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Descrizione

Comune di montagna, di origine preistorica, che fonda le basi della propria economia su attività agricole ed industriali. I pievani, che presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, abitano, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle frazioni di Curago, Garna, Paludi, Plois, Quers, Tignes, Torch, Torres e Villa Sciucaz. Il territorio, dal profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, si estende tra lo specchio d'acqua dei laghi e l'immensa distesa della foresta di Cansiglio. L'abitato, in espansione edilizia, presenta accentuate variazioni plano-altimetriche. Nello stemma comunale argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati due cipressi, posti su una verde collina, tra i quali spicca una croce rossa, accompagnata da due stelle azzurre e sovrastata da una corona, anch'essa azzurra.

Storia

Ha origini antiche, come testimoniano alcuni reperti archeologici, tombe e corredi funerari, che confermano la presenza di un insediamento paleoveneto. Successivamente vi giunsero i romani e poi i longobardi; quest'ultimi compresero il territorio nella Decania della sculdascia bellunese. I luoghi vissero vicende storiche tormentate, caratterizzate da molteplici passaggi di proprietà: prima entrò nei possedimenti del vescovado di Belluno, poi divenne feudo del patriarca di Aquileia e infine subì la dominazione del re d'Ungheria, che donò parte delle sue terre a Francesco I da Carrara, signore di Padova. I due castelli di Sitran e Casamatta, precedentemente costruiti, vennero designati, da parte del re, alla difesa del territorio; Francesco I, però, temendo sommosse e congiure, ordinò di abbatterli. Ma il re d'Ungheria li fece ricostruire a spese degli abitanti di tutto il territorio, gravando maggiormente sulla già debole situazione finanziaria. Successivamente le due fortezze seguirono le vicende della vicina Belluno, essendo stati destinati alla sua difesa. Nel 1404 tutto il territorio entrò a far parte della repubblica di Venezia, che era particolarmente interessata al suo patrimonio boschivo, utile per la costruzione della sua flotta marina. Dopo il 1796 giunsero i francesi, poi gli austriaci ed infine, nel 1866, divenne parte del Regno d'Italia. La Chiesa Parrocchiale è intitolata a Santa Maria e la sua fondazione risale al XIV secolo; tuttavia numerosi restauri e rimaneggiamenti ne hanno alterato l'architettura originaria ed oggi l'edificio, dopo l'ultimo rifacimento nell'Ottocento su progetto di Giuseppe Segusini, si presenta in stile neoclassico.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali, oltre alla sede della Pro Loco. Il sindaco esercita l'autorità di pubblica sicurezza, poiché manca la stazione dei carabinieri; vi sono, invece, i vigili del fuoco. La popolazione fonda le basi della propria economia sulle attività agricole ed industriali. Le industrie sono rappresentate da aziende alimentari lattiero-casearie, tessili e d'abbigliamento, da industrie metallurgiche e meccaniche, da fabbriche produttrici di strumenti ottici e fotografici; da mobilifici e da imprese edili. L'agricoltura trova espressione nella coltivazione intensiva di cereali, ortaggi, foraggi, viti. Ben sviluppato l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed ovini. È presente il servizio bancario. I servizi pubblici sono adeguati alle dimensioni della comunità e le strutture scolastiche permettono la frequenza delle classi materne ed elementari. Tra le strutture sociali vi è un asilo-nido. Le strutture ricettive permettono la ristorazione e il soggiorno, mentre le strutture sportive e per il tempo libero sono rappresentate dall'aeroclub “Deltaplano Pieve d'Alpago”. Le strutture sanitarie sono assicurate dal servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Grazie alla splendida posizione geografica, immersa in ampie distese di boschi che si aprono verso prati e pascoli, può essere considerata una meta turistica di discreto livello, anche grazie alla sua non trascurabile capacità ricettiva. La popolazione non intrattiene rapporti rilevanti con i centri vicini, ai quali, comunque, si rivolge per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. La festa patronale, dedicata a Sant'Anna, si celebra il 26 Luglio.

Località

Curago, Garna, Monte Venal, Paludi, Plois, Quers, Schiucaz, Tignes, Torch, Villa

INFO
  • Popolazione 1.872
  • Lat 46° 10' 0,13'' 46.16670278
  • Long 12° 21' 10,22'' 12.35283889
  • CAP 32010
  • Prefisso 0437
  • Codice ISTAT 025038
  • Codice Catasto G638
  • Altitudine slm 690 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3531
  • Superficie 25.19 Km2
  • Densità 74,32 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 04:36
  • Tramonto 19:38
Contatti
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