itala

Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, con un’economia di tipo agricolo e commerciale. La quasi totalità dei pioverini, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vive nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si distribuisce in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, raggruppato intorno al palazzo del comune, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di pianura.

Storia

Il toponimo appare come forma diminutivale della voce lombarda e valsesiana “Pioda” ‘lastra di sasso’, risalente al latino popolare PLAUTA, PLOTA, anche se sembra preferibile fare riferimento a POPULOS ‘pioppo’, divenuto “Ploba” in dialetto. Le attestazioni “Plodora” e “Plora” confermano la prima ipotesi, ma lo stesso non fa la forma “Plovera”, che, insieme a “Ploveria” e “Pluveria” potrebbero addirittura suggerire PLUVIA. L’etimo toponimico appare, dunque, poco chiaro. Le sue origini risalgono all’epoca medievale. Fondata, molto probabilmente, dalla popolazione rurale che viveva in casolari e capanne sparse nel territorio, intorno a una pieve, fra l’VIII e il IX secolo, venne inglobata nella diocesi di Pavia in epoca carolingia. Il periodo storico che va dal 1100 alla metà del Duecento è povero di documenti che la riguardano; ma, dopo il trattato di Costanza (1183), si sa che iniziò il processo attraverso cui divenne comune. Passata sotto il dominio dei Visconti e degli Sforza, fu assegnata al conte Ottone Mondella. Nel 1559, con il sopraggiungere dell’esercito spagnolo, venne destinata, con titolo marchionale, al colonnello don Alvaro De Sandez. Passò, in seguito, agli Omodei e, nel 1652, ai Balbi di Genova. Nel XVIII secolo venne annessa ai domini sabaudi. Il suo emblema monumentale è il castello Balbi, la cui pianta e cinta attuali sono dovute agli interventi trecenteschi dei Visconti. Oggi è un miscuglio di stili; le sue facciate sono state rimaneggiate, infatti, più volte nel corso dei secoli. Solamente una delle quattro torri circolari poste agli angoli mantiene il suo stile originario. Al suo interno si tengono numerose mostre d’arte e concerti musicali. Degni di visita sono anche: l’altro castello medievale, detto Rivellino; la parrocchiale di San Michele Arcangelo, eretta nel 1665 sul sito di una preesistente chiesa di origine longobarda; l’oratorio della confraternita di San Giovanni Battista, oggi adibito a sala per conferenze e spettacoli.

Economia

A parte gli ordinari uffici municipali e postali non sono presenti ulteriori strutture burocratiche. L’agricoltura, la principale fonte di reddito dei pioverini, è specializzata nella coltivazione di cereali, granturco, barbabietole, ortaggi, foraggi e uva. Accanto al lavoro dei campi è praticato l’allevamento di avicoli, bovini, caprini e suini. L’industria è scarsamente sviluppata: le poche aziende presenti, dalle dimensioni molto modeste, operano nei comparti dell’edilizia, della gioielleria e oreficeria e della pelletteria. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. A livello scolastico è garantito l’insegnamento delle sole classi materne; per l’arricchimento culturale ci si rivolge alla biblioteca civica “Federico Ragni”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario manca anche il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della festa “Un tempo in un borgo”, rievocazione storica della vita medievale, accompagnata dalla fiera degli antichi mestieri e dall’animazione del vecchio borgo con “giullari, mercanti, artigiani e popolani”, il terzo fine settimana di settembre. La festa patronale, in onore di San Michele, si celebra il 29 settembre.

Località

INFO
  • Popolazione 851
  • Lat 44° 57' 33,82'' 44.95939444
  • Long 8° 44' 3,32'' 8.73425556
  • CAP 15040
  • Prefisso 0131
  • Codice ISTAT 006130
  • Codice Catasto G695
  • Altitudine slm 86 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2554
  • Superficie 15.64 Km2
  • Densità 54,41 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 04:46
  • Tramonto 19:58
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
A.V.I.S. CASTELLETTO ONLUSVIA ROMA 63
ARCAVIA DEL POGGIO 14
ASSOCIAZIONE AMICI E VOLONTARI ALESSANDRINI PIEMONTE CHIAVI DVIA DEL CASTELLO 3
AVIS ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUEPIAZZA FRATELLI TABUCCHI 1
CRISTOFORO COLOMBO DI CUCCARO O.D.V.VIA COLONNELLO MAZZA 1
AVIS ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUEPIAZZA FRATELLI TABUCCHI 1
CRISTOFORO COLOMBO DI CUCCARO O.D.V.VIA COLONNELLO MAZZA 1
GRUPPO ASTROFILI GALILEOPIAZZA ITALIA 1
GRUPPO LEONARDO PROTEZIONE CIVILEVIA ROMA 67
LE METE ? ONLUSSTR VECCHIA VALENZA 10
PASSI DI VITA ONLUSVIA MATTEOTTI 83
SAN GIACOMOPIAZZA SAN GIACOMO N 1
SOGGIORNO MARIA ANGELA RIBERO LUINOPIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA' 5
UN CANE PER SORRIDERE ONLUSVICOLO MONTEGRAPPA N 1
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