Descrizione

“Comune sparso”, con sede in San Maurizio, di origine medievale, la cui economia si basa sulla positiva coesistenza delle tradizionali attività agricole, industriali e terziarie. I roasiani, il cui indice di vecchiaia è elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di San Giorgio, Santa Maria e Sant'Eusebio nonché in numerosi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio, classificato di collina, che comprende l'isola amministrativa Castelletto Villa, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. Analogamente l'abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico di collina. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a sfondo verde, sono raffigurati cinque scettri d'oro; la seconda partizione, azzurra, racchiude un fiume d'argento attraversato da una pianta di vite munita di due grappoli d'uva d'oro.

“Comune sparso”, con sede in San Maurizio, di origine medievale, la cui economia si basa sulla positiva coesistenza delle tradizionali attività agricole, industriali e terziarie. I roasiani, il cui indice di vecchiaia è elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di San Giorgio, Santa Maria e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SANTEUSEBIO'>Sant'Eusebio</a> nonché in numerosi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio, classificato di collina, che comprende l'isola amministrativa Castelletto Villa, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. Analogamente l'abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico di collina. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a sfondo verde, sono raffigurati cinque scettri d'oro; la seconda partizione, azzurra, racchiude un fiume d'argento attraversato da una pianta di vite munita di due grappoli d'uva d'oro.

Storia

È latina l'origine del toponimo, dal collettivo ROVAGO, e a sua volta da RUBUS, cioè ‘rovo', ma è dal non tardo ROUASIO che deriva la sua denominazione italiana ufficiale. Pur essendo edificata su un colle per soddisfare esigenze difensive, nel X e XI secolo la popolazione viveva in armonia e in pace con i popoli vicini e i loro signori. Il primo a esercitare il potere sull'area fu il vescovo in seguito a una donazione fatta dall'imperatore Carlo il Grosso nel 882, mentre nell'XI secolo i figli di Roboaldo, signore di molte località, trasferirono i diritti su questo territorio a Bongiovanni Piazza che in cambio cedette loro il potere su Rovasenda, di cui divennero i “signori”. Viene menzionata per la prima volta in un documento del 1252 come area soggetta alla giurisdizione di Vercelli e vi restò fino al 1355, anno in cui fu ceduta dai signori di Rovasenda ai marchesi di Monferrato. Trasferita nel 1402 da Gian Galeazzo Visconti a Manfredo Barbavara e passata nel 1421 sotto il dominio dei Savoia, subì nel 1531 la dura tirannia di Filiberto Ferrero Fiaschi e tale nobile casato ne mantenne il controllo politico fino al XVIII secolo. Tra le vestigia del passato sono da menzionare i resti di un'antica torre a pianta quadrata, costruita intorno al XII-XIII secolo, e del piccolo pianoro, purtroppo entrambi non conservati in buono stato per cui si auspica, data l'importanza archeologica del sito, che un restauro ne migliori la conservazione. In una verde e fertile area si trova invece il santuario dei “Cerniori” o “Cernitori”, scelto come punto di sosta nel tragitto dalla Lombardia alla Val d'Aosta. Di notevole interesse è anche la parrocchiale di San Maurizio, risalente alla prima metà del XIII secolo.

