itala

Descrizione

Comune collinare, di origini medievali, che fonda le proprie basi economiche sulla ben integrata coesistenza di attività agricole ed industriali. I pereghini presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nei nuclei abitativi di Lissolo, Bernaga Inferiore, Bisciola, Campo, Casuerchio, Cereda, Mariazzo e Roncada, essendo la zona in forte espansione edilizia. Il territorio, dal profilo geometrico tipicamente collinare, è per un quarto occupato da boschi. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato è solo lievemente ondulato. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1988, è fasciato d'azzurro e di rosso e reca un castello d'argento con due torri, merlate alla guelfa, davanti alla porta del quale sono le radici di un albero verde; il tronco dell'albero è infilato nella porta e la chioma è posta sulle prime tre fasce. Il tutto è sovrastato da un capo nero su cui posa un'aquila d'oro.

Storia

L'origine del toponimo è del tutto sconosciuta; secondo l'ipotesi più accreditata deriverebbe da PELAGUS, che significa 'massa d'acqua' ma non se ne comprende la ragione. Il nome compare per la prima volta sotto la forma "Pelego" in un documento dell'undicesimo secolo, con il quale l'arcivescovo di Milano accondiscende ad una richiesta della chiesa plebana di Varese. Le vicende del borgo non hanno una storia propria fino al XIII secolo, quando i Visconti vi fanno erigere un castello fortificato che domina la sottostante valle di Rovagnate e del quale oggi non resta quasi nulla. Dal XIV al XV secolo, gli abitanti godono di alcune esenzioni concesse dalla famiglia Visconti per l'aiuto prestato durante la guerra contro il contado di Savoia. Dal borgo ha preso il nome la nobile famiglia dei Perego, che annovera fra i suoi discendenti l'arcivescovo Leone, noto per le sue lotte all'eresia e ai suoi esponenti nella storia milanese del XIII secolo. Secondo Goffredo da Bussero, alla fine XIII secolo nella zona c'era una sola chiesa, dedicata a S. Giovanni Evangelista. Questa, ampliata e rimaneggiata più volte, fino agli inizi del secolo ventesimo, costituisce oggi la parrocchiale. A istituire la parrocchia fu nel '500 S. Carlo Borromeo, dopo essere stato ospitato in casa Pozzi, una delle famiglie del posto. Nelle vicinanze esisteva, fin dal XII secolo, il monastero delle Benedettine, trasferito sul colle che sovrasta la valle di Rovagnate dal cardinale Federico Borromeo, il quale vi fece costruire anche l'annessa chiesa di S. Gregorio. Il monastero venne soppresso durante la dominazione dell'impero austro-ungarico.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La popolazione si dedica sia alle attività agricole che a quelle industriali; queste ultime sono rappresentate da mobilifici e cantieristica navale, da imprese edili e fabbriche metallurgiche, di articoli in plastica, tessili e alimentari. Le aree coltivate coprono quasi la metà della superficie del territorio comunale e vi si producono ortaggi e cereali. L'allevamento ovino e bovino, pur se praticato, non è fra le attività più sfruttate. Il terziario è, anch'esso, sufficientemente sviluppato con una discreta rete distributiva. Nelle scuole locali vi è la possibilità di frequentare fino alle elementari. I servizi pubblici sono adeguati alle dimensioni del comune ma non ci sono strutture sociali particolari. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione.

Relazioni

Può essere considerata una meta turistica di discreto interesse. La gradevole posizione collinare ed il legame storico e geografico con i vicini comuni di Santa Maria Hoé e Rovagnate ne fanno un luogo piacevole da visitare nella totalità del suo territorio. La zona è sottoposta a vincolo ambientale per la presenza di aree boschive che fanno parte del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone (il torrente che scorre nella valle di Rovagnate). La popolazione non intrattiene rapporti rilevanti con il circondario, anche se si sposta facilmente nelle vicinanze e verso il capoluogo di provincia per le necessità sanitarie e per l'espletamento di pratiche amministrative. La festa del Patrono, dedicata a S. Giovanni Evangelista, si celebra il 27 dicembre.

Località

Bernaga Inferiore, Bernaga Superiore, Biscioia, Campo, Casuerchio, Cereda, Lissolo, Mariazzo, Roncaria

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 45° 44' 10,43'' 45.73623056
  • Long 9° 21' 41,28'' 9.36146667
  • CAP 22050
  • Prefisso 039
  • Codice ISTAT 097066
  • Codice Catasto G448
  • Altitudine slm 374 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2601
  • Superficie 4.31 Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 04:36
  • Tramonto 20:07
Contatti
  • single-03
  • navigation
  • navigation ()
  • globe
  • badge-13
News