Descrizione

Cittadina collinare di origini molto antiche, la cui economia poggia prevalentemente sulle attività primarie. Un Decreto del Capo del Governo la fregia del titolo di città. La maggior parte dei setini o setinesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede nel capoluogo comunale, in forte espansione edilizia, e nella località di Sezze Scalo. L’abitato, di chiara impronta medievale, è arroccato in cima a un colle da cui domina la sottostante pianura pontina. Il territorio comunale è caratterizzato nella sua parte più bassa da geometrici riquadri di orti e appezzamenti coltivati mentre i pendii più in quota sono ricoperti di castagni, querce, lecci, pioppi e faggi. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un leone d’argento rampante, coronato. Intorno allo scudo compare il motto: SETIA PLENA BONIS GERIT ALBI SIGNA LEONIS. Lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto in alto.

Cittadina collinare di origini molto antiche, la cui economia poggia prevalentemente sulle attività primarie. Un Decreto del Capo del Governo la fregia del titolo di città. La maggior parte dei setini o setinesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede nel capoluogo comunale, in forte espansione edilizia, e nella località di Sezze Scalo. L’abitato, di chiara impronta medievale, è arroccato in cima a un colle da cui domina la sottostante pianura pontina. Il territorio comunale è caratterizzato nella sua parte più bassa da geometrici riquadri di orti e appezzamenti coltivati mentre i pendii più in quota sono ricoperti di castagni, querce, lecci, pioppi e faggi. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un leone d’argento rampante, coronato. Intorno allo scudo compare il motto: SETIA PLENA BONIS GERIT ALBI SIGNA LEONIS. Lo stemma usato dal Comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Ritrovamenti archeologici hanno confermato una frequentazione del suo territorio che risale al neolitico; successivamente sul posto si insediarono probabilmente i volsci. Quest’ultimo insediamento, conquistato da Roma, divenne prima colonia (382 a.C.) e, in seguito, municipio (90 a.C.); durante la guerra civile si schierò con Caio Mario e per questo motivo fu distrutto da Lucio Cornelio Silla (82 a.C.). Al tempo delle invasioni barbariche fece parte dei domini bizantini e nell’VIII secolo venne donata dai monarchi franchi allo stato della Chiesa, divenendo uno dei borghi IMMEDIATE SUBIECTI, ovvero sotto la giurisdizione diretta della Camera Apostolica. Nel 1145 papa Eugenio III la concesse ai Frangipane mentre papa Onorio III l’attribuì a Giovanni, conte di Ceccano (1217). Dagli inizi del XIII secolo fu sempre libero comune; nel 1656 venne colpita da una grave pestilenza che decimò crudelmente la popolazione e all’epoca della Repubblica Romana (1798) fu occupata dalle truppe francesi. Il toponimo deriva dal locativo SETIAE, ‘a Sezia’, dal nome del più antico insediamento. Sono ancora ben visibili alcuni tratti delle ciclopiche mura difensive risalenti al IV secolo a.C. mentre del periodo medievale restano numerose torri, la chiesa di Santa Parasceve (XIV secolo) e il duomo di Santa Maria, consacrato nel 1364, eterogenea costruzione composta di stili diversi, a partire da quello romanico.

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Economia

Nonostante il discreto spirito imprenditoriale che sempre più si manifesta tra gli operatori economici locali, la comunità setina non ha allentato i vincoli che la legano alla tradizione. Il settore primario, favorito dalle caratteristiche ambientali, resta una significativa risorsa economica: l’agricoltura produce cereali, foraggio e olive e assai fiorente è l’orticoltura, che dà carciofi, pomodori e insalata; sul territorio comunale si pratica inoltre l’allevamento di ovini e bovini. Il settore secondario si presenta relativamente sviluppato e diversificato: tra i vari comparti spiccano quelli agro-alimentare, metallurgico, della gomma e della plastica, del legno e dell’edilizia. La dotazione di servizi appare commisurata alle esigenze della comunità e include quelli bancari. Il comune, possiede una stazione dei carabinieri, una casa di riposo, alcuni istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, istituti magistrale e tecnico industriale, scuola per infermieri professionali), una biblioteca comunale (con una sezione distaccata nella località di Sezze Scalo) e un antiquarium comunale, che conserva reperti preistorici e romani di epoca repubblicana provenienti dall’antica SETIA, una collezione di fossili e minerali e una piccola pinacoteca con opere dal XVII al XX secolo; rilevante è la capacità ricettiva e qualificata l’assistenza sanitaria fornita dalle strutture presenti (un ospedale, un consultorio e due centri di salute mentale) e dalla centrale operativa di continuità assistenziale di Latina.

