Descrizione

Comune di pianura, dalle antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I pozzesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e nella località di Bettola -contigua alla località omonima del comune di Inzago-. Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Cavallasco, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato, che fa registrare segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di un pozzo d'argento mattonato di nero e coperto d'oro, in chiara assonanza con il toponimo.

Comune di pianura, dalle antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I pozzesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e nella località di Bettola -contigua alla località omonima del comune di Inzago-. Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Cavallasco, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato, che fa registrare segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di un pozzo d'argento mattonato di nero e coperto d'oro, in chiara assonanza con il toponimo.

Storia

Situata lungo l'antica strada postale tra Milano e Vaprio d'Adda e nelle vicinanze della cosiddetta Castellana, una via campestre che, unendo il castello sforzesco di Milano con quello di Trezzo, deriva la prima parte del toponimo dalla presenza di pozzi nella zona, mentre la seconda parte, aggiunta nel 1861 si richiama agli antichi feudatari del borgo, i D'Adda, che, insieme ai Maggi, ai Castaldi e ai Bonelli, ne conservarono a lungo il possesso. Per la sua vicinanza all'Adda fu spesso coinvolta nelle vicende belliche che si svolsero lungo questo fiume, subendo devastazioni e imposizioni di tributi destinati all'alloggiamento di truppe: verso la metà del XII secolo fu sottoposta a razzie e saccheggi dalle milizie di Federico Barbarossa, che aveva occupato Trezzo; nel 1259 vi si svolse uno scontro tra i milanesi ed Ezzelino da Romano; nel 1277 i Visconti sconfissero i Torriani vicino a Vàprio, in una località che da quel momento assunse il nome di Rotta Torriana. Tra gli altri episodi bellici va segnalata la battaglia svoltasi, nella prima metà del Trecento, tra l'esercito di Galeazzo Visconti, appoggiato da Ludovico il Bavaro, e le truppe antiviscontee. Ai mali causati delle guerre si affiancarono quelli provocati da carestie ed epidemie, nonché dalle razzie cui fu sottoposta anche in tempo di pace. Nel XVIII secolo le fu aggregata la località di Bettola. Dal punto di vista monumentale rivestono notevole interesse storico-artistico la chiesa di Santa Elisabetta e l'oratorio della Beata Vergine Addolorata, risalenti entrambi al XVI secolo.

Situata lungo l'antica strada postale tra Milano e Vaprio d'Adda e nelle vicinanze della cosiddetta Castellana, una via campestre che, unendo il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CASTELLOSFORZESCODIMILANO'>castello sforzesco di Milano</a> con quello di Trezzo, deriva la prima parte del toponimo dalla presenza di pozzi nella zona, mentre la seconda parte, aggiunta nel 1861 si richiama agli antichi feudatari del borgo, i D'Adda, che, insieme ai Maggi, ai Castaldi e ai Bonelli, ne conservarono a lungo il possesso. Per la sua vicinanza all'Adda fu spesso coinvolta nelle vicende belliche che si svolsero lungo questo fiume, subendo devastazioni e imposizioni di tributi destinati all'alloggiamento di truppe: verso la metà del XII secolo fu sottoposta a razzie e saccheggi dalle milizie di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, che aveva occupato Trezzo; nel 1259 vi si svolse uno scontro tra i milanesi ed Ezzelino da Romano; nel 1277 i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> sconfissero i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> vicino a Vàprio, in una località che da quel momento assunse il nome di Rotta Torriana. Tra gli altri episodi bellici va segnalata la battaglia svoltasi, nella prima metà del Trecento, tra l'esercito di Galeazzo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, appoggiato da Ludovico il Bavaro, e le truppe antiviscontee. Ai mali causati delle guerre si affiancarono quelli provocati da carestie ed epidemie, nonché dalle razzie cui fu sottoposta anche in tempo di pace. Nel XVIII secolo le fu aggregata la località di Bettola. Dal punto di vista monumentale rivestono notevole interesse storico-artistico la chiesa di Santa Elisabetta e l'oratorio della Beata Vergine Addolorata, risalenti entrambi al XVI secolo.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo rilevante, pur registrando un sensibile calo degli addetti: si coltivano essenzialmente cereali, frumento e foraggi. L'industria è rappresentata da fabbriche di mobili e di prodotti farmaceutici. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente l'attività di consulenza informatica; manca, invece, il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali o sportive di rilievo; è possibile tuttavia frequentare le scuole dell'obbligo e usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono svolte, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo rilevante, pur registrando un sensibile calo degli addetti: si coltivano essenzialmente cereali, frumento e foraggi. L'industria è rappresentata da fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e di prodotti farmaceutici. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente l'attività di consulenza informatica; manca, invece, il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali o sportive di rilievo; è possibile tuttavia frequentare le scuole dell'obbligo e usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Non può certo essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative, ed è poco frequentata anche per lavoro, non avendo le sue attività produttive ancora raggiunto livelli tali da consentire un cospicuo assorbimento di manodopera non locale. Pur se notevolmente ridotto, grazie alle aziende presenti sul territorio, che occupano gran parte della forza lavoro locale, non manca il pendolarismo verso aree maggiormente industrializzate e piuttosto intensi sono i rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione fa riferimento per l'istruzione secondaria di secondo grado e tutti i servizi non disponibili sul posto. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio e si accompagna all'omonima sagra.

Non può certo essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative, ed è poco frequentata anche per lavoro, non avendo le sue attività produttive ancora raggiunto livelli tali da consentire un cospicuo assorbimento di manodopera non locale. Pur se notevolmente ridotto, grazie alle aziende presenti sul territorio, che occupano gran parte della forza lavoro locale, non manca il pendolarismo verso aree maggiormente industrializzate e piuttosto intensi sono i rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione fa riferimento per l'istruzione secondaria di secondo grado e tutti i servizi non disponibili sul posto. La festa del Patrono, Sant'Antonio Abate, si celebra il 17 gennaio e si accompagna all'omonima sagra.

Località

Bettola, Cavallasco

Bettola, Cavallasco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pozzo d'Adda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.