itala

Descrizione

Centro collinare di origine medievale, sorretto da un fiorente apparato industriale e da un dinamico terziario. I saltaresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono perlopiù in località Calcinelli, adagiata su una vasta pianura alluvionale; il resto della comunità si divide tra il capoluogo comunale, la località di Borgaccio e alcune case sparse sui fondi. L’abitato, disposto su un poggio, ha conservato l’originario aspetto medievale: presenta una pianta compatta, con strette vie poste in pendenza, ed è tuttora cinto dall’antica cerchia muraria. Il paesaggio è quello tipico della campagna marchigiana, con variazioni altimetriche molto contenute; sull’agro comunale si alternano appezzamenti di seminativi, diffusi soprattutto nelle aree pianeggianti, nonché filari di olivi e viti, tipici invece dei declivi collinari, e piccole formazioni boschive di roverella, cerro e macchia mediterranea. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un drago verde.

Storia

È citata sin dal 1156 fra i possedimenti dell’antica abbazia fanese di San Paterniano. Dal dominio dei Malatesta di Rimini, iniziato nel 1270, si liberò nel 1463 grazie all’intervento di Guido da Montefeltro, che la inglobò nel ducato di Urbino; di quest’ultimo condivise le sorti fino alla devoluzione del ducato alla Chiesa, avvenuta nel 1631. Come la maggior parte dei territori marchigiani, fu invasa dai francesi negli ultimi anni del Settecento. Attestato nelle RATIONES DECIMARUM delle Marche, il toponimo deriva dal latino SALTUS, ‘bosco’, con l’aggiunta del suffisso –ARIA. Si accede all’antico castello, tuttora circondato da mura a scarpa, per mezzo di una scalinata a più rampe, che conduce al loggiato delle Fiere, antico luogo di mercato. Il centro storico è dominato inoltre dall’alta torre merlata malatestiana e dal campanile della chiesa di Santa Lucia. Fra le altre strutture architettoniche del passato sono degne di nota: la parrocchiale di San Pier Celestino (XVI secolo), abbellita da numerosi dipinti di varie epoche; il settecentesco santuario della Madonna della Villa, con facciata in cotto rosato e forme slanciate; la chiesa tardo-gotica di San Francesco in Rovereto, con annesso convento, ornata da affreschi, preziose tele cinque-seicentesche e sfarzosi altari barocchi.

Economia

Grazie alla vitalità del settore industriale, che richiama forza-lavoro dall’esterno, l’economia saltarese ha potuto svincolarsi dalle attività tradizionali, quali la zootecnia e la coltivazione di frumento, uva, olive, ortaggi e barbabietole, ormai interessate da un irreversibile processo di contrazione; tra le imprese industriali presenti spiccano quelle tessili, metallurgiche, delle confezioni e dei mobili. Buoni proventi derivano inoltre dal terziario, articolato in una ricca rete distributiva e in un ampio ventaglio di servizi privati qualificati. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità appare soddisfacente: il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, possiede scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, un istituto professionale industriale e una biblioteca comunale; vanta inoltre una discreta capacità ricettiva, assicurata da alcuni esercizi di ristoro e da qualche struttura per il soggiorno. L’assistenza sanitaria è fornita localmente dalla farmacia e dalla sede distaccata del distretto sanitario di Fossombrone.

Relazioni

L’amenità del paesaggio e la serenità che vi domina incontrastata ne fanno la meta ideale per quanti vogliono trascorrere tranquille vacanze a contatto con la natura. Eventi ricorrenti e manifestazioni all’insegna del folclore locale rendono il soggiorno particolarmente movimentato: un grande flusso di visitatori si riversa in località Calcinelli nei primi giorni di maggio, in occasione della tradizionale fiera locale, testimonianza di una spiccata vocazione commerciale, risalente addirittura al periodo malatestiano; ad agosto si tiene invece la sagra del “berlingozzo”, dolce tipico locale. Tra le ricorrenze sacre spicca la processione del Cristo morto (Venerdì Santo). Il Patrono San Sebastiano si festeggia il 20 gennaio. È gemellata con Seraing Ougree (Belgio) e con Police nad Metuji (Repubblica Ceca).

Località

Borgaccio, Calcinelli, Ingirola

INFO
  • Popolazione 6.925
  • Lat 43° 45' 12,27'' 43.75340833
  • Long 12° 53' 50,28'' 12.89730000
  • CAP 61030
  • Prefisso 0721
  • Codice ISTAT 041050
  • Codice Catasto H721
  • Altitudine slm 160 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2201
  • Superficie 9.97 Km2
  • Densità 694,58 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 05:06
  • Tramonto 19:04
Contatti
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NomeIndirizzo
A.V.I.S. SEZIONE COMUNALE DI CARTOCETOVIALE DELLA STAZIONE 40
AGIL ASSOCIAZIONE GENITORI ISTITUTO LEOPARDIVIA MARCONI 1/3
ANTA?CLUB MARINO SAUDELLIVIA GARIBALDI 62
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO CRESCERE INSIEMEVIA DELLE MURA 1
ASSOCIAZIONE FATTORIA DELLA LEGALITA'PIAZZA UMBERTO 1
ASSOCIAZIONE L'ORIZZONTE O.N.L.U.S.VIA DELLA STAZIONE N 10
ASSOCIAZIONE PRO LOCO M.MAGGIORE AL METAUROVIA BELVEDERE CHURCHILL 6
AVIS COMUNALE DI TERRE ROVERESCHE ?ODVVIA ROMA 12
AVULSS LUCREZIA?CARTOCETOVIA DELLA STAZIONE 40
COOP.SOCIALE L'ORIZZONTE S.COOP.VIA DELLA STAZIONE 10 LUCREZIA
COOP.SOCIALE TANGRAM SOC.COOP.VIA CESARE BATTISTI 21 LUCREZIA
COOPERATIVA SOCIALE SOLLETICO SOC.COOP.VIA CASTELFIDARDO 1 CALCINELLI
FISIOSALUTE METAURO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE E IMPRESA SOCIALEVIA FLAMINIA 94/96 LUCREZIA
AVIS COMUNALE DI TERRE ROVERESCHE ?ODVVIA ROMA 12
AVULSS LUCREZIA?CARTOCETOVIA DELLA STAZIONE 40
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COOP.SOCIALE TANGRAM SOC.COOP.VIA CESARE BATTISTI 21 LUCREZIA
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IL SORRISO ONLUS SOCIETA' COOPERATIVAVIA GRAMSCI 2 MONTEMAGGIORE AL META
L'ARCA DI NOE' ? URBINOVIA GIOVANNI PAOLO II 1/A
METAURO NOSTRO?CULTURA E TERRITORIOVIA XXV APRILE 11
PRO LOCO DI CARTOCETOPIAZZA GARIBALDI 1
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