Descrizione

Cittadina rivierasca, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto. Di antica origine, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il terziario. I massafresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e le località di Marina di Ferrara e Parco di Guerra. Il territorio, che è classificato collinare e comprende anche le isole amministrative di Contrada Caruccio, presenta un profilo geometrico ondulato ed offre un panorama molto suggestivo, con le antiche masserie e i tanti fenomeni di erosione carsica del banco calcareo di cui è fatta la regione, come gravine, lame, grotte e doline, che le valgono l’appellativo di “Tebaide d’Italia” e all’interno delle quali si trova il maggiore complesso criptologico di epoca bizantina dell’intera Puglia. L’abitato, costruito sulle sponde della gravina di S. Marco che lo divide in due parti congiunte da viadotti, il nucleo vecchio, chiamato Terra, e il nuovo borgo Santa Caterina, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta una torre merlata alla ghibellina fondata su una verde pianura erbosa.

Cittadina rivierasca, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto. Di antica origine, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il terziario. I massafresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e le località di Marina di Ferrara e Parco di Guerra. Il territorio, che è classificato collinare e comprende anche le isole amministrative di Contrada Caruccio, presenta un profilo geometrico ondulato ed offre un panorama molto suggestivo, con le antiche masserie e i tanti fenomeni di erosione carsica del banco calcareo di cui è fatta la regione, come gravine, lame, grotte e doline, che le valgono l’appellativo di “Tebaide d’Italia” e all’interno delle quali si trova il maggiore complesso criptologico di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> dell’intera Puglia. L’abitato, costruito sulle sponde della gravina di S. Marco che lo divide in due parti congiunte da viadotti, il nucleo vecchio, chiamato Terra, e il nuovo borgo Santa Caterina, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta una torre merlata alla ghibellina fondata su una verde pianura erbosa.

Storia

Sebbene la zona risulti abitata fin dalla preistoria, come testimoniano alcuni reperti d’età neolitica, le prime notizie storiche sulla cittadina risalgono alla seconda metà del X secolo. Il toponimo, che per alcuni deriva dall’unione del termine MASSA con un nome di persona, forse AFER o AFRI, per altri andrebbe interpretato come ‘dimora delle rupi’, in riferimento alla presenza delle tante grotte che servirono da rifugio alle popolazioni nell’alto Medioevo e poi ai monaci basiliani. Probabile punto di sosta di Annibale, dopo le dominazioni araba e bizantina fu conquistata dai normanni e infeudata da Carlo I d’Angiò ad Oddone di Soliac, passando in seguito nel principato di Taranto e quindi nel regio demanio. Nel 1494 fu saccheggiata e distrutta dai francesi. Feudo di potenti famiglie, fu luogo di concentramento per le truppe crociate ed i pellegrini in attesa di imbarcarsi a Taranto per la Terra Santa. Del suo patrimonio storico-artistico meritano di essere citati l’eccezionale complesso di chiese rupestri, tra cui il settecentesco santuario della Madonna della Scala (in fondo all’omonima gravina e a cui si accede attraverso una scala di 125 gradini), le cripte di Santa Marina, Sant’Antonio Abate, S. Leonardo, della Candelora e della Buona Nuova, la Farmacia del Mago Greguro (un complesso di celle in cui i monaci basiliani conservavano le erbe medicinali), il castello, ricostruito nel 1600, la chiesa matrice di S. Lorenzo e quella di S. Benedetto, il convento di Sant’Agostino, il Duomo, terminato negli anni Trenta, e la torre dell’Orologio.

