Descrizione
Comune collinare, di origine nuragica, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato modeste iniziative industriali. I siliesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono gli 830 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo argentato, una torre rossa, merlata alla guelfa e posta sulla sommità di una collina verde, di forma trapezoidale, fondata in punta; l’edificio attraversa una spada azzurra, posta in banda, ed è accompagnata, in capo, da due picconi muniti di manici rossi e ferri neri.
Storia
Il toponimo non ha chiara origine ed è verosimilmente preromano. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo. Di origine nuragica, nell’XI secolo fu compresa nella curatoria del Gerrei, nel Giudicato di Cagliari. Nel 1258 passò ai Visconti di Gallura e dopo la morte di Nino Visconti, nel 1298, fu sotto il controllo dei pisani. Nel 1363 gli aragonesi la diedero in feudo a Berengario Carroz e nel 1681 fu ceduta ai Zatrillas. Nel 1814 passò ai Vivaldi di Pasqua. Interessante sotto il profilo storico-architettonico è la chiesa parrocchiale, con un’originale cupola e rifacimenti del Settecento e Ottocento. Sotto il profilo archeologico degni di nota sono le domus de janas e alcuni nuraghi presenti sul territorio: San Damiano, “Sa Domu ‘e s’Orcu” e, ancora, resti di costruzioni in località “Pala de su Nuraxi”. Del periodo giudicale restano i ruderi del castello di Sassai, detto “Orguglioso”.
Economia
Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, vite, olivo e frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti dell’estrazione, meccanico ed edile. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo, di un istituto tecnico commerciale e di un istituto tecnico per geometra; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, non è del tutto priva di attrattive. Agli appassionati di speleologia offre la possibilità di visitare le antiche miniere, incassate negli scisti, che offrono migliaia di esemplari mineralogici. Il circondario è, inoltre, molto suggestivo: giganteschi massi, modellati dagli agenti atmosferici in strane forme, animano il paesaggio, mentre a pochi chilometri dall’abitato un corso d’acqua perenne, il rio Padenti, scorre in una spettacolare gola ombreggiata da lecci secolari e ginepri, considerati veri e propri monumenti naturali. Di notevole interesse naturalistico sono, ancora, le sorgenti di “Is Alinus”. Tra le manifestazioni meritano di essere menzionate: la festa di Santa Felicita e Santa Perpetua, la seconda settimana di giugno; la sagra di Santa Barbara, la seconda domenica di luglio; la festa della Madonna della Salute, l’ultimo lunedì di settembre. Il giorno dell’Ascensione vi è “Su Sinnadroxiu”, un rito pastorale a cui si accompagnano balli in piazza, canti improvvisati e spettacoli. Ricchi e pieni di fascino i costumi tradizionali, sia quello maschile che quello femminile, ricchissimi di gioielli d’oro e di corallo. La festa patronale, dedicata alle Santissime Felicita e Perpetua, si celebra il 7 marzo. Il giorno di astensione dal lavoro è però il lunedì successivo alla seconda domenica di giugno, in occasione di altri festeggiamenti in onore delle Sante.
Località
- Popolazione 1.202
- Lat 39° 31' 0,42'' 39.51678333
- Long 9° 17' 38,12'' 9.29392222
- CAP 09040
- Prefisso 070
- Codice ISTAT 092079
- Codice Catasto I735
- Altitudine slm 565 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1632 - Superficie 38.36 Km2
- Densità 31,33 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 05:01
- Tramonto 19:38