Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che ha incrementato le tradizionali attività agricole e sviluppato il tessuto industriale. I medolesi presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte crescita edilizia. Il suo territorio, comprendente anche le località di Casa Bellini, Colla, Crocevia e Sassi, nonché numerose case sparse, in cui è disseminato quasi il quindici per cento della popolazione, ha un profilo regolare, con lievi variazioni altimetriche, e di questa caratteristica orografica risente il capoluogo comunale, il cui andamento plano-altimetrico risulta pianeggiante.

Centro di pianura, di antiche origini, che ha incrementato le tradizionali attività agricole e sviluppato il tessuto industriale. I medolesi presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte crescita edilizia. Il suo territorio, comprendente anche le località di Casa Bellini, Colla, Crocevia e Sassi, nonché numerose case sparse, in cui è disseminato quasi il quindici per cento della popolazione, ha un profilo regolare, con lievi variazioni altimetriche, e di questa caratteristica orografica risente il capoluogo comunale, il cui andamento plano-altimetrico risulta pianeggiante.

Storia

I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento di una lapide sepolcrale. Non è chiaro se il nome derivi da "medolo", 'pietra' (in riferimento al terreno molto ciottoloso prima dell'opera di bonifica) o dal plurale della voce latina METULA, con significato di 'piccolo cono', nel senso di 'piccola altura' o 'piccolo dosso'. Le notizie relative al Medioevo vedono il territorio al centro di sanguinose contese fra potentati del tempo: infatti, nel corso del 1300 gli Scaligeri e i Visconti lottarono a lungo per la supremazia su questo centro che, agli inizi del XV secolo, venne ceduto, assieme ad altri comuni, dalla vedova di Gian Galeazzo Visconti a Francesco Gonzaga, come pegno per l'estinzione di un debito. Da allora la sua storia fu strettamente legata a quella della nobile casata mantovana, di cui seguì prima l'ascesa e poi il declino. Anche in tempi successivi è stata interessata da grandi eventi bellici: dopo lo scontro, nella guerra di successione spagnola, tra gli eserciti imperiale e francese, nel 1859 fu teatro della battaglia di Solferino e San Martino, nel corso della quale passarono per Medole Napoleone III e il maresciallo Mac Mahon; ancora si conservano i ricordi marmorei dei caduti. Notevole ne è stato il coinvolgimento anche nelle altre vicende risorgimentali e nella guerra di liberazione. Posta in un primo tempo sotto la giurisdizione di Brescia, passò nel 1866 sotto il controllo di Mantova. Tra i monumenti, oltre al Torrione (residuo del castello dell'undicesimo secolo) e alla torre gonza ghesca del XV secolo, è possibile ammirare l'antica chiesa di Santa Maria della Piève (edificata nell'undicesimo secolo ma internamente ristrutturata in stile barocco), la settecentesca chiesa parrocchiale dedicata all'Assunta (dove si conserva una pala del Tiziano, "il Risorto che appare alla Madre", rubata nell'aprile del 1968 e fortunatamente ritrovata dopo pochi giorni) e i palazzi Ceni, Minelli, Conti e Panizza, risalenti per lo più al XVIII secolo. Ricorrenti, poi, sono i portali (risalenti al periodo tra il Seicento e il Settecento), in marmo, sovrastati in buona parte da balconi.

