itala

Descrizione

Centro montano, di probabili origini medievali, il cui territorio era già abitato in epoca antica; la sua economia si basa prevalentemente sull'industria e sul terziario, che sono integrati da una moderata attività turistica e agricola. I valmossesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, che sorge in un angusto fondovalle allungandosi a oriente in una vasta area industriale; il resto della comunità risiede invece nella località di Crocemosso, in minuscoli aggregati urbani (Fornace, Frignocca, Massaro, Orcurto, Piana, Premarcia, Rovella-Cartotto, Simone e Violetto), nonché in pochissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. Caratterizzato da imponenti massicci montuosi intervallati dalle acque del torrente Strona e dei suoi affluenti, ha estese aree boschive di faggi, castagni, larici e betulle sono interrotte qua e là da verdi pascoli; qui, in primavera, le nevi lasciano il posto a variopinte distese di fiori alpini (crochi, soldanelle, genzianelle, bottoni d'oro, narcisi, primule e denti di leone).

Storia

Il toponimo è un composto del sostantivo “valle” e della specificazione Mosso, derivata, secondo alcuni studiosi, dal personale romano MUSSIUS. Alcuni interessanti reperti archeologici risalenti ad epoca romana, costituiti da preziose monete in argento, attestano che il suo territorio era popolato fin dal III secolo a.C. Accorpata nel Medioevo ai territori del feudo di Mosso Santa Maria ne seguì a lungo le vicende politiche e amministrative, dapprima sotto la giurisdizione dell'episcopato vercellese (X-XIV secolo) e poi sotto quella della famiglia Fieschi (1394). Distaccatasi da Masserano nel 1618, assurse al rango di contea nel 1720 per essere amministrata da Giovanni Antonio Picone. Ottenne l'indipendenza nel 1742. La parrocchiale di Sant'Eusebio, edificata nel XVII secolo e rifatta in seguito, conserva all'interno un altare novecentesco e una balaustra del Settecento, oltre a eleganti arredi sacri, tra cui un pulpito e svariati mobili intarsiati, opere del Serra (XVIII secolo); la affianca all'esterno un pregiato campanile dello stesso periodo. La parrocchiale di Sant'Antonio e San Bernardo (XVIII secolo) è abbellita esternamente da uno spazioso portico e conserva all'interno pregiate pitture parietali del Crida e dell'Aluffo. Di notevole interesse sono anche i numerosi oratori che costellano i dintorni dell'abitato, tra cui quello di San Pietro, in località Cravello, di fattura secentesca e con altare in pietra e dipinti a soggetto sacro, e quello della Madonna di Oropa, in località Fiorina, risalente al XVIII secolo, all'interno del quale è presente una bella statua della stessa Madonna.

Economia

Dotata degli ordinari uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Aperta agli stimoli del progresso e sensibile alle lusinghe del turismo, la comunità valmossese si dedica con profitto al settore secondario, legato al comparto tessile, presente con impianti di grosse dimensioni, e con imprese più modeste nei tradizionali comparti meccanico, metallurgico, della stampa, del legno e alimentare. Piuttosto sviluppato appare anche il terziario, presente con un elevato numero di servizi, tra cui spiccano le assicurazioni, alcune agenzie immobiliari, una vivace attività commerciale e il servizio bancario. Più modesto invece il settore primario che, affiancato dalla silvicoltura, è presente con l'allevamento di bovini, caprini e avicoli. Ospita le scuole dell'obbligo, un istituto tecnico industriale, una biblioteca comunale e, tra le strutture sociali, una casa di riposo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L'assistenza sanitaria minima è assicurata dalla farmacia locale.

Relazioni

Costituisce una meta turistica abbastanza frequentata, sia nel periodo estivo che in inverno, grazie alle notevoli attrattive naturalistiche che consentono di effettuare belle e rilassanti passeggiate immerse nel verde dei pascoli ornati da variopinte distese di fiori alpini. Intrattiene rapporti intensi con i comuni del circondario soprattutto per lavoro, dato che il suo sviluppo economico è tale da consentire l'assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti con il circondario per gli scambi commerciali, gli studi scolastici e l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnala la festa “Ansema di cà” (che significa ‘insieme di case'), che si svolge solitamente tra la fine di giugno e gli inizi di luglio. Il Patrono, Sant'Eusebio, si festeggia il 2 agosto con balli e stand gastronomici.

Località

Alpe Isolato, Crocemosso, Fornace, Frignocca, Orcurto, Piana, Premarcia, Rovella-Cartotto, Simone, Violetto

INFO
  • Popolazione 3.403
  • Lat 45° 38' 1,55'' 45.63376389
  • Long 8° 8' 35,95'' 8.14331944
  • CAP 13825
  • Prefisso 015
  • Codice ISTAT 096073
  • Codice Catasto L606
  • Altitudine slm 434 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2608
  • Superficie 8.9 Km2
  • Densità 382,36 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 04:41
  • Tramonto 20:15
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
CORPO VOLONTARI A.I.B. DEL PIE MONTE SQUADRA DI VALDILANAFRAZ GUALA 6
FONDAZIONE ROTARY CLUB VALLEMOSSO ONLUSVIA ROMA 50
CORPO VOLONTARI A.I.B. DEL PIE MONTE SQUADRA DI VALDILANAFRAZ GUALA 6
FONDAZIONE ROTARY CLUB VALLEMOSSO ONLUSVIA ROMA 50
GRUPPO INTERPARROCCHIALE VOLONTARIATO VINCENZIANO MADELEINE DELBRELVIA ROMA 44/A
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