itala

Descrizione

Comune di montagna, di origine romana, che fonda le basi della propria economia sulle attività agricole e industriali. I queresi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale e nelle località di Carpen, Santa Maria, Schievenin e Stazione Quero-Vas. Il territorio, che presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, si estende ai piedi del monte Grappa, seguendo un tratto del corso del fiume Piave. L’abitato, in continua espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta, su sfondo azzurro, un castello munito di due torri laterali: la prima, più elevata, è merlata alla guelfa; l’altra è a cuspide.

Storia

Il toponimo si è erroneamente identificato per lungo tempo con l’etnico antico QUARQUERI menzionato da Plinio; non ha fondamento neanche la presunta corrispondenza con QUAERI della Tabula Pentingeriana, toponimo che si trova in Istria. L’etimologia vera è da ricercare invece nel latino AQUARIUM, ‘abbeveratoio, fontanile’. Le sue origini sono romane come testimoniano i molteplici rinvenimenti archeologici, rappresentati da tombe, lucerne in argilla ed epigrafi. Intorno al Mille e per molti anni ancora costituì l’ultimo baluardo della Marca Trevigiana, Feltre, grazie al castello munito di tre torri, controllato dagli ufficiali di Treviso. Nel corso della guerra tra le genti di Belluno e quelle di Treviso il castello venne più volte assaltato finché, nel 1196, venne preso e smantellato dai soldati del vescovo bellunese Gerardo de’ Taccoli. I trevigiani qualche tempo dopo riuscirono a riconquistarlo e lo ricostruirono. Tra il 1373 e il 1376 il duca d’Austria, giunto in aiuto alle truppe di Carrara in guerra con Venezia, si impossessò della rocca querese, che fu subito liberata dai soldati della Serenissima, capitanati da Jacopo Cavalli. Nel 1376 si iniziò la costruzione di un’altra fortezza, più tardi chiamata Castelnuovo, in un luogo più idoneo. Il nuovo castello, durante la guerra della Lega di Cambrai (1508), venne espugnato dalle truppe imperiali e Venezia ne tornò in possesso soltanto nel 1516. Quindi subì la dominazione austriaca e nel 1866 venne annessa al Regno d’Italia. Nel 1927, durante la grande guerra, venne completamente distrutta dall’esercito austroungarico; nella seconda guerra mondiale gli abitanti subirono le violenze dei tedeschi, poiché era divenuta punto di raccolta dei partigiani. La chiesa parrocchiale, edificata nei primissimi anni del XIX secolo, ha resistito alle guerre e alle devastazioni e custodisce affreschi di pregevole fattura, tra i quali l’Apoteosi di San Marco opera di Jacopo della Palma il Giovane.

Economia

è sede della Pro Loco. La popolazione fonda le basi della propria economia sulle attività agricole e industriali. Le industrie sono rappresentate da aziende alimentari, di abbigliamento, da stabilimenti per la lavorazione del legno, da industrie metalmeccaniche ed elettriche, da fabbriche di strumenti ottici e fotografici, da centrali elettriche e da imprese edili. L’agricoltura conta coltivazioni intensive di cereali, ortaggi, foraggi e viti. Ben sviluppato l’allevamento bovino, suino, ovino, caprino, equino e avicolo. È presente il servizio bancario. Le strutture scolastiche permettono la frequenza di tutte le classi dell’obbligo. Quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca, mentre tra le strutture sociali di rilievo annovera una casa di riposo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno; quelle sanitarie sono garantite dalla locale farmacia; per altre prestazioni occorre rivolgersi ai comuni limitrofi.

Relazioni

È una meta turistica abbastanza frequentata, grazie all’amena posizione sul lago e alla possibilità di escursione sul massiccio del Grappa. La popolazione non intrattiene rapporti rilevanti con i centri vicini, ai quali, comunque, si rivolge per i servizi non disponibili sul posto. Numerose le feste e le manifestazioni tradizionali, legate al folclore o alla religione, che periodicamente richiamano numerosi flussi di visitatori dai dintorni: la sfilata dei carri mascherati a Carnevale; la fiera di Santa Croce in aprile, con esposizione delle merci più varie; a luglio, la sagra dei S’Cios, una manifestazione tradizionale folcloristica; in settembre, la fiera di San Girolamo con esposizione di bancarelle di merci varie. La festa Patronale, intitolata all’Annunciazione di Maria, si celebra il 25 marzo.

Località

Carpen, Centrale Idroelettrica, Santa Maria, Schievenin, Stazione Quero-Vas

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 45° 55' 15,38'' 45.92093889
  • Long 11° 55' 50,65'' 11.93073611
  • CAP 32030
  • Prefisso 0439
  • Codice ISTAT 025042
  • Codice Catasto H124
  • Altitudine slm 288 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3022
  • Superficie 28.25 Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 04:25
  • Tramonto 20:01
Contatti
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  • navigation
  • navigation ()
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  • badge-13
ODV
NomeIndirizzo
ANTEAS MONTEPERINA CESIOMAGGIORE ONLUSVIA DORGNAN 19
ASSOCIAZIONE ?LA GOCCIA?GRUPPO ATTIVITA' VOLONTARI E DONATORIVIA A ZUCCO 7
ASSOCIAZIONE CESIO SOLIDARIETA'VIA MAS 13 C/O RAS
ASSOCIAZIONE IL TASSOVIA MENIN
ASSOCIAZIONE MAKENA ONLUSVIA LUNI 41
ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI BUSCHEFRAZIONE BUSCHE VIA PIAVE 5
ASSOCIAZIONE PRO LOCO SORANZENVIA STRADA DEL MAS 10
ASSOCIAZIONE SOLEIL D'AFRIQUE ONLUSVIA KENNEDY 142
BANDA CITTADINA COMUNALE DI ARSIE'C/O MUNICIPIO S.N.
COMITATO CAN CULLOGNEVIA DEI LUSA1
FONDAZIONE LUCIA DE CONZVIA BELVEDERE 27/29
ASSOCIAZIONE SOLEIL D'AFRIQUE ONLUSVIA KENNEDY 142
BANDA CITTADINA COMUNALE DI ARSIE'C/O MUNICIPIO S.N.
COMITATO CAN CULLOGNEVIA DEI LUSA1
FONDAZIONE LUCIA DE CONZVIA BELVEDERE 27/29
POJAT DE MARZIAIVIA VALLE 12 MARZIAI
PRO LOCO CAORERA?VASPIAZZA 1 CAORERA VAS
VAL CISMON SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEFRAZIONE SERVO 1
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