Descrizione

Centro collinare, di origine medievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate dal settore industriale. I valverdesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Portiere-Crocifisso e Nizzetti, nel nucleo urbano minore di Marchesana e in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato è interessato da un forte fenomeno di espansione edilizia, dovuto, evidentemente, anche al massiccio incremento demografico, determinato da un saldo attivo tanto del movimento naturale quanto di quello migratorio; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Sullo smalto azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figura un edificio sacro, parte in pietra, parte intonacato, posto in prospettiva e munito di due croci, di archi e di torre campanaria; l’edificio, “al naturale”, è accompagnato da una gru, pure “al naturale”, in volo, e da quattro stelle d’oro a cinque punte.

Centro collinare, di origine medievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate dal settore industriale. I valverdesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Portiere-Crocifisso e Nizzetti, nel nucleo urbano minore di Marchesana e in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato è interessato da un forte fenomeno di espansione edilizia, dovuto, evidentemente, anche al massiccio incremento demografico, determinato da un saldo attivo tanto del movimento naturale quanto di quello migratorio; ha un andamento plano-altimetrico ondulato. Sullo smalto azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figura un edificio sacro, parte in pietra, parte intonacato, posto in prospettiva e munito di due croci, di archi e di torre campanaria; l’edificio, “al naturale”, è accompagnato da una gru, pure “al naturale”, in volo, e da quattro stelle d’oro a cinque punte.

Storia

La denominazione viene dal latino medievale “Vallis viridis”; nel dialetto locale è “Bedduvirdi”. I primi colonizzatori sono stati probabilmente i greci, almeno a giudicare da alcuni ritrovamenti archeologici, che fanno pensare a piccoli insediamenti di quel popolo. La sua storia, comunque, è legata a quella del Santuario di Santa Maria di Valverde costruito, secondo la leggenda, da un brigante di nome Dionisio nell’undicesimo secolo. Molto probabilmente il primo nucleo urbano sorse nel XII secolo, precisamente dopo il sisma del 1169. Nel 1269, grazie all’interessamento di Federico III d’Aragona, il santuario acquistò più potere acquisendo l’autonomia amministrativa. Nel XVI secolo la giurisdizione del feudo era esercitata dai nobili signori di Mastrantonio; in seguito, per volere del re di Spagna Carlo II, il potere passò nelle mani di Luigi Raggio, poi in quelle di Luigi Gaetani e infine in quelle del principe Palaponna. Ottenne l’autonomia amministrativa come comune nel 1951 mediante distacco dal comune di Aci Sant’Antonio. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si segnalano: la chiesa madre, edificata nel Seicento e dedicata alla Madonna di Valverde, accanto alla quale si erge il convento degli agostiniani; il palazzo dei Raggio, costruito nella seconda metà del XVIII secolo.

La denominazione viene dal latino medievale “Vallis viridis”; nel dialetto locale è “Bedduvirdi”. I primi colonizzatori sono stati probabilmente i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a>, almeno a giudicare da alcuni ritrovamenti archeologici, che fanno pensare a piccoli insediamenti di quel popolo. La sua storia, comunque, è legata a quella del Santuario di Santa Maria di Valverde costruito, secondo la leggenda, da un brigante di nome Dionisio nell’undicesimo secolo. Molto probabilmente il primo nucleo urbano sorse nel XII secolo, precisamente dopo il sisma del 1169. Nel 1269, grazie all’interessamento di Federico III d’Aragona, il santuario acquistò più potere acquisendo l’autonomia amministrativa. Nel XVI secolo la giurisdizione del feudo era esercitata dai nobili signori di Mastrantonio; in seguito, per volere del re di Spagna Carlo II, il potere passò nelle mani di Luigi Raggio, poi in quelle di Luigi Gaetani e infine in quelle del principe Palaponna. Ottenne l’autonomia amministrativa come comune nel 1951 mediante distacco dal comune di Aci Sant’Antonio. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si segnalano: la chiesa madre, edificata nel Seicento e dedicata alla Madonna di Valverde, accanto alla quale si erge il convento degli agostiniani; il palazzo dei Raggio, costruito nella seconda metà del XVIII secolo.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali ma la sua economia fa registrare un significativo sviluppo negli ultimi tempi. L’agricoltura produce ortaggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini e caprini. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, metallurgico, del legno, chimico, della fabbricazione di articoli in plastica, delle apparecchiature elettriche, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti le biblioteche “Giuseppe Fava” e “Padri Agostiniani Scalzi”. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario, localmente è assicurato solo il servizio farmaceutico.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali ma la sua economia fa registrare un significativo sviluppo negli ultimi tempi. L’agricoltura produce ortaggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini e caprini. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, metallurgico, del legno, chimico, della fabbricazione di articoli in plastica, delle apparecchiature elettriche, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti le biblioteche “Giuseppe Fava” e “Padri Agostiniani Scalzi”. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario, localmente è assicurato solo il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non costituisce sede di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: oltre che per motivi di studio, i valverdesi vi si rivolgono, prevalentemente, per l’espletamento di pratiche burocratiche o per motivi sanitari. Tra le manifestazioni e gli eventi ricorrenti, civili o religiosi, meritano di essere citati quelli dei mesi di luglio e agosto: spettacoli d’arte varia e rassegna teatrale; la sagra dell’acciuga, che si svolge in occasione della festa della Madonna, l’ultima domenica di agosto, nei pressi della cosiddetta caverna di Dionisio “il brigante”: è questa la fiera a cui si riferisce Verga nei “Malavoglia”, quando parla dei pescatori che andavano a vendere le acciughe salate. La festa della Patrona, Maria Santissima di Valverde, si celebra l’ultima domenica di agosto.

Non costituisce sede di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: oltre che per motivi di studio, i valverdesi vi si rivolgono, prevalentemente, per l’espletamento di pratiche burocratiche o per motivi sanitari. Tra le manifestazioni e gli eventi ricorrenti, civili o religiosi, meritano di essere citati quelli dei mesi di luglio e agosto: spettacoli d’arte varia e rassegna teatrale; la sagra dell’acciuga, che si svolge in occasione della festa della Madonna, l’ultima domenica di agosto, nei pressi della cosiddetta caverna di Dionisio “il brigante”: è questa la fiera a cui si riferisce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=VERGA'>Verga</a> nei “Malavoglia”, quando parla dei pescatori che andavano a vendere le acciughe salate. La festa della Patrona, Maria Santissima di Valverde, si celebra l’ultima domenica di agosto.

Località

Carminello, Crocifisso, Maugeri, Nizzetti, Portiere

Carminello, Crocifisso, Maugeri, Nizzetti, Portiere

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Valverde rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.