Descrizione

Città costiera, ubicata in pianura e di origini medievali, che accanto all’agricoltura e alla pesca ha sviluppato l’industria e il commercio. I manfredoniani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, in altre località, la più popolosa delle quali è San Salvatore. Il territorio, che comprende anche le isole amministrative di Grotticchio e Mezzanone e le Paludi Sipontine, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un paesaggio molto suggestivo e vario. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Città costiera, ubicata in pianura e di origini medievali, che accanto all’agricoltura e alla pesca ha sviluppato l’industria e il commercio. I manfredoniani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, in altre località, la più popolosa delle quali è San Salvatore. Il territorio, che comprende anche le isole amministrative di Grotticchio e Mezzanone e le Paludi Sipontine, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un paesaggio molto suggestivo e vario. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Fu fondata nel 1256 dal re Manfredi, da cui ha derivato il toponimo, per accogliere gli abitanti dell’antica città di Siponto, divenuta inabitabile a causa di guerre e terremoti e del progressivo impaludamento della zona. Inaugurata nel 1264, passò poco dopo sotto gli angioini, che ne completarono il sistema difensivo, ultimando la costruzione del castello iniziato da Manfredi e cingendola con mura e torri. Sviluppatasi fino al termine del XV secolo, nella prima metà del Seicento fu saccheggiata dai turchi e gravemente colpita da due terremoti. La ripresa economica, rallentata dall’isolamento in cui venne a trovarsi rispetto all’entroterra foggiano, ebbe inizio nel XIX secolo, quando fu migliorata la rete viaria e fu costruita la ferrovia che la collega a Foggia. Dopo lo sviluppo agricolo intensivo, seguito ai lavori di bonifica dei primi decenni del Novecento, ha registrato un rapido incremento demografico, grazie allo sviluppo del turismo e all’intensificarsi delle iniziative industriali. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il castello svevo-angioino; la cattedrale di San Lorenzo Majorano, della seconda metà del XVII secolo; la chiesa di San Domenico; la basilica di Santa Maria Maggiore, del secolo XI, e l’antica chiesa di San Leonardo, a Siponto. Tra i monumenti più significativi è la chiesa di Santa Maria di Siponto.

Fu fondata nel 1256 dal re Manfredi, da cui ha derivato il toponimo, per accogliere gli abitanti dell’antica città di Siponto, divenuta inabitabile a causa di guerre e terremoti e del progressivo impaludamento della zona. Inaugurata nel 1264, passò poco dopo sotto gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINI'>angioini</a>, che ne completarono il sistema difensivo, ultimando la costruzione del castello iniziato da Manfredi e cingendola con mura e torri. Sviluppatasi fino al termine del XV secolo, nella prima metà del Seicento fu saccheggiata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=TURCHI'>turchi</a> e gravemente colpita da due terremoti. La ripresa economica, rallentata dall’isolamento in cui venne a trovarsi rispetto all’entroterra foggiano, ebbe inizio nel XIX secolo, quando fu migliorata la rete viaria e fu costruita la ferrovia che la collega a Foggia. Dopo lo sviluppo agricolo intensivo, seguito ai lavori di bonifica dei primi decenni del Novecento, ha registrato un rapido incremento demografico, grazie allo sviluppo del turismo e all’intensificarsi delle iniziative industriali. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano: il castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVO'>svevo</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINO'>angioino</a>; la cattedrale di San Lorenzo Majorano, della seconda metà del XVII secolo; la chiesa di San Domenico; la basilica di Santa Maria Maggiore, del secolo XI, e l’antica chiesa di San Leonardo, a Siponto. Tra i monumenti più significativi è la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=CHIESADISANTAMARIADISIPONTO'>chiesa di Santa Maria di Siponto</a>.

