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Descrizione

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Tappi Rosa. Di origini incerte, ha un’economia basata su poche industrie a carattere artigianale, con conseguenti fenomeni di pendolarismo. I selvesi, il cui indice di vecchiaia è leggermente superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra gli aggregati urbani minori di Burzano e Rossi, nonché in poche case sparse. Il territorio, classificato di collina, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate; comprende l’isola amministrativa di Alpe Bianca. Le cime elevate dei massicci montuosi, che occupano in parte il comprensorio, sono rivestite da folte estensioni boschive di faggi, frassini, larici e betulle; qui tra rovi, ginestre, ortiche e rose selvatiche saltellano camosci, mufloni, caprioli e lepri bianche; sulle colline e nelle zone montane meno elevate prevalgono invece macchie di robinie, cedui e castagni, intervallate da prati e radure in cui crescono felci, erica, timo, menta e salvia. L’abitato rispecchia le caratteristiche del territorio comunale, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Storia

Il toponimo, situato in mezzo ad una lussureggiante vegetazione boschiva, deriva probabilmente da SILVAE, plurale del sostantivo latino SILVA, ossia ‘ selva, foresta, bosco’, mentre la specificazione viene fatta risalire da qualche studioso a un cognome reso al femminile. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo e incerte sono anche le sue origini: si sa solo che fu compresa a lungo fra i territori della vicina Andorno e che fu sottoposta alla sua giurisdizione, seguendone le vicende politiche e territoriali fino al XVII secolo, epoca in cui ottenne l’indipendenza. Nel secolo successivo venne inglobata fra i territori della vicina località Mosso Santa Maria. La parrocchiale, intitolata a San Grato, risale ad epoca settecentesca e conserva all’interno pregiati arredi sacri; interessante, dal punto di vista dell’architettura religiosa, è anche l’oratorio intitolato al medesimo santo, edificato nel XVII secolo, mentre la casa dell’Eremita costituisce un’inevitabile luogo di sosta e meditazione lungo la strada sterrata che un tempo conduceva a San Giuseppe di Casto; all’interno variopinte pitture parietali decorano le nude pareti.

Economia

Legata profondamente alle proprie tradizioni la comunità selvese conserva tranquilli ritmi di vita. La scarsa apertura nei confronti del nuovo non ha agevolato la sviluppo del settore secondario, legato, con poche imprese a carattere artigianale, al comparto meccanico ed edile. Anche il terziario, caratterizzato da un limitato numero di servizi, necessiterebbe di un maggiore livello di specializzazione così come le attività commerciali, legate esclusivamente alla vendita di beni alimentari. L’agricoltura è presente unicamente con l’allevamento di avicoli. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Sede degli uffici preposti al funzionamento dei normali servizi municipali e postali manca degli istituti scolastici e delle strutture preposte alla diffusione del patrimonio culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località più fornite anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

La natura incontaminata che la circonda la rende una meta ideale degli amanti della montagna. Frequentata dal turismo sia nel periodo invernale che estivo, offre pertanto spunti per lunghe e rilassanti passeggiate nel verde, alla scoperta delle numerose caratteristiche ambientale della zona. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Grato, si festeggia l’ultima domenica di agosto con riti religiosi e con manifestazioni popolari.

Località

Alpe Bianca, Burzano, Rossi, Tappi Rosa

INFO
  • Popolazione 93
  • Lat 45° 37' 10,9'' 45.61946944
  • Long 8° 5' 13,98'' 8.08721667
  • CAP 13061
  • Prefisso 015
  • Codice ISTAT 096061
  • Codice Catasto I596
  • Altitudine slm 760 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3292
  • Superficie 2.15 Km2
  • Densità 43,26 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 04:41
  • Tramonto 20:15
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