È latina l'origine del toponimo, dal collettivo ROVAGO, e a sua volta da RUBUS, cioè ‘rovo', ma è dal non tardo ROUASIO che deriva la sua denominazione italiana ufficiale. Pur essendo edificata su un colle per soddisfare esigenze difensive, nel X e XI secolo la popolazione viveva in armonia e in pace con i popoli vicini e i loro signori. Il primo a esercitare il potere sull'area fu il vescovo in seguito a una donazione fatta dall'imperatore Carlo il Grosso nel 882, mentre nell'XI secolo i figli di Roboaldo, signore di molte località, trasferirono i diritti su questo territorio a Bongiovanni Piazza che in cambio cedette loro il potere su Rovasenda, di cui divennero i “signori”. Viene menzionata per la prima volta in un documento del 1252 come area soggetta alla giurisdizione di Vercelli e vi restò fino al 1355, anno in cui fu ceduta dai signori di Rovasenda ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDIMONFERRATO'>marchesi di Monferrato</a>. Trasferita nel 1402 da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a> a Manfredo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBAVARA'>Barbavara</a> e passata nel 1421 sotto il dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, subì nel 1531 la dura tirannia di Filiberto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FERRERO'>Ferrero</a> Fiaschi e tale nobile casato ne mantenne il controllo politico fino al XVIII secolo. Tra le vestigia del passato sono da menzionare i resti di un'antica torre a pianta quadrata, costruita intorno al XII-XIII secolo, e del piccolo pianoro, purtroppo entrambi non conservati in buono stato per cui si auspica, data l'importanza archeologica del sito, che un restauro ne migliori la conservazione. In una verde e fertile area si trova invece il santuario dei “Cerniori” o “Cernitori”, scelto come punto di sosta nel tragitto dalla Lombardia alla Val d'Aosta. Di notevole interesse è anche la parrocchiale di San Maurizio, risalente alla prima metà del XIII secolo.

Economia

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale non ha abbandonato del tutto le tradizionali attività rurali: si producono cereali, ortaggi, uva (soprattutto per la produzione di vini Doc) e frutta; è praticato anche l'allevamento (prediligendo gli avicoli) di bovini, suini, ovini e equini. Al settore primario si affianca una discreta presenza di industrie legate alla lavorazione e commercializzazione di prodotti alimentari. Particolare attenzione meritano anche le attività in campo tessile, con la produzione di confezioni, nonché le industrie metallurgiche e, soprattutto, le attività inerenti l'edilizia. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo. La conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale sono possibili grazie alla presenza di una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'apparato sanitario fornisce solo il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'economia locale non ha abbandonato del tutto le tradizionali attività rurali: si producono cereali, ortaggi, uva (soprattutto per la produzione di vini Doc) e frutta; è praticato anche l'allevamento (prediligendo gli avicoli) di bovini, suini, ovini e equini. Al settore primario si affianca una discreta presenza di industrie legate alla lavorazione e commercializzazione di prodotti alimentari. Particolare attenzione meritano anche le attività in campo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, con la produzione di confezioni, nonché le industrie metallurgiche e, soprattutto, le attività inerenti l'edilizia. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo. La conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale sono possibili grazie alla presenza di una biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'apparato sanitario fornisce solo il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Nonostante l'attrattiva costituita dalla vicina Riserva Naturale Orientata le Baragge e del fiume Sesia non ha ancora ricevuto la meritata attenzione da parte del turismo. Intrattiene rapporti intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di molta manodopera. Ha altresì rapporti con i centri limitrofi per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra gli eventi ricorrenti si segnala: la fiera di primavera, il 25 marzo, e la fiera d'estate, il 29 luglio. Il Patrono, San Maurizio, si festeggia il 15 gennaio.

Nonostante l'attrattiva costituita dalla vicina <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=RISERVANATURALEORIENTATALEBARAGGE'>Riserva Naturale Orientata le Baragge</a> e del fiume Sesia non ha ancora ricevuto la meritata attenzione da parte del turismo. Intrattiene rapporti intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di molta manodopera. Ha altresì rapporti con i centri limitrofi per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra gli eventi ricorrenti si segnala: la fiera di primavera, il 25 marzo, e la fiera d'estate, il 29 luglio. Il Patrono, San Maurizio, si festeggia il 15 gennaio.

Località

Brugo, Camino, Castelletto Villa, Corticella, Noca, Portiglie, San Fabiano, San Giorgio, San Maurizio, Sant'Eusebio, Santa Maria

Brugo, Camino, Castelletto Villa, Corticella, Noca, Portiglie, San Fabiano, San Giorgio, San Maurizio, Sant'Eusebio, Santa Maria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roasio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.