Nonostante il discreto spirito imprenditoriale che sempre più si manifesta tra gli operatori economici locali, la comunità setina non ha allentato i vincoli che la legano alla tradizione. Il settore primario, favorito dalle caratteristiche ambientali, resta una significativa risorsa economica: l’agricoltura produce cereali, foraggio e olive e assai fiorente è l’orticoltura, che dà carciofi, pomodori e insalata; sul territorio comunale si pratica inoltre l’allevamento di ovini e bovini. Il settore secondario si presenta relativamente sviluppato e diversificato: tra i vari comparti spiccano quelli agro-alimentare, metallurgico, della gomma e della plastica, del legno e dell’edilizia. La dotazione di servizi appare commisurata alle esigenze della comunità e include quelli bancari. Il comune, possiede una stazione dei carabinieri, una casa di riposo, alcuni istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, istituti magistrale e tecnico industriale, scuola per infermieri professionali), una biblioteca comunale (con una sezione distaccata nella località di Sezze Scalo) e un antiquarium comunale, che conserva reperti preistorici e romani di epoca repubblicana provenienti dall’antica SETIA, una collezione di fossili e minerali e una piccola pinacoteca con opere dal XVII al XX secolo; rilevante è la capacità ricettiva e qualificata l’assistenza sanitaria fornita dalle strutture presenti (un ospedale, un consultorio e due centri di salute mentale) e dalla centrale operativa di continuità assistenziale di Latina.

Relazioni

Non è molto frequentata ma possiede attrattive naturalistiche in abbondanza: i turisti possono effettuare rilassanti e salutari escursioni negli splendidi boschi, tra i quali si trovano numerose sorgenti, comprese quelle del fiume Uffente –da alcune di esse sgorgano acque sulfuree–. L’afflusso dei visitatori si fa consistente in alcune occasioni di festa all’insegna della gastronomia e del folclore locali: particolarmente rinomata è la sagra del carciofo (aprile) e non vanno dimenticate la “Fiera della lestra” (ottobre) e la rappresentazione, assai sentita dalla popolazione, della Passione di Cristo (Venerdì Santo). La festa del Patrono San Lidano si celebra il 2 luglio. È gemellata con Montmorency (Francia) dal 1992. Ha dato i natali al poeta latino Caio Valerio Flacco (I secolo d.C.).

Non è molto frequentata ma possiede attrattive naturalistiche in abbondanza: i turisti possono effettuare rilassanti e salutari escursioni negli splendidi boschi, tra i quali si trovano numerose sorgenti, comprese quelle del fiume Uffente –da alcune di esse sgorgano acque sulfuree–. L’afflusso dei visitatori si fa consistente in alcune occasioni di festa all’insegna della gastronomia e del folclore locali: particolarmente rinomata è la sagra del carciofo (aprile) e non vanno dimenticate la “Fiera della lestra” (ottobre) e la rappresentazione, assai sentita dalla popolazione, della Passione di Cristo (Venerdì Santo). La festa del Patrono San Lidano si celebra il 2 luglio. È gemellata con Montmorency (Francia) dal 1992. Ha dato i natali al poeta latino Caio Valerio Flacco (I secolo d.C.).

Località

Acqua della Chiesa, Campo Cervino, Ceriara, Cerreta, Certosa, Foglianello, Fontana Acquaviva, Irto di Trapano, Madonna del Colle, Ponte Ferraioli, Portadura, Sezze Scalo

Acqua della Chiesa, Campo Cervino, Ceriara, Cerreta, Certosa, Foglianello, Fontana Acquaviva, Irto di Trapano, Madonna del Colle, Ponte Ferraioli, Portadura, Sezze Scalo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sezze rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.