Descrizione
Comune collinare, sorto probabilmente nel Medioevo in un territorio popolato sin dall’antichità; la sua economia è basata sul settore primario, affiancato dall’industria e dal terziario turistico. La maggioranza degli orcianesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale mentre solo una piccola parte della comunità si distribuisce negli aggregati urbani elementari di Montebello e Rupoli nonché in case sparse sui fondi. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Mondavio, ha un andamento altimetrico piuttosto uniforme, sviluppandosi sulle basse colline dell’immediato entroterra pesarese. Dall’abitato, che sorge con pianta allungata sulla sommità di un colle, lo sguardo spazia sulla campagna circostante, caratterizzata da un mosaico di seminativi, coltivazioni arboree e boschi di roverella e nocciolo; filari di alberi, inoltre, orlano i fossi scavati dai numerosi corsi d’acqua mentre al centro di vasti prati adibiti al pascolo si stagliano le sagome scure di querce centenarie. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, campeggia un boccale di terracotta posto su una verde pianura.
Storia
Fu fondata secondo la tradizione nel 207 a.C. da un manipolo di cartaginesi sconfitti dai romani nella battaglia del Metauro; le prime notizie certe risalgono comunque al VII secolo d.C., quando figura tra le terre appartenenti all’esarcato di Ravenna. Passata all’abbazia fanese di San Paterniano, fu conquistata nel 1192 dall’imperatore Federico I Barbarossa, il cui figlio, Enrico VI, la donò agli Ubaldini di Città di Castello. Nella prima metà del Trecento fu occupata dai Malatesta e in seguito fu restituita a Fano dal cardinale Albornoz. Passò quindi a Giovanni della Rovere, a Cesare Borgia, a Lorenzo de’ Medici, nuovamente a Fano e poi ancora ai Della Rovere, che nel 1550 la cedettero al conte Antonio Landriani; alla morte di quest’ultimo passò al conte Prospero Bonarelli, per poi essere inglobata nello Stato Pontificio nel 1631. Il centro storico, cui si accede attraverso il portale dell’antico castello, è impreziosito dalla chiesa rinascimentale di Santa Maria Nuova (1492), con portale in pietra scolpita e torre campanaria progettata dall’architetto Baccio Pontelli –l’interno è a pianta quadrata, con una piccola cupola centrale sorretta da quattro grandi colonne–. La torre malatestiana fu commissionata nel 1348 da Galeotto Malatesta e rimaneggiata nel 1492 da Baccio Pontelli. La chiesa di San Silvestro conserva un Cristo morto in terracotta risalente al XV secolo e una tavola del 1539 raffigurante lo sposalizio mistico di Santa Caterina.
Economia
Le principali risorse dell’economia locale sono costituite dall’agricoltura, che produce cereali, foraggi e uva, e dall’industria, particolarmente vivace nei comparti della trasformazione dei prodotti agricoli, dell’abbigliamento, del mobile, della lavorazione dei metalli e della meccanica. Il settore terziario si va progressivamente affermando grazie alla crescente affluenza turistica, in grado di dare impulso alla rete commerciale e al comparto dei servizi privati, che include quelli bancari. Oltre agli ordinari uffici municipali e postali, il comune possiede le scuole dell’obbligo ma non dispone di istituti d’istruzione secondaria di secondo grado né di rilevanti strutture culturali; la giovane vocazione turistica di questi luoghi ha prodotto inoltre un ampliamento dell’apparato ricettivo, che offre possibilità di ristorazione e di soggiorno; l’assistenza sanitaria è assicurata dalla farmacia.
Relazioni
Oltre a molteplici motivi d’interesse erudito, è in grado di offrire al turista la possibilità di un soggiorno all’insegna del riposo e del contatto rigenerante con la natura: le sue verdi colline ospitano oasi salutiste e un centro sportivo polivalente, con un bocciodromo dove si disputano gare regionali e nazionali. Molte sono le manifestazioni culturali e folcloristiche note anche all’esterno: spiccano tra queste il “Concorso nazionale fotografico” e la sagra del piccione (maggio), una tradizionale manifestazione canora (luglio), la festa di San Rocco (agosto) e una rassegna di spettacoli teatrali e concerti di musica classica che si tiene nei mesi estivi. Molto frequentate sono inoltre le fiere del secondo e del penultimo giovedì di ogni mese. La Patrona Santa Caterina si festeggia il 25 novembre.
Località
Montebello, Rupoli
- Popolazione 2.028
- Lat 43° 41' 16,12'' 43.68781111
- Long 12° 57' 56,29'' 12.96563611
- CAP 61038
- Prefisso 0721
- Codice ISTAT 041040
- Codice Catasto G089
- Altitudine slm 264 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2285 - Superficie 23.78 Km2
- Densità 85,28 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 06:48
- Tramonto 16:54