Descrizione
Centro collinare, di origine antica, la cui economia è caratterizzata dalle attività agricole e industriali. I paraticesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e si distribuiscono nel solo capoluogo comunale, che sta attraversando una fase di forte espansione edilizia, determinata anche da un consistente sviluppo demografico. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare ma con variazioni altimetriche modeste, che vanno da una quota minima di 185 metri ad una massima di 576. L'andamento plano-altimetrico del capoluogo comunale risulta collinare.
Storia
La sua origine antica è testimoniata da ritrovamenti di vestigia romane: monete, anfore, tombe. La località nel Medioevo diede origine alla famiglia Lantieri, che dal XIII al XVIII secolo si estese a Sarnico, a Brescia, a Capriolo e a Erbusco. Ai primi dell'XI secolo Lanterio Paratico, capostipite della dinastia, fece iniziare l'edificazione di una fortezza che fu poi terminata intorno alla metà del XII secolo. Tra il XIII e il XIV secolo si ebbero le lotte tra guelfi e ghibellini e i Lantieri, che erano di parte guelfa, riuscirono ad averla vinta sui ghibellini di Sarnico, che dovettero assoggettarsi alla potente famiglia quasi per un secolo: dal XIII al XIV secolo. Intorno al primo ventennio del XVI secolo il castello fu assaltato e distrutto dalle truppe svizzere e tedesche che immediatamente dopo distrussero anche quello di Sarnico. Una volta perso il castello, che costituiva la forza del paese, non ebbe più il suo potere. Prese parte all'insurrezione, avvenuta verso la fine del XVIII secolo, delle popolazioni delle coste bresciane del Sebino contro la repubblica di Venezia. E proprio in seguito a questa insurrezione Brescia divise il territorio, nella sfera della Repubblica Cisalpina, in dieci cantoni: del decimo, chiamato "Alto Oglio", che aveva come capoluogo Chiari, fece parte Paratico. Il patrimonio storico-artistico è costituito dall'architettura sacra, che è rappresentata: dalla parrocchiale del XV secolo, dedicata all'Assunzione di Maria; dalla chiesa di S. Pietro, la cui attuale costruzione risale al primo trentennio circa del XVIII secolo; dalla chiesa di Tengattini, località del comune, la cui costruzione è iniziata verso la fine degli anni '60. Da segnalare sono anche le rovine del castello. Agli anni precedenti la prima guerra mondiale risale l'impianto della prima filanda a carattere industriale.
Economia
Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. La comunità vive dei prodotti agricoli (cereali, foraggi, viti), di uno scarso allevamento di bestiame e del lavoro offerto dall'industria operante nei comparti edile, tessile, della metalmeccanica, della gomma e dei mobili. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei paraticesi consentono la presenza del servizio bancario. La rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità essendo la cittadina inserita in circuiti commerciali. Meno sviluppato è il terziario perché privo di servizi avanzati quali le attività assicurative, i fondi pensione e la consulenza informatica. Per quanto riguarda l'offerta di servizi pubblici si registra la presenza di un orfanotrofio; non vi sono case di riposo e asili nido; le strutture destinate all'arricchimento culturale sono rappresentate soltanto dalle biblioteche, mentre mancano musei o strutture simili; non si registra la presenza di radio o televisioni private né si segnala la pubblicazione di giornali e periodici locali. Nelle scuole del posto si possono frequentare tutte le classi dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Si segnala la presenza della farmacia ma per quanto riguarda gli altri servizi sanitari la popolazione è costretta a spostarsi nei centri vicini.
Relazioni
Con i comuni vicini ha sviluppato un sistema di relazioni alquanto articolato, sia perché da quelli attinge servizi non presenti sul posto (dall'istruzione secondaria di secondo grado alle strutture sanitarie, dalle strutture culturali più complesse a quelle per il tempo libero), sia perché offre cospicue possibilità di lavoro. Queste ultime, evidentemente, sono all'origine del consistente flusso migratorio che il centro ha fatto registrare nel decennio 1981-1991, pari a circa il dieci per cento della popolazione. Uno degli eventi ricorrenti da segnalare è la Sagra della Madonna, che si tiene nel mese di dicembre. La festa in onore della Patrona, Santa Maria Assunta, si celebra il 15 agosto.
Località
Lago d'Iseo
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Paratico rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 4.714
- Lat 45° 39' 34,68'' 45.65963333
- Long 9° 57' 19,4'' 9.95528889
- CAP 25030
- Prefisso 035
- Codice ISTAT 017134
- Codice Catasto G327
- Altitudine slm 232 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2541 - Superficie 6.25 Km2
- Densità 754,24 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 04:51
- Tramonto 19:41
- Gianbattista Ministrini
- Via Dell'Assunta n. 2
- 25030 (BS) Lombardia
- segreteria@pec.comune.paratico.bs.it
- ragioneria@comune.paratico.bs.it
- www.comune.paratico.bs.it
- 80016190177