BATTAGLIA DI SOLFERINO E SAN MARTINO:
Battaglie combattute tra l'esercito franco-piemontese e quello austriaco il 24 giugno 1859. Gli scontri ebbero luogo nei territori di Solferino (oggi in provincia di Mantova) e San Martino (oggi San Martino della Battaglia, nel comune di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia) mentre l'Italia combatteva la seconda Guerra di Indipendenza contro gli austriaci, scoppiata nell'aprile di quello stesso anno. L'esercito francese si era unito a quello piemontese e diverse città della Lombardia erano state liberate; inoltre i franco-piemontesi avevano trionfato nelle battaglie di Magenta, Palestro e Montebello. A Solferino lo scontro ebbe luogo tra alcuni reparti dell'esercito austriaco 'in tutto 90.000 uomini agli ordini dell'imperatore Francesco Giuseppe' e il contingente francese, in inferiorità numerica di circa 10.000 uomini e guidato da Napoleone III. L'esercito piemontese, che era comandato da Vittorio Emanuele II, contrastò il resto dell'esercito nemico a San Martino. Le battaglie furono sanguinosissime e durarono l'intera giornata del 24 giugno. I franco-piemontesi riuscirono alla fine ad avere la meglio sull'esercito del nemico, gli austriaci vennero ricacciati oltre la linea del fiume Mincio ma le perdite furono gravissime. La vittoria di Solferino e San Martino fu possibile grazie all'unione dell'esercito di Napoleone III con quello sabaudo e la sconfitta inferta agli austriaci consentì agli alleati di avere via libera nella pianura padana e di puntare verso Venezia.