Descrizione
Comune di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei senighesi, con un indice di vecchiaia particolarmente alto, è distribuita tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località di Regona, Cascina Canove, Cascina Feniletto e Palazzine. Il territorio è attraversato da più corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con impercettibili differenze di altitudine. L'abitato, che ha conservato un'impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la mancanza di segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.
Storia
Abitata fin da epoche molto antiche, come testimoniato dal rinvenimento nel territorio di manufatti risalenti all'età del bronzo, secondo alcuni studiosi deriva il toponimo dal nome latino di persona SENNUS, con l'aggiunta del suffisso aggettivale -ica, mentre altri si richiamano all'espressione POLYGALA SENEGA, con cui si indica una pianta erbacea. Il ritrovamento di numerosi reperti romani ha indotto a ritenere che nella zona sorgesse l'antica Bedriaco, teatro, nel 69 d.C., delle battaglie che portarono l'imperatore Vespasiano alla guida di Roma. Nel Medioevo fu dotata di un castello che, conteso da bresciani e cremonesi, nella prima metà del XIII secolo fu devastato da Federico II di Svevia, subendo gravi danni anche durante le lotte tra i Visconti e la Repubblica veneta. Assediata nel 1266 dalle truppe di Oberto Pallavicino, signore di Cremona, fu poi conquistata dal podestà di Bergano, Trussardino Colleoni, passando successivamente sotto l'influenza di Brescia. Seguendo le vicende della sua fortezza, ricostruita nella prima metà del XV secolo dal conte di Carmagnola, dopo essere stata distrutta dai ghibellini, che vi si erano rifugiati agli inizi del Trecento, restò sotto la signoria veneta fino al 1797. Tra i monumenti, oltre al castello, spiccano: la settecentesca parrocchiale di San Vitale, contenente pregevoli affreschi del XVI secolo; la pieve romanica di Comella, restaurata negli anni Venti, e la villa Fenaroli, eretta probabilmente nel Cinquecento ma ristrutturata nel XVIII secolo.
Economia
Non si registra la presenza di particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura si mostra molto florida, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, vite e foraggi; è praticato anche l'allevamento. Lo sviluppo industriale ha interessato soprattutto il comparto metalmeccanico, che offre buone opportunità di occupazione; sono presenti anche fabbriche di mobili e materiali da costruzione nonché aziende alimentari, chimiche, dell'abbigliamento e del legno. Il terziario non garantisce particolari servizi, oltre a quello dell'intermediazione monetaria; una rete distributiva sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità completa il quadro delle risorse economiche. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Sebbene non registri un significativo movimenti di turisti, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali i senighesi si rivolgono per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti localmente, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni ricreative, che si tengono nel corso dell'anno, come la festa dei tridui, all'inizio della quaresima. Il Patrono, San Vitale, si festeggia il 28 aprile.
Località
Cascina Canove, Cascina Cerute, Cascina Feniletto, Cascina Maccagnere, Palazzine, Regona
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Seniga rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.471
- Lat 45° 14' 33,53'' 45.24264722
- Long 10° 10' 38,88'' 10.17746667
- CAP 25020
- Prefisso 030
- Codice ISTAT 017177
- Codice Catasto I607
- Altitudine slm 48 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2275 - Superficie 13.64 Km2
- Densità 107,84 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 04:52
- Tramonto 19:39
- Elena Ferrari
- Via San Rocco, 7
- 25020 (BS) Lombardia
- protocollo@cert.comune.seniga.bs.it
- info@comune.seniga.bs.it
- www.comune.seniga.bs.it
- 88004490178