Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza delle attività agricole, commerciali e industriali. I mornicesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, percorso dai torrenti Zerra e Cherio, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. Il centro abitato, contraddistinto da un andamento plano-altimetrico pianeggiante, presenta segni di forte espansione edilizia. Il comune, del resto, tra i due ultimi censimenti generali della popolazione ha fatto registrare una crescita demografica superiore al dieci per cento, dovuta al saldo attivo sia del movimento naturale che di quello migratorio. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si raffigura un ramoscello di more con tre foglie e tre frutti.

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza delle attività agricole, commerciali e industriali. I mornicesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, percorso dai torrenti Zerra e Cherio, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. Il centro abitato, contraddistinto da un andamento plano-altimetrico pianeggiante, presenta segni di forte espansione edilizia. Il comune, del resto, tra i due ultimi censimenti generali della popolazione ha fatto registrare una crescita demografica superiore al dieci per cento, dovuta al saldo attivo sia del movimento naturale che di quello migratorio. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si raffigura un ramoscello di more con tre foglie e tre frutti.

Storia

La denominazione del comune deriva dal nome del primo possessore di questa terra, tale MAURINUS, sebbene la storiografia locale le faccia trarre origine dal frutto del rovo. L'apposizione "al Serio" è frutto di un decreto regio del 1863, allo scopo di evitare di confonderla con comuni omonimi delle province di Como e di Pavia. La nascita del borgo originario si è avuta tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., al tempo del dominio dei romani, benché l'abitato attuale possa datarsi intorno al 1000. Negli anni successivi si è trovata implicata negli scontri tra guelfi e ghibellini e nelle lotte tra Milano e Venezia. Nei primi anni del 1300 ha avuto un proprio ordinamento interno fino a quando, nel secolo seguente, è stata assoggettata a Venezia, con cui è rimasta fino agli ultimi anni del 1700. Con la capitolazione di Napoleone Bonaparte è stata, insieme a Bergamo, dominata dagli austriaci fino alla seconda metà del 1800. Di particolare importanza per l'architettura sacra sono: la chiesa vecchia dell'Addolorata, all'interno ricca di affreschi; la parrocchiale intitolata a Sant'Andrea Apostolo, eretta all'inizio del 1900 e dichiarata sacra dopo diversi anni da monsignor Angelo Giuseppe Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII , che conserva affreschi del XX secolo e tele del XVII secolo; la chiesa di Santa Valeria, di stile goticolombardo, riedificata nel XV secolo; la chiesa di San Rocco, sorta nella seconda metà del 1800 in seguito a una promessa degli abitanti durante una pestilenza. Spiccano nel patrimonio storico-architettonico costruzioni risalenti al XVIII secolo: il palazzo Dolci, il palazzo Biasca, il palazzo Perini (sede del municipio) e Casa Gambarini.

La denominazione del comune deriva dal nome del primo possessore di questa terra, tale MAURINUS, sebbene la storiografia locale le faccia trarre origine dal frutto del rovo. L'apposizione "al Serio" è frutto di un decreto regio del 1863, allo scopo di evitare di confonderla con comuni omonimi delle province di Como e di Pavia. La nascita del borgo originario si è avuta tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., al tempo del dominio dei romani, benché l'abitato attuale possa datarsi intorno al 1000. Negli anni successivi si è trovata implicata negli scontri tra guelfi e ghibellini e nelle lotte tra Milano e Venezia. Nei primi anni del 1300 ha avuto un proprio ordinamento interno fino a quando, nel secolo seguente, è stata assoggettata a Venezia, con cui è rimasta fino agli ultimi anni del 1700. Con la capitolazione di Napoleone Bonaparte è stata, insieme a Bergamo, dominata dagli austriaci fino alla seconda metà del 1800. Di particolare importanza per l'architettura sacra sono: la chiesa vecchia dell'Addolorata, all'interno ricca di affreschi; la parrocchiale intitolata a Sant'Andrea Apostolo, eretta all'inizio del 1900 e dichiarata sacra dopo diversi anni da monsignor <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ANGELOGIUSEPPERONCALLI'>Angelo Giuseppe Roncalli</a>, poi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PAPAGIOVANNIXXIII'>Papa Giovanni XXIII</a> , che conserva affreschi del XX secolo e tele del XVII secolo; la chiesa di Santa Valeria, di stile goticolombardo, riedificata nel XV secolo; la chiesa di San Rocco, sorta nella seconda metà del 1800 in seguito a una promessa degli abitanti durante una pestilenza. Spiccano nel patrimonio storico-architettonico costruzioni risalenti al XVIII secolo: il palazzo Dolci, il palazzo Biasca, il palazzo Perini (sede del municipio) e Casa Gambarini.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. I mornicesi vivono dei prodotti agricoli (cereali, foraggi e orti), dell'allevamento soprattutto degli avicoli, dei suini e dei bovini da latte e da carne, del lavoro offerto dalle imprese industriali operanti nei comparti tessile, metalmeccanico ed edile, dalle fabbriche artigianali di materiali plastici, dai mobilifici e dalle gioiellerie. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei mornicesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale, soddisfacente per i bisogni della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. I servizi pubblici sono commisurati alle dimensioni del comune: non si registra la presenza né di particolari strutture sociali, quali asili nido o case di riposo, né di strutture sportive e per il tempo libero; ci sono, invece, strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche ed emeroteche. Nelle scuole locali si impartisce sia l'istruzione primaria che quella secondaria di primo grado. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'unica struttura sanitaria esistente è la farmacia; per gli altri servizi è necessario recarsi nei centri vicini.

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. I mornicesi vivono dei prodotti agricoli (cereali, foraggi e orti), dell'allevamento soprattutto degli avicoli, dei suini e dei bovini da latte e da carne, del lavoro offerto dalle imprese industriali operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico ed edile, dalle fabbriche artigianali di materiali plastici, dai mobilifici e dalle gioiellerie. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei mornicesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale, soddisfacente per i bisogni della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. I servizi pubblici sono commisurati alle dimensioni del comune: non si registra la presenza né di particolari strutture sociali, quali asili nido o case di riposo, né di strutture sportive e per il tempo libero; ci sono, invece, strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche ed emeroteche. Nelle scuole locali si impartisce sia l'istruzione primaria che quella secondaria di primo grado. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'unica struttura sanitaria esistente è la farmacia; per gli altri servizi è necessario recarsi nei centri vicini.

Relazioni

Non può certo essere considerata una meta turistica e vive un rapporto di interdipendenza con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per il commercio, per il lavoro o per l'espletamento di pratiche burocratico-amministrative, aiutata da un sistema di collegamenti valido e soddisfacente, dovuto alle caratteristiche orografiche di questa parte del territorio. Negli ultimi tempi si è registrata una progressiva apertura grazie alle potenzialità rappresentate dal suo ricco tessuto economico. Si celebrano: il 28 aprile Santa Valeria; la terza domenica di luglio un'altra festa religiosa. La festa del Patrono, Sant'Andrea, si celebra il 30 novembre.

Non può certo essere considerata una meta turistica e vive un rapporto di interdipendenza con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per il commercio, per il lavoro o per l'espletamento di pratiche burocratico-amministrative, aiutata da un sistema di collegamenti valido e soddisfacente, dovuto alle caratteristiche orografiche di questa parte del territorio. Negli ultimi tempi si è registrata una progressiva apertura grazie alle potenzialità rappresentate dal suo ricco tessuto economico. Si celebrano: il 28 aprile Santa Valeria; la terza domenica di luglio un'altra festa religiosa. La festa del Patrono, Sant'Andrea, si celebra il 30 novembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mornico al Serio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.