Descrizione

Centro di pianura, d’origine antica la cui economia è caratterizzata dalla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. La comunità dei minerbesi presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e risiede, quasi esclusivamente, nel capoluogo comunale, anche se piccoli nuclei si trovano nelle località Anson, Casteldivento –contigua con Orti del comune di Bonavigo–, Santo Stefano e Stoppazzole-Boschi Sant’Anna. Il suo territorio, dal profilo geometrico regolare, presenta variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, che fa registrare un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un albero verde, fondato su una campagna dello stesso colore e sovrastato da una colomba d’argento, che trattiene, nel becco, un ramoscello d’ulivo, verde.

Centro di pianura, d’origine antica la cui economia è caratterizzata dalla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. La comunità dei minerbesi presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e risiede, quasi esclusivamente, nel capoluogo comunale, anche se piccoli nuclei si trovano nelle località Anson, Casteldivento –contigua con Orti del comune di Bonavigo–, Santo Stefano e Stoppazzole-Boschi Sant’Anna. Il suo territorio, dal profilo geometrico regolare, presenta variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, che fa registrare un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un albero verde, fondato su una campagna dello stesso colore e sovrastato da una colomba d’argento, che trattiene, nel becco, un ramoscello d’ulivo, verde.

Storia

Le fonti documentarie indicano la località con i nomi di “Minervae”, “Menervae”, “Menarbio” e “Minerbium”. L’origine del nome è certamente da ricondurre alla presenza sul territorio di un edificio consacrato alla dea Minerva. I primi abitanti della zona furono i paleoveneti, come testimoniano il monumento funebre di Lucilio e altri corredi trovati nelle sepolture databili al VII secolo a.C. Divenne comune nel 1199. Ai primi del XV secolo, i conti Bevilacqua ottennero dagli Scaligeri l’ufficio del Vicariato, titolo che fu loro riconfermato anche dal doge Steno. La zona fu tormentata dalle lotte fra i Carraresi e Venezia, per questo motivo Venezia nel 1407, sospese il pagamento delle tasse per un quinquennio. I secoli XVIII e XIX sono stati caratterizzati da una forte instabilità politica. Nel novembre del 1766 un violento straripamento dell’Adige causò molte vittime e consistenti danni all’economia locale. Solo l’unione d’Italia ha reso possibile un assetto stabile del territorio sia dal punto di vista politico che sociale ed economico. Principale testimonianza del patrimonio storico-artistico è la chiesa di San Zeno, fondata sull’antico tempio di Minerva. Tra le numerose ville e dimore nobiliari, notevoli sono Villa Stopezzola, Villa Nichesola e Villa Frattini, tutte costruite nel XIV secolo.

Le fonti documentarie indicano la località con i nomi di “Minervae”, “Menervae”, “Menarbio” e “Minerbium”. L’origine del nome è certamente da ricondurre alla presenza sul territorio di un edificio consacrato alla dea Minerva. I primi abitanti della zona furono i paleoveneti, come testimoniano il monumento funebre di Lucilio e altri corredi trovati nelle sepolture databili al VII secolo a.C. Divenne comune nel 1199. Ai primi del XV secolo, i conti Bevilacqua ottennero dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a> l’ufficio del Vicariato, titolo che fu loro riconfermato anche dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=DOGE'>doge</a> Steno. La zona fu tormentata dalle lotte fra i Carraresi e Venezia, per questo motivo Venezia nel 1407, sospese il pagamento delle tasse per un quinquennio. I secoli XVIII e XIX sono stati caratterizzati da una forte instabilità politica. Nel novembre del 1766 un violento straripamento dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a> causò molte vittime e consistenti danni all’economia locale. Solo l’unione d’Italia ha reso possibile un assetto stabile del territorio sia dal punto di vista politico che sociale ed economico. Principale testimonianza del patrimonio storico-artistico è la chiesa di San Zeno, fondata sull’antico tempio di Minerva. Tra le numerose ville e dimore nobiliari, notevoli sono Villa Stopezzola, Villa Nichesola e Villa Frattini, tutte costruite nel XIV secolo.

Economia

Il suo apparato amministrativo si compone dei consueti uffici municipali e postali; è sede della Pro Loco, è presente sul posto la stazione dei carabinieri. L’attività agricola rappresenta un perno per l’economia locale. Diffuse sono le coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e alberi da frutta. Parte della popolazione si dedica anche all’allevamento bovino e avicolo. Un’ulteriore fonte di reddito è rappresentata dalle entrate del settore industriale. Presente è l’industria alimentare specializzata nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi. A queste si aggiungono l’industria tessile, edile, del legno, chimica, stabilimenti per la fabbricazione di articoli in materie plastiche, laterizi, per la fabbricazione di mobili, sono presenti anche stabilimenti tipografici con tutte le attività connesse. L’industria meccanica è specializzata nella produzione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme di servizi, tra cui quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria; per accedere all’istruzione secondaria di secondo grado bisogna spostarsi nei comuni vicini. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Il suo apparato amministrativo si compone dei consueti uffici municipali e postali; è sede della Pro Loco, è presente sul posto la stazione dei carabinieri. L’attività agricola rappresenta un perno per l’economia locale. Diffuse sono le coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e alberi da frutta. Parte della popolazione si dedica anche all’allevamento bovino e avicolo. Un’ulteriore fonte di reddito è rappresentata dalle entrate del settore industriale. Presente è l’industria alimentare specializzata nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi. A queste si aggiungono l’industria tessile, edile, del legno, chimica, stabilimenti per la fabbricazione di articoli in materie plastiche, laterizi, per la fabbricazione di mobili, sono presenti anche stabilimenti tipografici con tutte le attività connesse. L’industria meccanica è specializzata nella produzione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme di servizi, tra cui quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria; per accedere all’istruzione secondaria di secondo grado bisogna spostarsi nei comuni vicini. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. è abbastanza frequentata per lavoro grazie alle industrie che consentono un discreto assorbimento di manodopera. I suo rapporti con il circondario sono determinati dalla necessità di usufruire di tutti quei servizi che non sono presenti sul posto. Non si segnalano tradizionali eventi ricorrenti, nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti del circondario. Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. è abbastanza frequentata per lavoro grazie alle industrie che consentono un discreto assorbimento di manodopera. I suo rapporti con il circondario sono determinati dalla necessità di usufruire di tutti quei servizi che non sono presenti sul posto. Non si segnalano tradizionali eventi ricorrenti, nell’ambito fieristico o folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti del circondario. Il Patrono, San Lorenzo, si festeggia il 10 agosto.

Località

Anson, Carampelle, Casteldivento, Comuni, Raniera, Santo Stefano, Spin, Stoppazzole-Boschi Sant'Anna

Anson, Carampelle, Casteldivento, Comuni, Raniera, Santo Stefano, Spin, Stoppazzole-Boschi Sant'Anna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Minerbe rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.