Descrizione

Centro collinare, di antichissime origini, che ha incentivato le tradizionali attività agricole e sviluppato il tessuto industriale e la rete commerciale. La comunità dei monzambanesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, è concentrata soprattutto nel capoluogo comunale, che fa registrare segni di una notevole crescita edilizia. Tra le altre località le più popolose sono: Castellaro Lagusello (in cui si raccoglie solo un decimo della popolazione comunale ma che ha tutta la struttura di un paese a sé stante), Olfino, Moscatello e Pille. Se ne contano, poi, numerose altre minori, accanto a una miriade di case sparse, in cui è disseminato un quarto degli abitanti. Dominato dalle colline moreniche (caratteristiche di questo tratto del fiume Mincio) e dal castello che si trova sulla sommità dei loro pendii, il suo territorio presenta un profilo leggermente ondulato. La caratteristica del centro è rappresentata dall'architettura suggestiva dei suoi nuclei storici principali che, dislocati su alture inconsuete per la zona, si distinguono nella piatta pianura circostante. La fiorente vegetazione trae beneficio dalla vicinanza al Benaco.

Centro collinare, di antichissime origini, che ha incentivato le tradizionali attività agricole e sviluppato il tessuto industriale e la rete commerciale. La comunità dei monzambanesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, è concentrata soprattutto nel capoluogo comunale, che fa registrare segni di una notevole crescita edilizia. Tra le altre località le più popolose sono: Castellaro Lagusello (in cui si raccoglie solo un decimo della popolazione comunale ma che ha tutta la struttura di un paese a sé stante), Olfino, Moscatello e Pille. Se ne contano, poi, numerose altre minori, accanto a una miriade di case sparse, in cui è disseminato un quarto degli abitanti. Dominato dalle colline moreniche (caratteristiche di questo tratto del fiume Mincio) e dal castello che si trova sulla sommità dei loro pendii, il suo territorio presenta un profilo leggermente ondulato. La caratteristica del centro è rappresentata dall'architettura suggestiva dei suoi nuclei storici principali che, dislocati su alture inconsuete per la zona, si distinguono nella piatta pianura circostante. La fiorente vegetazione trae beneficio dalla vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BENACO'>Benaco</a>.

Storia

Il toponimo è un evidente composto di "monte" e un secondo elemento, che sembra essere un personale "Zambano". Le sue origini sono molto antiche: sembra ormai accertato che la zona fosse abitata fin da epoca preistorica, come testimoniato dai resti di villaggi su palafitte, rinvenuti nei pressi del locale laghetto. Non mancarono più tardi insediamenti romani, stando ai resti di ville e tombe scoperte nel territorio. Nel corso del Medioevo assunse l'aspetto, tuttora ben visibile nel castello cinto da mura, di una fortezza, il cui ruolo fu quello di controllare i traffici sul Mincio. Passata, nel XV secolo, in gran parte sotto il dominio della Repubblica di Venezia, la quale in seguito cedette Castellaro ai conti Arrighi di Salò, non risentì notevolmente dell'influenza dei Gonzaga. Dopo il declino della Serenissima, subì l'occupazione napoleonica e quella austriaca; contro quest'ultima reagì partecipando attivamente alle guerre d'indipendenza e, dopo la battaglia di Solferino e San Martino, vide nel 1859 Vittorio Emanuele II e il Cavour discutere sui termini della tregua con gli austriaci. Tra i monumenti, oltre al castello del XII secolo (oggetto di continue contese fra Verona, Milano e Mantova) e alle sue bellissime mura, vanno citate la parrocchiale di San Michele risalente al XVIII secolo, la seicentesca chiesa della Santissima Trinità ad Olfino nonché, a Castellaro Lagusello, il castello del 1200, circondato anch'esso da splendide mura guarnite da merli, il Palazzo del marchese Tacoli e la parrocchiale dedicata a San Nicola.