I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento di una lapide sepolcrale. Non è chiaro se il nome derivi da "medolo", 'pietra' (in riferimento al terreno molto ciottoloso prima dell'opera di bonifica) o dal plurale della voce latina METULA, con significato di 'piccolo cono', nel senso di 'piccola altura' o 'piccolo dosso'. Le notizie relative al Medioevo vedono il territorio al centro di sanguinose contese fra potentati del tempo: infatti, nel corso del 1300 gli Scaligeri e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> lottarono a lungo per la supremazia su questo centro che, agli inizi del XV secolo, venne ceduto, assieme ad altri comuni, dalla vedova di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a> a Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, come pegno per l'estinzione di un debito. Da allora la sua storia fu strettamente legata a quella della nobile casata mantovana, di cui seguì prima l'ascesa e poi il declino. Anche in tempi successivi è stata interessata da grandi eventi bellici: dopo lo scontro, nella guerra di successione spagnola, tra gli eserciti imperiale e francese, nel 1859 fu teatro della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BATTAGLIADISOLFERINOESANMARTINO'>battaglia di Solferino e San Martino</a>, nel corso della quale passarono per Medole Napoleone III e il maresciallo Mac Mahon; ancora si conservano i ricordi marmorei dei caduti. Notevole ne è stato il coinvolgimento anche nelle altre vicende risorgimentali e nella guerra di liberazione. Posta in un primo tempo sotto la giurisdizione di Brescia, passò nel 1866 sotto il controllo di Mantova. Tra i monumenti, oltre al Torrione (residuo del castello dell'undicesimo secolo) e alla torre gonza ghesca del XV secolo, è possibile ammirare l'antica chiesa di Santa Maria della Piève (edificata nell'undicesimo secolo ma internamente ristrutturata in stile barocco), la settecentesca chiesa parrocchiale dedicata all'Assunta (dove si conserva una pala del Tiziano, "il Risorto che appare alla Madre", rubata nell'aprile del 1968 e fortunatamente ritrovata dopo pochi giorni) e i palazzi Ceni, Minelli, Conti e Panizza, risalenti per lo più al XVIII secolo. Ricorrenti, poi, sono i portali (risalenti al periodo tra il Seicento e il Settecento), in marmo, sovrastati in buona parte da balconi.

Economia

Nel centro l'agricoltura conserva ancora un ruolo importante, grazie anche ai buoni risultati che vi si conseguono per le favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutteti; molto sviluppato è l'allevamento di avicoli, seguito da quelli di bovini e suini. Il tessuto industriale è rappresentato soprattutto dalle fabbriche tessili e dell'abbigliamento e da quelle per la realizzazione di materiali da costruzione; a queste si affiancano quelle di mobili, industrie metalmeccaniche e del legno, numerose imprese edili, calzifici e qualche fabbrica di serramenti o di persiane. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole dell'obbligo ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Nel centro l'agricoltura conserva ancora un ruolo importante, grazie anche ai buoni risultati che vi si conseguono per le favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutteti; molto sviluppato è l'allevamento di avicoli, seguito da quelli di bovini e suini. Il tessuto industriale è rappresentato soprattutto dalle fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e dell'abbigliamento e da quelle per la realizzazione di materiali da costruzione; a queste si affiancano quelle di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, industrie metalmeccaniche e del legno, numerose imprese edili, calzifici e qualche fabbrica di serramenti o di persiane. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole dell'obbligo ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Al centro di una certa affluenza turistica, risulta abbastanza frequentata per lavoro, grazie al suo ragguardevole sviluppo economico, pur senza far registrare particolare dinamismo nei rapporti, di solito non rilevanti, con i centri vicini. La locale Pro Loco, comunque, assume numerose iniziative per attirare visitatori, cosa che si verifica sia in occasione dell'esposizione dei prodotti locali agricoli e industriali, a giugno, sia quando si svolgono manifestazioni con finalità culturali o anche solo per l'impiego del tempo libero. La festa della Patrona, Maria SS. Assunta, si celebra il 15 agosto.

Al centro di una certa affluenza turistica, risulta abbastanza frequentata per lavoro, grazie al suo ragguardevole sviluppo economico, pur senza far registrare particolare dinamismo nei rapporti, di solito non rilevanti, con i centri vicini. La locale Pro Loco, comunque, assume numerose iniziative per attirare visitatori, cosa che si verifica sia in occasione dell'esposizione dei prodotti locali agricoli e industriali, a giugno, sia quando si svolgono manifestazioni con finalità culturali o anche solo per l'impiego del tempo libero. La festa della Patrona, Maria SS. Assunta, si celebra il 15 agosto.

Località

Colla, Crocevia, Sassi

Colla, Crocevia, Sassi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Medole rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.