Descrizione

“Comune sparso” con sede in località Casano-Dogana; di antiche origini, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato da una discreta presenza di fabbriche di laterizi. Gli ortonovesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale –contiguo alle località Carrara (MS) del comune omonimo e Colombiera-Molicciara del comune di Castelnuovo Magra– e, in minor misura, in numerosissime case sparse e negli aggregati urbani di Luni Mare, Nicola e Ortonovo. Il territorio, classificato collinare, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

“Comune sparso” con sede in località Casano-Dogana; di antiche origini, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, caratterizzato da una discreta presenza di fabbriche di laterizi. Gli ortonovesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale –contiguo alle località Carrara (MS) del comune omonimo e Colombiera-Molicciara del comune di Castelnuovo Magra– e, in minor misura, in numerosissime case sparse e negli aggregati urbani di Luni Mare, Nicola e Ortonovo. Il territorio, classificato collinare, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Storia

La sua storia più antica è legata alle vicende di Luni che, fondata dai romani nel 177 a.C. nel corso della guerra contro i liguri apuani, registrò in epoca imperiale un grande sviluppo, legato all’intensificarsi del commercio del marmo. In seguito alla decadenza di Luni, sancita dal trasferimento della sede vescovile nella vicina Sarzana agli inizi del XIII secolo, nacquero sulle colline circostanti nuovi borghi, tra cui quello di Ortonovo, sorto dopo il X secolo e il cui toponimo, che deriva dal latino HORTUS NOVUS, fa riferimento ai miglioramenti agrari che interessarono la zona. Rimase sotto l’autorità dei vescovi fino al 1404, quando fu conquistata dai fiorentini, che ne conservarono il possesso fin verso la metà del XV secolo. Fu poi annessa alla repubblica marinara di Genova. Sul finire del XVIII secolo fu invasa da Napoleone e, annessa al regno di Sardegna nel 1814. Tra le testimonianze storico-architettoniche degni di nota sono: la pieve di San Martino, a Casano; il santuario della Madonna del Mirteto (del XVI secolo), la settecentesca chiesa di San Lorenzo e la torre di Guinigi, ad Ortonovo; la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, risalente al XVI o XVII secolo, a Nicola; l’anfiteatro, il foro, il CAPITOLIUM, il teatro e il grande tempio di epoca romana, a Luni; i ruderi del castello di Volpiglione.

La sua storia più antica è legata alle vicende di Luni che, fondata dai romani nel 177 a.C. nel corso della guerra contro i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=LIGURI'>liguri</a> apuani, registrò in epoca imperiale un grande sviluppo, legato all’intensificarsi del commercio del marmo. In seguito alla decadenza di Luni, sancita dal trasferimento della sede vescovile nella vicina Sarzana agli inizi del XIII secolo, nacquero sulle colline circostanti nuovi borghi, tra cui quello di Ortonovo, sorto dopo il X secolo e il cui toponimo, che deriva dal latino HORTUS NOVUS, fa riferimento ai miglioramenti agrari che interessarono la zona. Rimase sotto l’autorità dei vescovi fino al 1404, quando fu conquistata dai fiorentini, che ne conservarono il possesso fin verso la metà del XV secolo. Fu poi annessa alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>. Sul finire del XVIII secolo fu invasa da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a> e, annessa al regno di Sardegna nel 1814. Tra le testimonianze storico-architettoniche degni di nota sono: la pieve di San Martino, a Casano; il santuario della Madonna del Mirteto (del XVI secolo), la settecentesca chiesa di San Lorenzo e la torre di Guinigi, ad Ortonovo; la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, risalente al XVI o XVII secolo, a Nicola; l’anfiteatro, il foro, il CAPITOLIUM, il teatro e il grande tempio di epoca romana, a Luni; i ruderi del castello di Volpiglione.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, olive, frutta, soprattutto uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, edile, estrattivo, elettrico, metalmeccanico, dell’abbigliamento, affiancate da tipografia e fabbriche specializzate nella produzione di laterizi. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e l’attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca, dal museo etnografico e da quello archeologico nazionale di Luni. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, olive, frutta, soprattutto uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, edile, estrattivo, elettrico, metalmeccanico, dell’abbigliamento, affiancate da tipografia e fabbriche specializzate nella produzione di laterizi. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e l’attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali un asilo nido. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca, dal museo etnografico e da quello archeologico nazionale di Luni. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Al centro di un significativo movimento turistico, grazie alla suggestiva cornice paesaggistica, alla mitezza del clima e alle testimonianze del passato, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto) per le sue attività produttive –e in particolare per la presenza degli insediamenti industriali–, che consentono l'assorbimento di discreti flussi di manodopera. Tra gli eventi ricorrenti vanno segnalate: le fiere di San Giovanni Bosco e San Guglielmo, che si svolgono rispettivamente a gennaio e febbraio, la festa dell’Annunciazione, che si tiene a marzo; la fiera di San Pietro; la fiera di San Rocco, che ha luogo ad agosto. La Patrona è la Madonna del Mirteto, la cui festa si celebra l’8 settembre.

Al centro di un significativo movimento turistico, grazie alla suggestiva cornice paesaggistica, alla mitezza del clima e alle testimonianze del passato, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto) per le sue attività produttive –e in particolare per la presenza degli insediamenti industriali–, che consentono l'assorbimento di discreti flussi di manodopera. Tra gli eventi ricorrenti vanno segnalate: le fiere di San Giovanni Bosco e San Guglielmo, che si svolgono rispettivamente a gennaio e febbraio, la festa dell’Annunciazione, che si tiene a marzo; la fiera di San Pietro; la fiera di San Rocco, che ha luogo ad agosto. La Patrona è la Madonna del Mirteto, la cui festa si celebra l’8 settembre.

Località

Casano, Casano-Dogana, Forlino, Luni Mare, Nicola

Casano, Casano-Dogana, Forlino, Luni Mare, Nicola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Luni rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.