Il toponimo è un evidente composto di "monte" e un secondo elemento, che sembra essere un personale "Zambano". Le sue origini sono molto antiche: sembra ormai accertato che la zona fosse abitata fin da epoca preistorica, come testimoniato dai resti di villaggi su palafitte, rinvenuti nei pressi del locale laghetto. Non mancarono più tardi insediamenti romani, stando ai resti di ville e tombe scoperte nel territorio. Nel corso del Medioevo assunse l'aspetto, tuttora ben visibile nel castello cinto da mura, di una fortezza, il cui ruolo fu quello di controllare i traffici sul Mincio. Passata, nel XV secolo, in gran parte sotto il dominio della Repubblica di Venezia, la quale in seguito cedette Castellaro ai conti Arrighi di Salò, non risentì notevolmente dell'influenza dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>. Dopo il declino della Serenissima, subì l'occupazione napoleonica e quella austriaca; contro quest'ultima reagì partecipando attivamente alle guerre d'indipendenza e, dopo la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BATTAGLIADISOLFERINOESANMARTINO'>battaglia di Solferino e San Martino</a>, vide nel 1859 Vittorio Emanuele II e il Cavour discutere sui termini della tregua con gli austriaci. Tra i monumenti, oltre al castello del XII secolo (oggetto di continue contese fra Verona, Milano e Mantova) e alle sue bellissime mura, vanno citate la parrocchiale di San Michele risalente al XVIII secolo, la seicentesca chiesa della Santissima Trinità ad Olfino nonché, a Castellaro Lagusello, il castello del 1200, circondato anch'esso da splendide mura guarnite da merli, il Palazzo del marchese Tacoli e la parrocchiale dedicata a San Nicola.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali e la stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura riveste un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutteti; molto sviluppato è l'allevamento di avicoli, seguito da quello dei bovini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto dalle industrie: alimentare, tessile e dell'abbigliamento, delle calzature; a queste si affiancano stabilimenti metalmeccanici e di articoli in gomma nonché numerose altre imprese (edilizia, falegnameria, tipografia, costruzione di macchine agricole). Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente quello bancario. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole dell'obbligo ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le numerose strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Ospita i consueti uffici municipali e postali e la stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura riveste un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutteti; molto sviluppato è l'allevamento di avicoli, seguito da quello dei bovini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto dalle industrie: alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell'abbigliamento, delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURE'>calzature</a>; a queste si affiancano stabilimenti metalmeccanici e di articoli in gomma nonché numerose altre imprese (edilizia, falegnameria, tipografia, costruzione di macchine agricole). Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente quello bancario. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole dell'obbligo ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le numerose strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

La vicinanza al lago di Garda e il corso del Mincio, oltre ai monumenti e alla suggestiva cornice paesaggistica, attirano un buon numero di turisti, che possono soggiornare presso i centri agrituristici, dove è possibile praticare l'"agricampeggio". Abbastanza numerose sono anche le presenze di manodopera non locale, grazie al ragguardevole sviluppo economico che consente l'assorbimento di consistenti flussi di maestranze. È frequentata anche in occasione dell'annuale festa dell'uva, che si tiene in settembre (i primi due giorni del mese), con una mostra di prodotti locali, degustazione e "concorso delle uve". La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto.

La vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a> e il corso del Mincio, oltre ai monumenti e alla suggestiva cornice paesaggistica, attirano un buon numero di turisti, che possono soggiornare presso i centri agrituristici, dove è possibile praticare l'"agricampeggio". Abbastanza numerose sono anche le presenze di manodopera non locale, grazie al ragguardevole sviluppo economico che consente l'assorbimento di consistenti flussi di maestranze. È frequentata anche in occasione dell'annuale festa dell'uva, che si tiene in settembre (i primi due giorni del mese), con una mostra di prodotti locali, degustazione e "concorso delle uve". La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto.

Località

Albera, Bastianelli, Castellaro Lagusello, Moscatello, Olfino, Perini, Pille, Tononi, Turrini

Albera, Bastianelli, Castellaro Lagusello, Moscatello, Olfino, Perini, Pille, Tononi, Turrini

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monzambano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.