Descrizione

Piccola comunità di montagna, dalle origini antiche, con una vita economica basata esclusivamente sulle attività agricole tradizionali, soprattutto sulla coltivazione della vite. La comunità dei menarolesi, che presenta un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato rispetto ai valori medi, si distribuisce in una serie di piccole località abitate: Gresadella, sede del municipio, Bortolotto, Foppo e Voga. Nei vari nuclei abitati il fenomeno di espansione edilizia è di discreta entità. Il territorio comunale presenta caratteristiche paesaggistiche tipicamente alpestri, con un profilo geometrico abbastanza vario e a tratti piuttosto aspro, come dimostra la presenza di rilevanti variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 400 metri sul livello del mare ad un massimo di 2.674.  

Piccola comunità di montagna, dalle origini antiche, con una vita economica basata esclusivamente sulle attività agricole tradizionali, soprattutto sulla coltivazione della vite. La comunità dei menarolesi, che presenta un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato rispetto ai valori medi, si distribuisce in una serie di piccole località abitate: Gresadella, sede del municipio, Bortolotto, Foppo e Voga. Nei vari nuclei abitati il fenomeno di espansione edilizia è di discreta entità. Il territorio comunale presenta caratteristiche paesaggistiche tipicamente alpestri, con un profilo geometrico abbastanza vario e a tratti piuttosto aspro, come dimostra la presenza di rilevanti variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 400 metri sul livello del mare ad un massimo di 2.674.  

Storia

Di incerta origine, deve la sua nascita probabilmente ad un insediamento sorto lungo l'antica strada che attraversando il Passo della Forcola, posto ad una altitudine di 2.227 metri, arrivava nella Valle Mesolcina, appartenente attualmente al territorio svizzero. Il toponimo secondo alcuni studiosi significherebbe "sentiero erto" e la sua conformazione orografica risponde a tale significato. Appartenente alla pieve di Samolaco, fu di proprietà della famiglia Gordona fino al '700. In precedenza aveva subito la tirannia del popolo grigione e ciò determinò un rapido declino economico ed un forte movimento migratorio della sua popolazione verso Napoli, tanto che gli emigranti del posto fondarono la "Società dei domestici napoletani". Altre notizie storiche sicure mancano ed è presumibile che il borgo successivamente seguì le sorti politiche e storiche della Valtellina. La grande generosità e l'attaccamento dei menarolesi al paese natio si evince dalla ricchezza di affreschi ed opere d'arte presenti soprattutto nella chiesa parrocchiale della Visitazione. In essa è possibile ammirare un gruppo ligneo del Settecento e, tra l'argenteria, una croce astile dello stesso periodo, un ostensorio, un calice, due lampade ed un reliquario. Altro monumento da visitare è la chiesa dell'Addolorata, valorizzata da vari pezzi pregiati in argento. La popolazione ha subito nel corso degli anni un deciso calo per cui oggi fa registrare valori tra i più bassi di tutta l'Italia.    

Di incerta origine, deve la sua nascita probabilmente ad un insediamento sorto lungo l'antica strada che attraversando il Passo della Forcola, posto ad una altitudine di 2.227 metri, arrivava nella Valle Mesolcina, appartenente attualmente al territorio svizzero. Il toponimo secondo alcuni studiosi significherebbe "sentiero erto" e la sua conformazione orografica risponde a tale significato. Appartenente alla pieve di Samolaco, fu di proprietà della famiglia Gordona fino al '700. In precedenza aveva subito la tirannia del popolo grigione e ciò determinò un rapido declino economico ed un forte movimento migratorio della sua popolazione verso Napoli, tanto che gli emigranti del posto fondarono la "Società dei domestici napoletani". Altre notizie storiche sicure mancano ed è presumibile che il borgo successivamente seguì le sorti politiche e storiche della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>. La grande generosità e l'attaccamento dei menarolesi al paese natio si evince dalla ricchezza di affreschi ed opere d'arte presenti soprattutto nella chiesa parrocchiale della Visitazione. In essa è possibile ammirare un gruppo ligneo del Settecento e, tra l'argenteria, una croce astile dello stesso periodo, un ostensorio, un calice, due lampade ed un reliquario. Altro monumento da visitare è la chiesa dell'Addolorata, valorizzata da vari pezzi pregiati in argento. La popolazione ha subito nel corso degli anni un deciso calo per cui oggi fa registrare valori tra i più bassi di tutta l'Italia.    

