cereali, sui castagneti e sull'uso dei terreni da pascolo; venivano sfruttate anche le cave di marmo "bindellino" ed "occhiadino" e venivano installati forni per la fusione di minerale di ferro.

Durante il Medioevo e precisamente nel periodo comunale, appartenne alla comunità di Monte Introzzo, nel XV secolo diventò possedimento della famiglia Dal Verme e in seguito, facendo parte della Riviera di Lecco, fu dominio degli Sfrondati. Le sue peculiarità storico-ambientali sono comuni anche alle vicine Introzzo e Sueglio; con queste ha costituito, da tempo immemorabile, un consorzio di fatto, condividendone parrocchia, cimitero, scuola. Il patrimonio storico-artistico è dato, soprattutto, dall'architettura sacra: la chiesa parrocchiale, dedicata a S. Martino, ubicata a poca distanza dal bivio per Sueglio e rifatta nel XVIII secolo su un edificio più antico, ha il campanile, la facciata e i portali databili tra il XVII, XVIII e il XIX secolo; la chiesa dei Ss. Pietro e Giacomo è stata rimaneggiata nella metà del XVIII secolo. In epoca passata le risorse economiche del posto si basavano sulla coltivazione dei cereali, sui castagneti e sull'uso dei terreni da pascolo; venivano sfruttate anche le cave di marmo "bindellino" ed "occhiadino" e venivano installati forni per la fusione di minerale di ferro.

Economia

La comunità vive della coltivazione dei prodotti agricoli e dell'esiguo allevamento dei bovini. L'industria è rappresentata soltanto dal comparto edile. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei vestrenesi non consentono la presenza del servizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati del terziario, quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici non si registra la presenza di strutture sociali come le case di riposo e gli asilo nido; le strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche musei e simili, sono inesistenti; non sono presenti attività radiotelevisive né si segnala la pubblicazione di giornali e periodici locali. Nelle scuole s'impartisce soltanto l'istruzione primaria, costringendo i più giovani a fare, ben presto, l'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Più evidente è la mancanza di strutture sanitarie: è necessario rivolgersi altrove anche per le prestazioni di base.

La comunità vive della coltivazione dei prodotti agricoli e dell'esiguo allevamento dei bovini. L'industria è rappresentata soltanto dal comparto edile. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei vestrenesi non consentono la presenza del servizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità alla quale mancano, peraltro, i servizi avanzati del terziario, quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza tecnico-informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici non si registra la presenza di strutture sociali come le case di riposo e gli asilo nido; le strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche musei e simili, sono inesistenti; non sono presenti attività radiotelevisive né si segnala la pubblicazione di giornali e periodici locali. Nelle scuole s'impartisce soltanto l'istruzione primaria, costringendo i più giovani a fare, ben presto, l'esperienza del pendolarismo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Più evidente è la mancanza di strutture sanitarie: è necessario rivolgersi altrove anche per le prestazioni di base.

Relazioni

La località non può essere considerata una vera e propria meta turistica; tuttavia risente della presenza del lago di Como e della vicinanza dei centri rivieraschi. A valle, sulla riva del lago, a pochi chilometri di distanza, si trova tutto un circuito paesaggistico, che, per gli amanti della montagna, si completa raggiungendo Sueglio e gli itinerari circostanti, i rifugi in quota, il Monte Legnoncino. Di tale movimento si avvale la piccola comunità, che, dal canto suo, si rivolge ai centri vicini per l'istruzione secondaria, per il lavoro, per il commercio, per l'espletamento di pratiche burocratiche e per l'assistenza sanitaria. La celebrazione per la festa del Patrono, S. Paolo, si svolge il 25 gennaio.

La località non può essere considerata una vera e propria meta turistica; tuttavia risente della presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a> e della vicinanza dei centri rivieraschi. A valle, sulla riva del lago, a pochi chilometri di distanza, si trova tutto un circuito paesaggistico, che, per gli amanti della montagna, si completa raggiungendo Sueglio e gli itinerari circostanti, i rifugi in quota, il Monte Legnoncino. Di tale movimento si avvale la piccola comunità, che, dal canto suo, si rivolge ai centri vicini per l'istruzione secondaria, per il lavoro, per il commercio, per l'espletamento di pratiche burocratiche e per l'assistenza sanitaria. La celebrazione per la festa del Patrono, S. Paolo, si svolge il 25 gennaio.

Località