itala

Descrizione

Comune collinare di origine medievale, sostenuto dalle tradizionali attività rurali, dal comparto industriale del mobile e dal terziario. I serrungarinesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si dividono tra il capoluogo comunale, la località di Tavernelle, gli agglomerati urbani elementari di Bargni e Pozzuolo e un certo numero di case sparse sui fondi. Il territorio comunale copre con la sua estensione una distesa ondeggiante di colli, che degradano lentamente verso il corso del fiume Metauro. L’abitato, posto al termine di uno splendido percorso panoramico che collega diversi nuclei abitati, sorge sulla sommità di un colle, da cui la vista spazia sui piccoli ma fitti boschi e sul paesaggio agrario tipico dell’entroterra marchigiano, caratterizzato dai colori del frumento, delle colture orticole, dei vigneti e dei pascoli. Qua e là, tra i campi, spuntano i resti dell’antica via consolare Flaminia, arteria di grande importanza storica.

Storia

Le prime notizie certe sulla sua esistenza risalgono al 1343, quando fu occupata e conquistata dai Malatesta di Rimini, che la diedero in feudo alla famiglia fanese dei Boccaccio. Assediata da Francesco Sforza prima (1445) e da Federico da Montefeltro poi (1463), fu assegnata alla giurisdizione di Fano; di quest’ultima seguì le vicende storiche. Il toponimo, menzionato nelle RATIONES DECIMARUM delle Marche (anni 1290-1292), sembra essere un composto del termine “serra” e di un derivato del latino LONGUS, ‘lungo’, piuttosto che di un personale UNGARUS, da alcuni ricollegato al notaio Ser Ungaro degli Atti, vissuto nel XIV secolo. Il centro storico è percorso da strette viuzze su cui si affacciano bei palazzi nobiliari, come palazzo Cinti, con un seicentesco portale ad arco. Sulle rovine della rocca commissionata nel 1348 da Galeotto Malatesta, di cui resta la sola cisterna, venne eretta nel 1665 la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, che custodisce due pregevoli opere pittoriche cinque-seicentesche. Durante gli ultimi anni del XV secolo fu costruita inoltre la “traforata”, opera idraulica di notevole importanza, composta da un canale sotterraneo che immette in un grande pozzo e utilizzata per alimentare alcuni mulini. Di notevole interesse sono anche le testimonianze storico-architettoniche situate nell’aggregato urbano minore di Bargni: sono degni di nota, in particolare, l’antico castello, la chiesa settecentesca di Santa Maria della Misericordia, la parrocchiale della Santissima Trinità e la cappella seicentesca di San Ticiarino.

Economia

La coltivazione di cereali, uva, frutta, ortaggi e foraggi e l’allevamento di bovini, pur se in lento declino, rivestono ancora un ruolo significativo nell’ambito dell’economia serrungarinese; ad essi si affianca un discreto apparato industriale, costituito da numerose imprese di dimensioni medio-piccole, attive per lo più nel comparto del mobile ma operanti anche in quelli dei prodotti alimentari e tessili, delle confezioni, del legno, dei prodotti chimici, della gomma e della plastica, della lavorazione dei metalli e della meccanica. Anche il terziario fa registrare un buon livello di sviluppo, annoverando una rete di distribuzione commisurata alle esigenze della comunità serrungarinese e servizi privati qualificati, come il credito e le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, è dotato esclusivamente di scuole materne ed elementari e non possiede strutture culturali di rilievo, come biblioteche e musei; vanta in compenso una buona capacità ricettiva, assicurata da esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno. La farmacia provvede all’assistenza sanitaria.

Relazioni

Frequentata soprattutto in estate per la tranquillità dei luoghi e per la bellezza del paesaggio collinare circostante, è teatro di alcune manifestazioni di buon richiamo, quali il colorato carnevale, la sagra della pera angelica (agosto), tipico prodotto locale, e il celebre “presepe meccanizzato”. La festa del Patrono Sant’Antonio Abate si celebra il 17 gennaio.

Località

Bargni, Guazzi di Sopra, Guazzi di Sotto, Pozzuolo, Tavernelle

INFO
  • Popolazione 2.634
  • Lat 43° 44' 46,85'' 43.74634722
  • Long 12° 52' 31,18'' 12.87532778
  • CAP 61030
  • Prefisso 0721
  • Codice ISTAT 041062
  • Codice Catasto I670
  • Altitudine slm 209 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2241
  • Superficie 22.98 Km2
  • Densità 114,62 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 04:41
  • Tramonto 19:28
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
A.V.I.S. SEZIONE COMUNALE DI CARTOCETOVIALE DELLA STAZIONE 40
AGIL ASSOCIAZIONE GENITORI ISTITUTO LEOPARDIVIA MARCONI 1/3
ANTA?CLUB MARINO SAUDELLIVIA GARIBALDI 62
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO CRESCERE INSIEMEVIA DELLE MURA 1
ASSOCIAZIONE FATTORIA DELLA LEGALITA'PIAZZA UMBERTO 1
ASSOCIAZIONE L'ORIZZONTE O.N.L.U.S.VIA DELLA STAZIONE N 10
ASSOCIAZIONE PRO LOCO M.MAGGIORE AL METAUROVIA BELVEDERE CHURCHILL 6
AVIS COMUNALE DI TERRE ROVERESCHE ?ODVVIA ROMA 12
AVULSS LUCREZIA?CARTOCETOVIA DELLA STAZIONE 40
COOP.SOCIALE L'ORIZZONTE S.COOP.VIA DELLA STAZIONE 10 LUCREZIA
COOP.SOCIALE TANGRAM SOC.COOP.VIA CESARE BATTISTI 21 LUCREZIA
COOPERATIVA SOCIALE SOLLETICO SOC.COOP.VIA CASTELFIDARDO 1 CALCINELLI
FISIOSALUTE METAURO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE E IMPRESA SOCIALEVIA FLAMINIA 94/96 LUCREZIA
AVIS COMUNALE DI TERRE ROVERESCHE ?ODVVIA ROMA 12
AVULSS LUCREZIA?CARTOCETOVIA DELLA STAZIONE 40
COOP.SOCIALE L'ORIZZONTE S.COOP.VIA DELLA STAZIONE 10 LUCREZIA
COOP.SOCIALE TANGRAM SOC.COOP.VIA CESARE BATTISTI 21 LUCREZIA
COOPERATIVA SOCIALE SOLLETICO SOC.COOP.VIA CASTELFIDARDO 1 CALCINELLI
FISIOSALUTE METAURO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE E IMPRESA SOCIALEVIA FLAMINIA 94/96 LUCREZIA
IL SORRISO ONLUS SOCIETA' COOPERATIVAVIA GRAMSCI 2 MONTEMAGGIORE AL META
L'ARCA DI NOE' ? URBINOVIA GIOVANNI PAOLO II 1/A
METAURO NOSTRO?CULTURA E TERRITORIOVIA XXV APRILE 11
PRO LOCO DI CARTOCETOPIAZZA GARIBALDI 1
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