Economia

Il comune ospita unicamente gli uffici pubblici municipali e postali e non offre strutture o servizi pubblici particolari. L'economia locale ruota esclusivamente attorno alle attività agricole, piuttosto scarse e comunque generalmente finalizzate all'esclusivo consumo familiare. L'unico tipo di coltivazione che abbia una certa consistenza è la vite. Non esistono attività di alcun genere, né nell'industria né nel settore terziario. Non ci sono neppure strutture sanitarie, neanche per garantire il servizio farmaceutico. Anche le scuole sono del tutto assenti e non si trovano sul territorio comunale strutture di tipo culturale, quali musei o biblioteche. La rete distributiva è inconsistente, come quelle dei servizi in genere: non compaiono né l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria né i pubblici esercizi e le strutture ricettive per il soggiorno o la ristorazione dei visitatori. Non ci sono neppure strutture sanitarie, neanche per garantire il servizio farmaceutico.  

Il comune ospita unicamente gli uffici pubblici municipali e postali e non offre strutture o servizi pubblici particolari. L'economia locale ruota esclusivamente attorno alle attività agricole, piuttosto scarse e comunque generalmente finalizzate all'esclusivo consumo familiare. L'unico tipo di coltivazione che abbia una certa consistenza è la vite. Non esistono attività di alcun genere, né nell'industria né nel settore terziario. Non ci sono neppure strutture sanitarie, neanche per garantire il servizio farmaceutico. Anche le scuole sono del tutto assenti e non si trovano sul territorio comunale strutture di tipo culturale, quali musei o biblioteche. La rete distributiva è inconsistente, come quelle dei servizi in genere: non compaiono né l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria né i pubblici esercizi e le strutture ricettive per il soggiorno o la ristorazione dei visitatori. Non ci sono neppure strutture sanitarie, neanche per garantire il servizio farmaceutico.  

Relazioni

Il comune non ha particolari rapporti con l'esterno: le modeste dimensioni non attirano turismo e gli scambi con i centri vicini sono particolarmente scarsi. Non si verificano fenomeni di pendolarismo, a causa dell'esiguità della popolazione attiva, e neppure la necessità di usufruire dei servizi e delle strutture dei centri meglio dotati provoca scambi o traffici particolarmente importanti con le comunità dei dintorni. Il calendario delle feste non prevede manifestazioni di particolare rilevanza durante l'anno né, comunque, eventi ricorrenti capaci di stimolare flussi di visitatori di una qualche entità. La comunità, il 2 luglio festeggia la Patrona Santa Elisabetta.  

Il comune non ha particolari rapporti con l'esterno: le modeste dimensioni non attirano turismo e gli scambi con i centri vicini sono particolarmente scarsi. Non si verificano fenomeni di pendolarismo, a causa dell'esiguità della popolazione attiva, e neppure la necessità di usufruire dei servizi e delle strutture dei centri meglio dotati provoca scambi o traffici particolarmente importanti con le comunità dei dintorni. Il calendario delle feste non prevede manifestazioni di particolare rilevanza durante l'anno né, comunque, eventi ricorrenti capaci di stimolare flussi di visitatori di una qualche entità. La comunità, il 2 luglio festeggia la Patrona Santa Elisabetta.  

Località

Bortolotto, Castanedi, Gradesella, Motto, Pizzo della Forcola

Bortolotto, Castanedi, Gradesella, Motto, Pizzo della Forcola