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Descrizione

Comune di montagna di assetto medievale e rinascimentale ma con origini che risalgono alla preistoria. L’economia locale è piuttosto florida e verte principalmente sul settore industriale, anche se il settore primario, il commercio e il turismo sono alquanto sviluppati. La comunità dei tuennesi ha un indice di vecchiaia nella media e risiede per la quasi totalità nel capoluogo comunale. Solo un piccolo numero di nuclei familiari risiede infatti in poche case sparse e nell’aggregato urbano elementare di Tovel –insediamento turistico-residenziale–. La forte espansione edilizia che sta interessando l’abitato è legata anche a una diffusa opera di ristrutturazione degli edifici. Il territorio comunale è molto esteso e comprende rilievi che sfiorano i 3.000 metri di altitudine; presenta variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato ha invece un profilo più regolare; diviso per tradizione nei quartieri di Mezzavilla, Dausinà, Cazzuffo, Salamna, Porta e Regole, presenta case massicce con blasoni, portali, bifore, rustici con aie e ponti, oltre a moderne abitazioni a villetta.

Storia

Lo studio dell’etimologia non ha portato a un chiarimento dell’origine del toponimo, che potrebbe forse essere accomunato all’etnico antico “Tulliasses” presente nella Tabula Clesiana risalente al 46 a.C. La prima attestazione, del 1184, è “Tuleni”. I primi insediamenti umani risalgono all’età del bronzo e alla successiva colonizzazione romana. Nel Castello di Tuenno risiedevano i signori omonimi, citati per la prima volta nel 1184 e scomparsi, come casato, intorno alla fine del Trecento; erano in lotta con i Cazuffi, una famiglia nobile anch’essa, residente a Tuenno. Questi ultimi risiedevano in una residenza detta El Castell e nel 1407 guidarono una rivolta contadina che sfociò nella devastazione del castello. Il casato si estinse nell’Ottocento. Dopo la scomparsa dei Di Tuenno e prima della distruzione, fu il principato vescovile di Trento a esercitare diritti sul castello, in cui Giorgio I di Liechtenstein si recava saltuariamente per piacevoli soggiorni. La chiesa di Sant’Orsola, sede di parrocchia dal 1920, è stata eretta nel 1914 e costituisce un corpo unico con la struttura del vecchio edificio. Al suo interno si trovano un altare ligneo decorato in oro e intarsiato, con una statua dell’Addolorata, un altro altare in legno della Madonna del Rosario e similari strutture anche nella parte nuova. Il campanile, del 1853, poggia su fondamenta rette da palafitte. La chiesa di S. Nicolò è in stile classico. Quella di Sant’Emerenziana è cinquecentesca e in stile gotico.

Economia

Il territorio è decisamente vasto e si presta quindi a un’intensa attività agricolo-pastorale, benché non sia questa una voce rilevante all’interno dell’economia locale. Si produce prevalentemente frutta, soprattutto le celebri mele della Val di Non, e si allevano bovini e avicoli. Il settore industriale è il più sviluppato e lascia registrare una maggiore produttività nei comparti alimentare, lattiero-caseario, del legno, della carta, metallurgico, della fabbricazione di macchinari per l’agricoltura, del mobile, dell’energia elettrica e dell’edilizia. La rete dei servizi è sufficiente mentre la rete commerciale è di buon livello. È presente il servizio bancario ma mancano strutture sociali. Per quanto riguarda le strutture per la pubblica istruzione, sono presenti le classi dell’obbligo scolastico mentre mancano istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Presenti la biblioteca-emeroteca, la farmacia e numerose strutture ricettive, sia alberghiere che per la ristorazione.

Relazioni

La principale attrattiva della zona è il territorio, dal tipico paesaggio anaune, che mette a disposizione scenari naturalistici estremamente variegati, con rilievi, vallate, altipiani, pascoli, corsi d’acqua ecc. Benché non sia ancora un’affermata località turistica, l’adeguata presenza di strutture ricettive testimonia l’efficace organizzazione e la costante presenza di visitatori, tanto d’inverno quanto d’estate. Oltre alla festa patronale si registrano: il Carnevale, la Mostra di pittura, la Rassegna dei cori di montagna, i Giochi fra colomei, teatro e filodrammatica e Tenno Estate Insieme. Il mercato è quindicinale e si tiene ogni secondo e quarto lunedì del mese. La Patrona è Sant’Orsola, festeggiata il 21 ottobre. È gemellata con Mikulov, in Repubblica Ceca.

Località

Gran Formenton, Lago di Tovel, Tovel

INFO
  • Popolazione 2.425
  • Lat 46° 19' 38,56'' 46.32737778
  • Long 11° 1' 25,24'' 11.02367778
  • CAP 38019
  • Prefisso 0463
  • Codice ISTAT 022207
  • Codice Catasto L457
  • Altitudine slm 629 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3220
  • Superficie 70.64 Km2
  • Densità 34,33 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 05:05
  • Tramonto 19:20
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