Descrizione

Centro costiero di antiche origini, basa la sua economia soprattutto sul turismo, oltre che sull’agricoltura e sull’industria. Gli spotornesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati nel capoluogo comunale, tranne una piccolissima parte, che vive in case sparse. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 560 metri di quota. L’abitato, dominato dalle rovine del castello medievale, che ricordano la funzione difensiva dell’insediamento, mostra segni di espansione edilizia; sviluppatosi tra la costa e le verdi colline retrostanti, sulle cui pendici sono sorti ville ed edifici moderni, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Centro costiero di antiche origini, basa la sua economia soprattutto sul turismo, oltre che sull’agricoltura e sull’industria. Gli spotornesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati nel capoluogo comunale, tranne una piccolissima parte, che vive in case sparse. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 560 metri di quota. L’abitato, dominato dalle rovine del castello medievale, che ricordano la funzione difensiva dell’insediamento, mostra segni di espansione edilizia; sviluppatosi tra la costa e le verdi colline retrostanti, sulle cui pendici sono sorti ville ed edifici moderni, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Il toponimo, che in documenti del XII secolo compare nelle forme Spelturnum e Spolturnum, è un derivato, col suffisso -urno, del latino SPELTA, riferito alla coltivazione nella zona dell’omonimo cereale. Sorta in epoca antica, nel Medioevo fece parte dei possedimenti dei vescovi di Savona, passando poi ai marchesi Del Carretto che, sul finire del 1100, rinunciarono a ogni diritto sul territorio. Nella prima metà del XIII secolo, fu distrutta dai nolesi, alleati della repubblica marinara di Genova, alla quale fu assegnata dal papa Urbano VI, verso la fine del Trecento. Elevata a podesteria, registrò una grande crescita economica, legata allo sviluppo dei traffici commerciali con la Francia e la Spagna. Risale alla seconda metà del XVI secolo la promulgazione degli statuti locali, intitolati “Capitoli della magnifica comunità di Spotorno”. La storia successiva ha seguito quella delle terre circostanti che, col declino di Genova, si aprirono all’occupazione napoleonica, venendo annesse al regno di Sardegna, con il congresso di Vienna del 1815. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la settecentesca chiesa parrocchiale dell’Assunta, contenente tele e affreschi, del XVII e XVIII secolo; l’oratorio dell’Annunziata, del Seicento, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte. Interessanti sono anche i resti del castello trecentesco e della cosiddetta torre di Coreallo, risalente al XV secolo.

Il toponimo, che in documenti del XII secolo compare nelle forme Spelturnum e Spolturnum, è un derivato, col suffisso -urno, del latino SPELTA, riferito alla coltivazione nella zona dell’omonimo cereale. Sorta in epoca antica, nel Medioevo fece parte dei possedimenti dei vescovi di Savona, passando poi ai marchesi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a> che, sul finire del 1100, rinunciarono a ogni diritto sul territorio. Nella prima metà del XIII secolo, fu distrutta dai nolesi, alleati della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>, alla quale fu assegnata dal papa Urbano VI, verso la fine del Trecento. Elevata a podesteria, registrò una grande crescita economica, legata allo sviluppo dei traffici commerciali con la Francia e la Spagna. Risale alla seconda metà del XVI secolo la promulgazione degli statuti locali, intitolati “Capitoli della magnifica comunità di Spotorno”. La storia successiva ha seguito quella delle terre circostanti che, col declino di Genova, si aprirono all’occupazione napoleonica, venendo annesse al regno di Sardegna, con il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a> del 1815. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la settecentesca chiesa parrocchiale dell’Assunta, contenente tele e affreschi, del XVII e XVIII secolo; l’oratorio dell’Annunziata, del Seicento, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte. Interessanti sono anche i resti del castello trecentesco e della cosiddetta torre di Coreallo, risalente al XV secolo.

Economia

È sede dell’azienda autonoma di soggiorno e turismo e della stazione dei carabinieri. L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si producono ortaggi, olive, uve, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, edile, del vetro e della fabbricazione di mobili; a queste si affianca una centrale elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e della pinacoteca “Gigetto Novaro”. Rilevante è la capacità ricettiva, offrendosi, accanto alla ristorazione, una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. Non mancano, per lo sport e il tempo libero, un bocciodromo coperto e campi da tennis.

È sede dell’azienda autonoma di soggiorno e turismo e della stazione dei carabinieri. L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si producono ortaggi, olive, uve, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, edile, del vetro e della fabbricazione di mobili; a queste si affianca una centrale elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e della pinacoteca “Gigetto Novaro”. Rilevante è la capacità ricettiva, offrendosi, accanto alla ristorazione, una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. Non mancano, per lo sport e il tempo libero, un bocciodromo coperto e campi da tennis.

Relazioni

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo del clima mite e di una suggestiva cornice paesaggistica, effettuando interessanti escursioni alla volta del vicino isolotto di Bergeggi, ricco di storia, e praticando, tra l’altro, sport nautici. Molto frequentata pure per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare allo sviluppo dell’indotto turistico, che consente un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti tradizionali, che contribuiscono ad aumentare il numero dei visitatori, meritano di essere citate: la manifestazione “La corte delle nuvole, dei giocattoli e dei dolciumi” e la rassegna di satira e fumetti “Spotorno comics”, ad agosto. Il mercato si svolge il martedì. La festa della Patrona, Santa Maria Annunziata, viene celebrata il 25 marzo. È gemellata con Hoje Tastrup (Danimarca) e Saarbrucken (Germania).

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo del clima mite e di una suggestiva cornice paesaggistica, effettuando interessanti escursioni alla volta del vicino isolotto di Bergeggi, ricco di storia, e praticando, tra l’altro, sport nautici. Molto frequentata pure per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare allo sviluppo dell’indotto turistico, che consente un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti tradizionali, che contribuiscono ad aumentare il numero dei visitatori, meritano di essere citate: la manifestazione “La corte delle nuvole, dei giocattoli e dei dolciumi” e la rassegna di satira e fumetti “Spotorno comics”, ad agosto. Il mercato si svolge il martedì. La festa della Patrona, Santa Maria Annunziata, viene celebrata il 25 marzo. È gemellata con Hoje Tastrup (Danimarca) e Saarbrucken (Germania).

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Spotorno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.