Descrizione
Comune collinare, con origine nell’epoca paleolitica, i cui abitanti traggono sostentamento principalmente dalle attività agricole e da quelle industriali. I mossanesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono prevalentemente nel capoluogo comunale e nella località Ponte di Mossano, oltre che in numerosissime case sparse. Il territorio fa registrare un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, comprese tra i 18 e i 440 metri sul livello del mare. Analogamente l’andamento plano-altimetrico del territorio è tipico di collina.
Storia
Diverse le interpretazioni sul toponimo: una lo deriva dal latino MONS SANUM; un’altra dall’onomastico romano MUSSIUS; e, infine, una terza lo riferisce ad un termine ricavato dalla radice mediterranea “mozza” indicando una particolare caratteristica del terreno. Insediamenti umani sono databili già nel Paleolitico e diversi sono i resti di epoca romana. Nel decimo secolo fa parte dei territori donati dai re Ugo e Lotario al vescovo di Vicenza, donazione confermata nel 1026 da Corrado II il Salico. Nel tredicesimo secolo diviene dominio della famiglia dei Pilio conti di Sossano. Nel 1510 si svolge nella grotta di San Bernardino un tragico evento: l’esercito imperiale appiccò il fuoco al suo esterno e provocò la morte di moltissime persone rifuggiatesi lì dentro; sul luogo, a ricordo, è stata costruita una chiesa, Santa Maria delle Grazie. La parrocchiale, sorta sulle rovine della chiesa di San Pietro Apostolo e costruita nel Quattrocento, è stata restaurata nel 1725 e poi distrutta nel 1874. La nuova chiesa, ultimata intorno al 1884, custodisce al suo interno una pala, la Consegna delle chiavi, attribuita a Giovanni Battista Zelotti. Casa Torre, risalente al quattordicesimo secolo, è un esempio di come le fortificazioni medioevali possano trasformarsi in aziende agricole. Villa Pignafetta-Camerini, il cui disegno è attribuito a Antonio Pizzocaro, presenta un corpo centrale con due ali simmetriche, ma nel tempo è stata modificata dall’intervento di diversi architetti; durante la seconda guerra mondiale è stata sede di un comando tedesco. Le sculture presenti sono di Orazio Marinali e la decorazione interna è stata realizzata nel 1714 da Francesco Aviani.
Economia
La forza della tradizione, che continua a esercitare una certa suggestione, non ha eretto una barriera all’introduzione di cambiamenti. Lo scenario economico si è andato gradualmente trasformando anche se l’agricoltura è rimasta un pilastro importante dell’economia locale (si coltivano prevalentemente cereali, frumento, foraggi, olive, alberi da frutta e viti da vino, mentre le attività zootecniche sono dirette principalmente all’allevamento di bovini e avicoli). L’industria è presente con aziende di dimensioni artigianali che operano nei comparti dell’abbigliamento, della fabbricazione di articoli in plastica, dei materiali da costruzione e dell’edilizia. Il terziario, privo di servizi come la consulenza informatica, dispone, invece, di quello bancario. Le strutture sociali sono presenti con una casa di riposo per anziani, mentre quelle scolastiche consentono la frequenza delle sole classi materne ed elementari. Mancano del tutto strutture atte alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio culturale, come biblioteche o musei. Le strutture ricettive consentono la ristorazione ma non il soggiorno. Non vi sono strutture sportive e per il tempo libero. Il servizio sanitario è garantito dalla sola farmacia.
Relazioni
Alla discreta affluenza turistica si contrappone la scarsa presenza esterna nel mondo del lavoro, poiché né l’industria né, tanto meno, il terziario hanno raggiunto livelli di sviluppo tali da consentire un apprezzabile flusso di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini la vedono dipendere da questi a causa dello stato deficitario delle sue strutture, che costringono la popolazione a spostarsi altrove. Tali rapporti si intensificano anche in occasione di alcuni eventi ricorrenti e manifestazioni folcloristiche come ad esempio: la ricorrenza Micolajewka, consistente in una rassegna di cori con commemorazione dei caduti e dispersi in Russia, a gennaio; la “pasquetta” sui colli Bèrici, che prevede una passeggiata guidata sui colli con visita alla grotta di San Bernardino (testimonianza archeologica del vicentino), che si svolge a marzo, e la visita alle prigioni longobarde sui colli Bèrici, il primo ottobre. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 23 luglio.
Località
Crosara, Fossarosa, Olmi, Palù, Ponte di Mossano, Prietta
- Popolazione 1.788
- Lat 45° 25' 6,59'' 45.41849722
- Long 11° 33' 16,92'' 11.55470000
- CAP 36020
- Prefisso 0444
- Codice ISTAT 024069
- Codice Catasto F768
- Altitudine slm 89 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2384 - Superficie 13.97 Km2
- Densità 127,99 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 07:10
- Tramonto 16:44