Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si basa soprattutto sullo sviluppo del turismo, oltre che su alcune attività industriali. I serinesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Bagnella, Lepreno, Valpiana e Corone. Il territorio, comprendente anche gli insediamenti residenziali, con popolazione non stabile, di Cinque Stalle, Col Ani e Conca dell'Alben, mostra un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.300 metri della montagna della Val Parina. L'abitato, situato nella zona più soleggiata della valle che porta il suo nome, sta conoscendo una forte espansione edilizia; circondato da boschi, soprattutto conifere e faggete, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di una sirena accompagnata da tre stelle.

Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si basa soprattutto sullo sviluppo del turismo, oltre che su alcune attività industriali. I serinesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Bagnella, Lepreno, Valpiana e Corone. Il territorio, comprendente anche gli insediamenti residenziali, con popolazione non stabile, di Cinque Stalle, Col Ani e Conca dell'Alben, mostra un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.300 metri della montagna della Val Parina. L'abitato, situato nella zona più soleggiata della valle che porta il suo nome, sta conoscendo una forte espansione edilizia; circondato da boschi, soprattutto conifere e faggete, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di una sirena accompagnata da tre stelle.

Storia

Probabilmente inserita in epoca romana nel "pagus" che aveva come centro Dossena, si sviluppò lungo l'antica via che dalla Val Brembana raggiungeva la Valle Seriana, da cui sembra derivi il toponimo. Al pari dei territori circostanti, nel corso del Medioevo fu travagliata dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini, subendo saccheggi e distruzioni, che continuarono anche durante la guerra tra il Ducato di Milano e la Repubblica veneta, sotto la cui signoria acquistò grande rilievo, assurgendo a capoluogo della quadra della Val Brembana superiore. Col consolidarsi del dominio veneziano conobbe un lungo periodo di pace, che ne favorì la crescita economica, legata soprattutto allo sfruttamento delle locali miniere di ferro. Tra le nobili famiglie del posto vanno ricordate quelle dei Valle, dei Carrara e dei Tiraboschi, che ebbero un ruolo importante nella storia di tutto il Bergamasco. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa parrocchiale, della metà del Settecento, con pregevoli opere d'arte del XVI e XVII secolo; l'oratorio di San Bernardino; il seicentesco monastero della Santissima Trinità; la chiesa di San Rocco, con affreschi del Quattrocento; le chiese di Santa Margherita e Sant'Antonio, rispettivamente nelle località di Castello e Carera. Interessanti sono anche la cosiddetta "Ca' Rafaei", l'abitazione del vicario veneziano e alcuni antichi edifici nella parte vecchia dell'abitato, costruiti in blocchi di pietra squadrati.

Probabilmente inserita in epoca romana nel "pagus" che aveva come centro Dossena, si sviluppò lungo l'antica via che dalla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALBREMBANA'>Val Brembana</a> raggiungeva la Valle Seriana, da cui sembra derivi il toponimo. Al pari dei territori circostanti, nel corso del Medioevo fu travagliata dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini, subendo saccheggi e distruzioni, che continuarono anche durante la guerra tra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>Ducato di Milano</a> e la Repubblica veneta, sotto la cui signoria acquistò grande rilievo, assurgendo a capoluogo della quadra della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALBREMBANA'>Val Brembana</a> superiore. Col consolidarsi del dominio veneziano conobbe un lungo periodo di pace, che ne favorì la crescita economica, legata soprattutto allo sfruttamento delle locali miniere di ferro. Tra le nobili famiglie del posto vanno ricordate quelle dei Valle, dei Carrara e dei Tiraboschi, che ebbero un ruolo importante nella storia di tutto il Bergamasco. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa parrocchiale, della metà del Settecento, con pregevoli opere d'arte del XVI e XVII secolo; l'oratorio di San Bernardino; il seicentesco monastero della Santissima Trinità; la chiesa di San Rocco, con affreschi del Quattrocento; le chiese di Santa Margherita e Sant'Antonio, rispettivamente nelle località di Castello e Carera. Interessanti sono anche la cosiddetta "Ca' Rafaei", l'abitazione del vicario veneziano e alcuni antichi edifici nella parte vecchia dell'abitato, costruiti in blocchi di pietra squadrati.

Economia

L'agricoltura, che, un tempo, costituiva una discreta fonte di reddito per gli abitanti, ha perso progressivamente terreno, mentre l'allevamento sembra più favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per il bestiame e soprattutto per bovini, ovini, caprini ed equini; parte della popolazione si dedica anche all'allevamento di suini e avicoli. L'industria, affiancata da varie attività artigianali, è costituita da aziende che operano nei comparti edile, tessile e della fabbricazione di mobili . Il terziario può contare sullo sviluppo del turismo. Una rete distributiva di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità completa il quadro delle risorse economiche. Non dispone di particolari strutture sociali, quali asili nido e case di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

L'agricoltura, che, un tempo, costituiva una discreta fonte di reddito per gli abitanti, ha perso progressivamente terreno, mentre l'allevamento sembra più favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per il bestiame e soprattutto per bovini, ovini, caprini ed equini; parte della popolazione si dedica anche all'allevamento di suini e avicoli. L'industria, affiancata da varie attività artigianali, è costituita da aziende che operano nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> . Il terziario può contare sullo sviluppo del turismo. Una rete distributiva di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità completa il quadro delle risorse economiche. Non dispone di particolari strutture sociali, quali asili nido e case di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell'agriturismo bergamasco, per l'aria salubre, i genuini prodotti locali e le bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dal vicino Parco delle Orobie, è una delle località di villeggiatura estiva più note della provincia, offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di praticare, tra l'altro, lo sci di fondo e il parapendio. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie proprio allo sviluppo delle attività connesse all'incremento del turismo, che in estate consentono un buon assorbimento di manodopera, richiama numerosi visitatori anche in occasione di alcuni appuntamenti consueti, quali: la sagra della patata e la festa "Montagna e sport", a luglio; la caccia al tesoro a tema e la festa del villeggiante, ad agosto; la mostra mercato di bovini di razza bruno-alpina e l'asta dei torelli, a settembre. La festa della Patrona, Maria Santissima Annunciata, si celebra il 25 marzo.

Inserita negli itinerari dell'agriturismo bergamasco, per l'aria salubre, i genuini prodotti locali e le bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dal vicino Parco delle Orobie, è una delle località di villeggiatura estiva più note della provincia, offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di praticare, tra l'altro, lo sci di fondo e il parapendio. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie proprio allo sviluppo delle attività connesse all'incremento del turismo, che in estate consentono un buon assorbimento di manodopera, richiama numerosi visitatori anche in occasione di alcuni appuntamenti consueti, quali: la sagra della patata e la festa "Montagna e sport", a luglio; la caccia al tesoro a tema e la festa del villeggiante, ad agosto; la mostra mercato di bovini di razza bruno-alpina e l'asta dei torelli, a settembre. La festa della Patrona, Maria Santissima Annunciata, si celebra il 25 marzo.

Località

Bagnella, Bolzagna, Corone, Grumello, Lepreno, Passo del Saplì, Val Parina, Valpiana

Bagnella, Bolzagna, Corone, Grumello, Lepreno, Passo del Saplì, Val Parina, Valpiana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Serina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.