Descrizione
Piccola comunità collinare, dalle origini medievali, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole un modestissimo sviluppo industriale. Gli osmatesi presentano un indice di vecchiaia particolarmente alto e sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia. Il suo territorio, comprendente anche una parte del lago di Monate, diviso fra più comuni, presenta un profilo geometrico decisamente irregolare, con variazioni altimetriche anche abbastanza accentuate (comprese nell'intervallo tra i 259 ed i 471 metri), e di questa caratteristica orografica risente l'abitato che si caratterizza per l'andamento plano-altimetrico collinare, distribuito com'è sulle alture sovrastanti il lago, con punto di riferimento il pittoresco lavatoio di fattura ottocentesca, che si trova proprio al centro del nucleo urbano. Rosso, oro, argento e azzurro sono gli smalti dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Suddiviso in quattro parti, è caratterizzato dall'immagine di una stella d'oro su sfondo rosso e di tre spighe di grano legate da un nastro azzurro, anch'esse su sfondo rosso.
Storia
Nota fin dall'XI secolo perché facente parte del contado del Seprio, venne successivamente incorporata nel feudo di Brebbia. Nel 1929 perse la frazione di Lentate ma conservò il nome di Osmate-Lentate sino al 1970. Per il resto la storia locale è priva di fatti o eventi di una certa importanza. Qualche particolare riguardante le vicende che l'hanno vista protagonista può essere raccolto osservando gli edifici sacri e civili che si trovano sul territorio comunale e che rappresentano tutt'oggi una testimonianza visiva del periodo storico in cui furono costruiti. A sud dell'abitato sorge, ad esempio, la chiesa dei Ss. Cosma e Damiano, che nel Medioevo dipendeva ecclesiasticamente e amministrativamente dalla pieve di Brebbia. L'edificio è stato più volte modificato. Sul lato sinistro della costruzione sacra inizia la proprietà della Villa Baroni, costruita secondo canoni d'architettura settecentesca: la pregevole struttura appartenne con molta probabilità alla famiglia Besozzi, come fa presupporre lo stemma del nobile casato, che sovrasta l'ingresso; nel piccolo cortile interno si trova inoltre un sarcofago, adibito a vasca per una fontana, che prova la presenza di insediamenti romani sul territorio comunale. All'estremità opposta dell'abitato si trova un'altra dimora gentilizia: la Villa Solferino, costruita nel 1859 dal medico Bartolomeo Garavaglia, che le diede tale denominazione per commemorare la famosa battaglia.
Economia
Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non compaiono altre strutture di tipo burocratico. Il sindaco svolge anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha tralasciato l'agricoltura che, tuttavia, può contare solo su piccole coltivazioni di cereali, vite e frutteti. L'industria è rappresentata da altrettanto piccole imprese edili e da un mobilificio e un cotonificio di modeste proporzioni. Anche il terziario è poco sviluppato, a causa dell'esiguo numero di abitanti, e si compone della rete distributiva (le cui dimensioni sono comunque sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) oltre all'insieme dei servizi (mancano, comunque, servizi pubblici di particolare rilevanza). Non presenta strutture sociali di rilievo e mancano anche strutture sanitarie, scolastiche, culturali, sportive e per il tempo libero, come pure le strutture ricettive sono limitate alla sola ristorazione degli eventuali visitatori. Per tutte queste carenze strutturali la comunità dipende notevolmente dall'esterno.
Relazioni
All'assenza di movimento turistico, causata dalla mancanza di attrattive particolari, fanno riscontro le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, visto che né l'agricoltura né, tanto meno, l'industria e il terziario hanno raggiunto livelli tali da consentire l'assorbimento di un qualche flusso di manodopera. Gli stessi rapporti con i centri vicini non sono rilevanti, mancando, oltre a scuole e servizi, anche quei tradizionali appuntamenti del folclore che altrove costituiscono occasioni di richiamo di numerosi visitatori. La festa dei Patroni, i Santi Cosma e Damiano, si celebra il 26 settembre.
Località
Lago di Monate
- Popolazione 805
- Lat 45° 47' 20,27'' 45.78896389
- Long 8° 39' 32,28'' 8.65896667
- CAP 21018
- Prefisso 0331
- Codice ISTAT 012111
- Codice Catasto E529
- Altitudine slm 333 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2585 - Superficie 3.43 Km2
- Densità 234,69 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:10
- Tramonto 17:07