Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si caratterizza per la positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I santalucesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, e in molte case sparse. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, in forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico prevalentemente pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una corona d’oro a quattro punte, circondata da due rami di palma decussati e accompagnata, in punta, da una stella d’argento a sei raggi.

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si caratterizza per la positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I santalucesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, e in molte case sparse. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, in forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico prevalentemente pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una corona d’oro a quattro punte, circondata da due rami di palma decussati e accompagnata, in punta, da una stella d’argento a sei raggi.

Storia

Resti archeologici fanno pensare a un’origine tardo-imperiale o barbarica. Nella parte settentrionale della pianura trevigiana e facente parte della giurisdizione diocesana di Vittorio Veneto, fu chiamata con il nome attuale attraverso un Decreto Regio del XIX secolo. Il primitivo nome “S. Lucia sub Silva” era riferito alla natura boschiva del territorio circostante. In seguito prese il nome di “S. Lucia del Foresto”. Alcuni storici ritengono che già nel X secolo esistesse come centro religioso e che fosse sotto la giurisdizione della “Corte di Lovadina” assegnata ai conti di Treviso. La sua storia è documentata a partire dal XII secolo: per la prima volta la troviamo nominata nella Bolla di Papa Alessandro III. Nominata anche come “feudo di Sofia da Camino”, nel XIV secolo faceva parte di San Salvatore governato dai Collalto. Zona dedita al commercio fino alla resa di Venezia alle truppe napoleoniche nel XIX secolo. La nascita di via Regia Postale, a opera di Napoleone, determinò un abbandono della vecchia viabilità, ovvero della via Hungarica che conduceva verso le Alpi Giulie. Strada questa che ritroviamo in documenti del XII secolo e che dal IX secolo in poi fu attraversata dalle truppe barbariche della Pannonia e da Attila. Le località vicine di Granza e Madre sono note come importante centro per le bonifiche delle terre santalucesi, la prima, e oggetto di numerose conquiste tra cui quella austro-ungarica dell’inizio del XX secolo, la seconda. Il santuario del XVIII secolo, la chiesa arcipretale in stile neogotico della fine del XIX secolo, la Villa Corner-Campana, a pianta quadrata, sono le opere architettoniche di maggior rilievo.

Resti archeologici fanno pensare a un’origine tardo-imperiale o barbarica. Nella parte settentrionale della pianura trevigiana e facente parte della giurisdizione diocesana di Vittorio Veneto, fu chiamata con il nome attuale attraverso un Decreto Regio del XIX secolo. Il primitivo nome “S. Lucia sub Silva” era riferito alla natura boschiva del territorio circostante. In seguito prese il nome di “S. Lucia del Foresto”. Alcuni storici ritengono che già nel X secolo esistesse come centro religioso e che fosse sotto la giurisdizione della “Corte di Lovadina” assegnata ai conti di Treviso. La sua storia è documentata a partire dal XII secolo: per la prima volta la troviamo nominata nella Bolla di Papa Alessandro III. Nominata anche come “feudo di Sofia da Camino”, nel XIV secolo faceva parte di San Salvatore governato dai Collalto. Zona dedita al commercio fino alla resa di Venezia alle truppe napoleoniche nel XIX secolo. La nascita di via Regia Postale, a opera di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>, determinò un abbandono della vecchia viabilità, ovvero della via Hungarica che conduceva verso le Alpi Giulie. Strada questa che ritroviamo in documenti del XII secolo e che dal IX secolo in poi fu attraversata dalle truppe barbariche della Pannonia e da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ATTILA'>Attila</a>. Le località vicine di Granza e Madre sono note come importante centro per le bonifiche delle terre santalucesi, la prima, e oggetto di numerose conquiste tra cui quella austro-ungarica dell’inizio del XX secolo, la seconda. Il santuario del XVIII secolo, la chiesa arcipretale in stile neogotico della fine del XIX secolo, la Villa Corner-Campana, a pianta quadrata, sono le opere architettoniche di maggior rilievo.

Economia

è sede della Pro Loco; per l’assenza sul di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Una delle principali fonti di reddito è costituita dall’agricoltura, con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di avicoli e bovini da latte e da carne. Il settore industriale, attivo a partire dal XIX secolo e incrementato soprattutto nel secondo dopoguerra, è rappresentato da industrie tessili, alimentari, dell’abbigliamento, di pelletteria, del legno, metalmeccaniche ed elettroniche; sono inoltre presenti fabbriche di plastiche, di materiali da costruzione, di apparecchi per uso domestico, di strumenti ottici e fotografici, di mobili, di articoli sportivi, di giocattoli ed edili. Le attività del terziario sono presenti con gli uffici per la consulenza informatica e con il servizio bancario. Fra le strutture sociali di rilievo si registra la presenza di asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche locali permettono solo il conseguimento del titolo di studio obbligatorio. Sono presenti anche strutture culturali come biblioteche e strutture sportive come la palestra comunale. Le strutture ricettive consentono la ristorazione ma non il soggiorno. Le strutture sanitarie offrono il servizio farmaceutico.

è sede della Pro Loco; per l’assenza sul di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Una delle principali fonti di reddito è costituita dall’agricoltura, con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di avicoli e bovini da latte e da carne. Il settore industriale, attivo a partire dal XIX secolo e incrementato soprattutto nel secondo dopoguerra, è rappresentato da industrie tessili, alimentari, dell’abbigliamento, di pelletteria, del legno, metalmeccaniche ed elettroniche; sono inoltre presenti fabbriche di plastiche, di materiali da costruzione, di apparecchi per uso domestico, di strumenti ottici e fotografici, di mobili, di articoli sportivi, di giocattoli ed edili. Le attività del terziario sono presenti con gli uffici per la consulenza informatica e con il servizio bancario. Fra le strutture sociali di rilievo si registra la presenza di asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche locali permettono solo il conseguimento del titolo di studio obbligatorio. Sono presenti anche strutture culturali come biblioteche e strutture sportive come la palestra comunale. Le strutture ricettive consentono la ristorazione ma non il soggiorno. Le strutture sanitarie offrono il servizio farmaceutico.

Relazioni

È abbastanza frequentata per turismo in quanto situata lungo il percorso dei vini rossi del Piave. Assorbe molta manodopera anche esterna grazie alla presenza delle numerose industrie ed è abbastanza frequentata anche per altri motivi. Tuttavia, vive un rapporto non rilevante con i centri del circondario. Speciali eventi ricorrenti sono: a maggio, la fiera del tempo libero e dello sport, con esposizione di camper, tende, articoli per il turismo e il tempo libero; a giugno, il palio delle contrade, con la sfilata storica; a settembre la sagra dei “cios” (lumache); e infine, il gran ballo delle debuttanti, ovvero la presentazione alla comunità delle diciottenni. La festa della Patrona, Santa Lucia, si celebra il 13 dicembre.

È abbastanza frequentata per turismo in quanto situata lungo il percorso dei vini rossi del Piave. Assorbe molta manodopera anche esterna grazie alla presenza delle numerose industrie ed è abbastanza frequentata anche per altri motivi. Tuttavia, vive un rapporto non rilevante con i centri del circondario. Speciali eventi ricorrenti sono: a maggio, la fiera del tempo libero e dello sport, con esposizione di camper, tende, articoli per il turismo e il tempo libero; a giugno, il palio delle contrade, con la sfilata storica; a settembre la sagra dei “cios” (lumache); e infine, il gran ballo delle debuttanti, ovvero la presentazione alla comunità delle diciottenni. La festa della Patrona, Santa Lucia, si celebra il 13 dicembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santa Lucia di Piave rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.