Descrizione

Centro collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agro-pastorali e industriali. La maggior parte dei terteniesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in alcuni aggregati urbani minori, nonché in numerose case sparse. Il territorio comprensivo delle aree speciali di Accettori, Asinalis (in contestazione con il comune di Osini), Baccu Orca I e Baccu Orca II (in contestazione con il comune di Loceri), Contissa e Quirra, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da espansione edilizia, si distende in un caratteristico vallone di origine tettonica circondato da vasti vigneti; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Centro collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agro-pastorali e industriali. La maggior parte dei terteniesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in alcuni aggregati urbani minori, nonché in numerose case sparse. Il territorio comprensivo delle aree speciali di Accettori, Asinalis (in contestazione con il comune di Osini), Baccu Orca I e Baccu Orca II (in contestazione con il comune di Loceri), Contissa e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=QUIRRA'>Quirra</a>, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da espansione edilizia, si distende in un caratteristico vallone di origine tettonica circondato da vasti vigneti; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Storia

Il toponimo non ha una chiara origine; tuttavia, alcuni studiosi ritengono che appartenga allo strato linguistico preromano. Secondo altri, invece, il suo etimo è di chiara interpretazione, essendo rintracciabile nella denominazione del popolo dei Dardani. Le origini del suo insediamento non sono state ancora precisate, ma, a giudicare dalla presenza sul posto di resti nuragici, è chiaro che fu abitata sin dall’età preistorica. Dai documenti medievali si sa con certezza che appartenne al Giudicato di Cagliari e, successivamente, a quello di Gallura. A metà del XIII secolo fu conquistata dai pisani che la governarono fino a quando subentrarono gli Aragonesi. Sotto il dominio spagnolo fu ceduta, come feudo, a Berengario Carroz e ai marchesi Osorio de la Cueva. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano: i nuraghi Nastasi, Aleri e Longu; la parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Assunta, costruita nel 1950 su una precedente chiesa del Seicento, un interessante esempio di moderna architettura sarda; la torre di San Giovanni di Sarrala, risalente al periodo della dominazione pisana.

Il toponimo non ha una chiara origine; tuttavia, alcuni studiosi ritengono che appartenga allo strato linguistico preromano. Secondo altri, invece, il suo etimo è di chiara interpretazione, essendo rintracciabile nella denominazione del popolo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DARDANI'>Dardani</a>. Le origini del suo insediamento non sono state ancora precisate, ma, a giudicare dalla presenza sul posto di resti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICI'>nuragici</a>, è chiaro che fu abitata sin dall’età preistorica. Dai documenti medievali si sa con certezza che appartenne al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Cagliari e, successivamente, a quello di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURA'>Gallura</a>. A metà del XIII secolo fu conquistata dai pisani che la governarono fino a quando subentrarono gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Sotto il dominio spagnolo fu ceduta, come feudo, a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BERENGARIOCARROZ'>Berengario Carroz</a> e ai marchesi Osorio de la Cueva. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano: i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> Nastasi, Aleri e Longu; la parrocchiale dedicata alla Beata Vergine Assunta, costruita nel 1950 su una precedente chiesa del Seicento, un interessante esempio di moderna architettura sarda; la torre di San Giovanni di Sarrala, risalente al periodo della dominazione pisana.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (da cui si ricava il famoso vino Cannonau), olive, agrumi e frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, di discrete dimensioni, fa registrare un buon andamento nei settori lattiero-caseario, alimentare, della lavorazione del vetro, della fabbricazione di mobili ed edile. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole disponibili assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Non si registrano biblioteche per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (da cui si ricava il famoso vino <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CANNONAU'>Cannonau</a>), olive, agrumi e frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, di discrete dimensioni, fa registrare un buon andamento nei settori lattiero-caseario, alimentare, della lavorazione del vetro, della fabbricazione di mobili ed edile. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole disponibili assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Non si registrano biblioteche per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

La sua favorevole posizione geografica, tra la costa e la montagna, la rende meta di numerosi turisti; offre la possibilità di trascorrere delle piacevoli vacanze lungo le chilometriche spiagge della Marina di Terrenia, di San Lorenzo e di Sarrala. Questa parte della costa, dominata a ponente dalla catena del Serramari, concorre alla formazione di un ampio litorale movimentato da svariati promontori rosso-sanguigno e da belle dune con finissime e bianchissime sabbie. Non meno attraenti e spettacolari sono le aree dell’entroterra, caratterizzate da una serie di rilievi orografici dai sostrati rocciosi variegati, tra cui si alternano scisti e graniti, calcari e porfidi, basalti e trachiti. Anche la gastronomia locale rappresenta motivo di attrazione, con i suoi arrosti di pecora e agnello, i tipici Culurgionisi, Pardulasa e Gattò, i Pani Pintau e Pistoccu, la focaccia di zucca e i formaggi pecorini. Tra le manifestazioni merita di essere citata la festa di San Pietro, il 2 agosto. La Patrona, Santa Sofia, si festeggia il primo settembre.

La sua favorevole posizione geografica, tra la costa e la montagna, la rende meta di numerosi turisti; offre la possibilità di trascorrere delle piacevoli vacanze lungo le chilometriche spiagge della Marina di Terrenia, di San Lorenzo e di Sarrala. Questa parte della costa, dominata a ponente dalla catena del Serramari, concorre alla formazione di un ampio litorale movimentato da svariati promontori rosso-sanguigno e da belle dune con finissime e bianchissime sabbie. Non meno attraenti e spettacolari sono le aree dell’entroterra, caratterizzate da una serie di rilievi orografici dai sostrati rocciosi variegati, tra cui si alternano scisti e graniti, calcari e porfidi, basalti e trachiti. Anche la gastronomia locale rappresenta motivo di attrazione, con i suoi arrosti di pecora e agnello, i tipici Culurgionisi, Pardulasa e Gattò, i Pani Pintau e Pistoccu, la focaccia di zucca e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FORMAGGI'>formaggi</a> pecorini. Tra le manifestazioni merita di essere citata la festa di San Pietro, il 2 agosto. La Patrona, Santa Sofia, si festeggia il primo settembre.

Località

Accettori, Asinalis, Baccu Orca, Contissa, Foxi Manna, Foxi Murdegu, Quirra, Riu Abis

Accettori, Asinalis, Baccu Orca, Contissa, Foxi Manna, Foxi Murdegu, Quirra, Riu Abis