Sebbene la zona risulti abitata fin dalla preistoria, come testimoniano alcuni reperti d’età neolitica, le prime notizie storiche sulla cittadina risalgono alla seconda metà del X secolo. Il toponimo, che per alcuni deriva dall’unione del termine MASSA con un nome di persona, forse AFER o AFRI, per altri andrebbe interpretato come ‘dimora delle rupi’, in riferimento alla presenza delle tante grotte che servirono da rifugio alle popolazioni nell’alto Medioevo e poi ai monaci basiliani. Probabile punto di sosta di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANNIBALE'>Annibale</a>, dopo le dominazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ARABA'>araba</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> fu conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNI'>normanni</a> e infeudata da Carlo I d’Angiò ad Oddone di Soliac, passando in seguito nel principato di Taranto e quindi nel regio demanio. Nel 1494 fu saccheggiata e distrutta dai francesi. Feudo di potenti famiglie, fu luogo di concentramento per le truppe crociate ed i pellegrini in attesa di imbarcarsi a Taranto per la Terra Santa. Del suo patrimonio storico-artistico meritano di essere citati l’eccezionale complesso di chiese rupestri, tra cui il settecentesco santuario della Madonna della Scala (in fondo all’omonima gravina e a cui si accede attraverso una scala di 125 gradini), le cripte di Santa Marina, Sant’Antonio Abate, S. Leonardo, della Candelora e della Buona Nuova, la Farmacia del Mago Greguro (un complesso di celle in cui i monaci basiliani conservavano le erbe medicinali), il castello, ricostruito nel 1600, la chiesa matrice di S. Lorenzo e quella di S. Benedetto, il convento di Sant’Agostino, il Duomo, terminato negli anni Trenta, e la torre dell’Orologio.

Economia

È sede della Pro Loco e del distretto scolastico n. 50. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini ed avicoli. Sviluppata è l’industria edile, seguita da quelle alimentare e metalmeccanica ma numerose sono le aziende che operano anche in altri comparti. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali sono presenti quello bancario e attività radiotelevisive. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono alcuni istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie annoverano anche un ospedale; non mancano un asilo nido e una casa di riposo. Tra gli impianti sportivi si registrano un bowling e campi di calcio e calcetto.

È sede della Pro Loco e del distretto scolastico n. 50. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini ed avicoli. Sviluppata è l’industria edile, seguita da quelle alimentare e metalmeccanica ma numerose sono le aziende che operano anche in altri comparti. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali sono presenti quello bancario e attività radiotelevisive. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono alcuni istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie annoverano anche un ospedale; non mancano un asilo nido e una casa di riposo. Tra gli impianti sportivi si registrano un bowling e campi di calcio e calcetto.

Relazioni

Meta turistica di grande rilievo, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini. Tra gli eventi ricorrenti vanno ricordati: il carnevale, che è tra i più seguiti della regione, con sfilate di carri allegorici e gruppi mascherati; il palio della Mezzaluna, che si svolge la terza domenica di settembre per rievocare le lotte con i saraceni; la festa dei Santi Medici nella terza decade di settembre, con la tradizionale cavalcata degli Angeli; il Presepe vivente nella cripta di Santa Marina e il concorso dei presepiari dal 24 dicembre al 10 gennaio. La festa della Patrona, la Madonna della Scala, si celebra la prima domenica di maggio, con una processione nella gravina omonima ed una fiera.

Meta turistica di grande rilievo, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini. Tra gli eventi ricorrenti vanno ricordati: il carnevale, che è tra i più seguiti della regione, con sfilate di carri allegorici e gruppi mascherati; il palio della Mezzaluna, che si svolge la terza domenica di settembre per rievocare le lotte con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SARACENI'>saraceni</a>; la festa dei Santi Medici nella terza decade di settembre, con la tradizionale cavalcata degli Angeli; il Presepe vivente nella cripta di Santa Marina e il concorso dei presepiari dal 24 dicembre al 10 gennaio. La festa della Patrona, la Madonna della Scala, si celebra la prima domenica di maggio, con una processione nella gravina omonima ed una fiera.

Località

Chiatona, Contrada Caruccio, Marina di Ferrara

Chiatona, Contrada Caruccio, Marina di Ferrara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Massafra rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.