Descrizione

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e commerciale. I sampolesi presentano un indice di vecchiaia molto elevato e sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Barcaccia, Cornacchia e Pontenovo. Il territorio, comprendente anche i nuclei abitati di Belvedere, Bonini, Borsea, Bosi, Cà Bianca, Casa Bertolini, Casa Farini, Case dell'Eva, Colombarone, Fratta, Ghilga, Grassano Basso, Grassano Chiesa, Grassano Scuola, Pezzano, Pietre, Pieve, Rio Luceria, Sedignano, Sessanta e Stradella nonché numerosissime case sparse, presenta un profilo geometrico irregolare, con quote che vanno dai 115 ai 550 metri, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo, con pendii scoscesi e calanchi. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e commerciale. I sampolesi presentano un indice di vecchiaia molto elevato e sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Barcaccia, Cornacchia e Pontenovo. Il territorio, comprendente anche i nuclei abitati di Belvedere, Bonini, Borsea, Bosi, Cà Bianca, Casa Bertolini, Casa Farini, Case dell'Eva, Colombarone, Fratta, Ghilga, Grassano Basso, Grassano Chiesa, Grassano Scuola, Pezzano, Pietre, Pieve, Rio Luceria, Sedignano, Sessanta e Stradella nonché numerosissime case sparse, presenta un profilo geometrico irregolare, con quote che vanno dai 115 ai 550 metri, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo, con pendii scoscesi e calanchi. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoche molto antiche, come testimoniato dal rinvenimento di reperti dell'età neolitica, del ferro e del bronzo; a questi subentrarono stanziamenti di etruschi, galli, liguri e romani: nei pressi del confine con Canossa sarebbe sorta Luceria, prestigiosa colonia romana ed importante porto sull'Enza. Il toponimo, San Polo d'Enza in Caviano dal 1862 al 1955, rimanda al Protettore, San Paolo, e la specificazione d'Enza all'ubicazione del centro. Possedimento dei Canossa, che vi costruirono una rocca, sul finire del XIII secolo fu consegnata a Parma da un membro di questa famiglia, Azzolino, ma agli inizi del Trecento ritornò sotto il comune di Reggio, venendo poi infeudata ai Fogliani e a vari membri della casata canossana ad opera di Bernabò Visconti e Niccolò d'Este. Nel 1505 passò ai Contrari, cui subentrarono Giovanni Riccio di Montepulciano, i Gonzaga ed infine i marchesi Gherardini di Verona. Coinvolta in varie guerre, come quella di successione spagnola, con la restaurazione austriaca del 1815 fu restituita ai Gherardini, divenendo poco dopo capoluogo di una podesteria comprendente gran parte dei territori circostanti, persi con l'ingresso nel Regno d'Italia, quando assunse l'attuale assetto territoriale. Le vicende successive hanno seguito quelle del resto della regione, facendo registrare un'attiva partecipazione alla guerra di liberazione. Tra i monumenti figurano: la rocca medievale, modificata nel XVIII secolo e sede del municipio; l'antica pieve; la chiesa di San Paolo al Castello, in cui è custodito un dipinto della metà del 1500; la parrocchiale; la casa-torre Tognoli; il casino Dionigi e la villa Torlonia a Grassano; il casino Margini; la settecentesca villa Sartori a Predele e la villa Bogatto della metà del 1800.

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoche molto antiche, come testimoniato dal rinvenimento di reperti dell'età neolitica, del ferro e del bronzo; a questi subentrarono stanziamenti di etruschi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLI'>galli</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=LIGURI'>liguri</a> e romani: nei pressi del confine con Canossa sarebbe sorta Luceria, prestigiosa colonia romana ed importante porto sull'Enza. Il toponimo, San Polo d'Enza in Caviano dal 1862 al 1955, rimanda al Protettore, San Paolo, e la specificazione d'Enza all'ubicazione del centro. Possedimento dei Canossa, che vi costruirono una rocca, sul finire del XIII secolo fu consegnata a Parma da un membro di questa famiglia, Azzolino, ma agli inizi del Trecento ritornò sotto il comune di Reggio, venendo poi infeudata ai Fogliani e a vari membri della casata canossana ad opera di Bernabò Visconti e Niccolò d'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTE'>Este</a>. Nel 1505 passò ai Contrari, cui subentrarono Giovanni Riccio di Montepulciano, i Gonzaga ed infine i marchesi Gherardini di Verona. Coinvolta in varie guerre, come quella di successione spagnola, con la restaurazione austriaca del 1815 fu restituita ai Gherardini, divenendo poco dopo capoluogo di una podesteria comprendente gran parte dei territori circostanti, persi con l'ingresso nel Regno d'Italia, quando assunse l'attuale assetto territoriale. Le vicende successive hanno seguito quelle del resto della regione, facendo registrare un'attiva partecipazione alla guerra di liberazione. Tra i monumenti figurano: la rocca medievale, modificata nel XVIII secolo e sede del municipio; l'antica pieve; la chiesa di San Paolo al Castello, in cui è custodito un dipinto della metà del 1500; la parrocchiale; la casa-torre Tognoli; il casino Dionigi e la villa Torlonia a Grassano; il casino Margini; la settecentesca villa Sartori a Predele e la villa Bogatto della metà del 1800.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, pur registrando un sensibile calo degli addetti, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, vigneti e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini e suini. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano nei comparti alimentare, automobilistico, edile, metalmeccanico, tessile, dell'abbigliamento, dell'estrazione di ghiaia, sabbia e argilla e della fabbricazione di articoli in plastica e apparecchi elettrici. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, assicurazioni e fondi pensione. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale; alla diffusione della cultura e dell'informazione provvedono anche le locali emittenti radiotelevisive. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, pure di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Nell'economia locale l'agricoltura, pur registrando un sensibile calo degli addetti, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, vigneti e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini e suini. Il tessuto industriale è rappresentato da più aziende che operano nei comparti alimentare, automobilistico, edile, metalmeccanico, tessile, dell'abbigliamento, dell'estrazione di ghiaia, sabbia e argilla e della fabbricazione di articoli in plastica e apparecchi elettrici. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, assicurazioni e fondi pensione. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale; alla diffusione della cultura e dell'informazione provvedono anche le locali emittenti radiotelevisive. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, pure di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali le fiere di maggio e agosto. La festa patronale, in onore della Conversione di San Paolo, si celebra il 25 gennaio. Dal 1989 è gemellata con Eisingen (Germania).

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, quali le fiere di maggio e agosto. La festa patronale, in onore della Conversione di San Paolo, si celebra il 25 gennaio. Dal 1989 è gemellata con Eisingen (Germania).

Località

Barcaccia, Belvedere, Bonini, Borsea, Bosi, Capanna Chiesa, Case dell'Eva, Colombarone, Cornacchia, Grassano Basso, Pietre, Pieve, Pontenovo, Predelle, Sedignano, Sessanta, Stradella, Tugurio

Barcaccia, Belvedere, Bonini, Borsea, Bosi, Capanna Chiesa, Case dell'Eva, Colombarone, Cornacchia, Grassano Basso, Pietre, Pieve, Pontenovo, Predelle, Sedignano, Sessanta, Stradella, Tugurio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Polo d'Enza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.