Descrizione

Comune di montagna, di probabili origini medievali, la cui economia si basa soprattutto su alcune iniziative industriali, oltre che sulle attività connesse al turismo. I piazzesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una forte espansione edilizia, che ne ha determinato la contiguità alla località di Lenna del comune omonimo. Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Mulera, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: dalla quota più bassa, di 475 metri, si raggiungono i 1.774 metri del Pizzo di Mezzodì. L'abitato, che si snoda lungo due arterie principali, è composto da un parte alta, più antica, che conserva tracce dell'originaria struttura medievale, e una parte bassa, più moderna, dove sono ubicati i principali uffici pubblici; il suo andamento plano-altimetrico è, nel complesso, tipicamente montano.

Comune di montagna, di probabili origini medievali, la cui economia si basa soprattutto su alcune iniziative industriali, oltre che sulle attività connesse al turismo. I piazzesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una forte espansione edilizia, che ne ha determinato la contiguità alla località di Lenna del comune omonimo. Il territorio, comprendente anche il nucleo abitato di Mulera, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: dalla quota più bassa, di 475 metri, si raggiungono i 1.774 metri del Pizzo di Mezzodì. L'abitato, che si snoda lungo due arterie principali, è composto da un parte alta, più antica, che conserva tracce dell'originaria struttura medievale, e una parte bassa, più moderna, dove sono ubicati i principali uffici pubblici; il suo andamento plano-altimetrico è, nel complesso, tipicamente montano.

Storia

Importante punto di raccordo tra il territorio bergamasco e le vie di comunicazione che conducevano in Svizzera e in Valtellina, acquistò rilevanza proprio per la sua posizione geografica, divenendo il centro di riferimento per tutti i comuni della parte più alta della Val Brembana. Il toponimo viene da alcuni inteso nel senso di 'spiazzo, luogo piano, luogo sgombro' e da altri come 'luogo del mercato'; la specificazione Brembana, aggiunta nel 1863, si richiama chiaramente alla sua ubicazione. Seguendo le vicende dei territori circostanti, a lungo assoggettati ai Visconti, nel XV secolo passò sotto la Repubblica veneta, che ne fece la capitale della quadra dell'Oltregoggia. Capoluogo di dipartimento e di distretto durante le dominazioni napoleonica e austriaca, mantenne una posizione di rilievo anche dopo l'unità d'Italia, divenendo sede di pretura e di mandamento. Attiva ne è stata la partecipazione alla guerra di liberazione. Dal 1927 al 1956 è stata aggregata al comune di San Martino de' Calvi. Dal punto di vista architettonico va citata la chiesa parrocchiale di San Martino, ricostruita nella seconda metà dell'Ottocento su un precedente edificio di culto, di origini anteriori al secolo XI; interessante è anche la chiesetta di San Bernardo.

Importante punto di raccordo tra il territorio bergamasco e le vie di comunicazione che conducevano in Svizzera e in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>, acquistò rilevanza proprio per la sua posizione geografica, divenendo il centro di riferimento per tutti i comuni della parte più alta della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALBREMBANA'>Val Brembana</a>. Il toponimo viene da alcuni inteso nel senso di 'spiazzo, luogo piano, luogo sgombro' e da altri come 'luogo del mercato'; la specificazione Brembana, aggiunta nel 1863, si richiama chiaramente alla sua ubicazione. Seguendo le vicende dei territori circostanti, a lungo assoggettati ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, nel XV secolo passò sotto la Repubblica veneta, che ne fece la capitale della quadra dell'Oltregoggia. Capoluogo di dipartimento e di distretto durante le dominazioni napoleonica e austriaca, mantenne una posizione di rilievo anche dopo l'unità d'Italia, divenendo sede di pretura e di mandamento. Attiva ne è stata la partecipazione alla guerra di liberazione. Dal 1927 al 1956 è stata aggregata al comune di San Martino de' Calvi. Dal punto di vista architettonico va citata la chiesa parrocchiale di San Martino, ricostruita nella seconda metà dell'Ottocento su un precedente edificio di culto, di origini anteriori al secolo XI; interessante è anche la chiesetta di San Bernardo.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Comunità montana, della associazione turistica Pro Piazza Brembana e di una stazione dei carabinieri. L'economia locale, alquanto florida, non ha abbandonato l'agricoltura, integrata dall'allevamento di bovini e avicoli. L'industria, che dà un buon contributo alla crescita del reddito pro capite, è costituita da aziende che operano nei comparti tessile, edile e metalmeccanico. L'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria è garantito dalla presenza di più sportelli bancari; la rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, completa il quadro delle risorse economiche. Mancano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono buone possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Comunità montana, della associazione turistica Pro Piazza Brembana e di una stazione dei carabinieri. L'economia locale, alquanto florida, non ha abbandonato l'agricoltura, integrata dall'allevamento di bovini e avicoli. L'industria, che dà un buon contributo alla crescita del reddito pro capite, è costituita da aziende che operano nei comparti tessile, edile e metalmeccanico. L'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria è garantito dalla presenza di più sportelli bancari; la rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, completa il quadro delle risorse economiche. Mancano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono buone possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, visitando il vicino Parco delle Orobie e gustando i genuini piatti della cucina locale, tra cui figurano la polenta taragna e il "formai de mut". È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da consentire un maggiore assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non presenti sul posto, si intensificano soprattutto in estate, in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citate la festa della Montagna, che si svolge in agosto, alla baita Campo M, e la fiera del "formai de mut", a settembre. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre.

Località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, visitando il vicino Parco delle Orobie e gustando i genuini piatti della cucina locale, tra cui figurano la polenta taragna e il "formai de mut". È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da consentire un maggiore assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non presenti sul posto, si intensificano soprattutto in estate, in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citate la festa della Montagna, che si svolge in agosto, alla baita Campo M, e la fiera del "formai de mut", a settembre. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre.

Località

Pizzo di Mezzodì

Pizzo di Mezzodì

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Piazza Brembana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.