Economia

Oltre che degli uffici normalmente presenti in una città, è sede del distretto scolastico n. 29 e dell’azienda autonoma per il soggiorno e il turismo. Nell’economia locale l’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, foraggi, ortaggi, frutta, olive e uva (da queste ultime si ricava il vino “Orta Nova”), e l’allevamento di bovini, bufali, suini, ovini, caprini, equini e avicoli hanno perso terreno rispetto all’industria, costituita da aziende che operano in svariati comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Non mancano asili nido, case di riposo e scuole di ogni ordine e grado; le strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca “Cardinale Orsini”, dalle biblioteche civiche unificate, dal museo archeologico nazionale del Gargano, ospitato nel castello, e dal museo etnografico del centro residenziale di studi pugliesi, a Siponto. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e comprendono aziende agrituristiche, camping e stabilimenti balneari. Le strutture sanitarie annoverano un ospedale, alcune farmacie e cliniche private, la casa di cura San Michele e il centro di riabilitazione “Padre Pio”.

Oltre che degli uffici normalmente presenti in una città, è sede del distretto scolastico n. 29 e dell’azienda autonoma per il soggiorno e il turismo. Nell’economia locale l’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, foraggi, ortaggi, frutta, olive e uva (da queste ultime si ricava il vino “Orta Nova”), e l’allevamento di bovini, bufali, suini, ovini, caprini, equini e avicoli hanno perso terreno rispetto all’industria, costituita da aziende che operano in svariati comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Non mancano asili nido, case di riposo e scuole di ogni ordine e grado; le strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca “Cardinale Orsini”, dalle biblioteche civiche unificate, dal museo archeologico nazionale del Gargano, ospitato nel castello, e dal museo etnografico del centro residenziale di studi pugliesi, a Siponto. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e comprendono aziende agrituristiche, camping e stabilimenti balneari. Le strutture sanitarie annoverano un ospedale, alcune farmacie e cliniche private, la casa di cura San Michele e il centro di riabilitazione “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=PADREPIO'>Padre Pio</a>”.

Relazioni

Polo turistico di grande rilievo, è al centro di rapporti molto intensi con gli altri comuni della Comunità montana “Gargano” e con quelli a sud dell’omonimo golfo, grazie alle sue attività produttive, ai suoi servizi e alla presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tipici piatti della gastronomia locale sono le seppie ripiene e la “farrata”, un rustico di carnevale. Tra gli eventi ricorrenti, oltre al mercato del mercoledì, vanno segnalati: il carnevale dauno, con la sagra della farrata; la festa di San Lorenzo Majorano, che si celebra il 7 febbraio; la rassegna “Estate sipontina”, col premio internazionale di canto lirico e con quello nazionale di poesia, accompagnati da varie manifestazioni nella piazza D’Armi del castello svevo-angioino; la mostra mercato “Mangiamare” sulla pesca, il tempo libero e l’artigianato, a luglio; la mostra mercato dell’artigianato garganico, ad agosto; la processione di Sant’Andrea, che si svolge sul mare con un carosello di barche, e la sagra della pizza rustica, a settembre; l’allestimento del presepe in carta pesta da parte dei locali maestri cartapestai, dal 13 dicembre al 6 gennaio. Il 30 agosto si festeggia la Patrona, Santa Maria di Siponto.

Polo turistico di grande rilievo, è al centro di rapporti molto intensi con gli altri comuni della Comunità montana “Gargano” e con quelli a sud dell’omonimo golfo, grazie alle sue attività produttive, ai suoi servizi e alla presenza degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tipici piatti della gastronomia locale sono le seppie ripiene e la “farrata”, un rustico di carnevale. Tra gli eventi ricorrenti, oltre al mercato del mercoledì, vanno segnalati: il carnevale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=DAUNO'>dauno</a>, con la sagra della farrata; la festa di San Lorenzo Majorano, che si celebra il 7 febbraio; la rassegna “Estate sipontina”, col premio internazionale di canto lirico e con quello nazionale di poesia, accompagnati da varie manifestazioni nella piazza D’Armi del castello svevo-angioino; la mostra mercato “Mangiamare” sulla pesca, il tempo libero e l’artigianato, a luglio; la mostra mercato dell’artigianato garganico, ad agosto; la processione di Sant’Andrea, che si svolge sul mare con un carosello di barche, e la sagra della pizza rustica, a settembre; l’allestimento del presepe in carta pesta da parte dei locali maestri cartapestai, dal 13 dicembre al 6 gennaio. Il 30 agosto si festeggia la Patrona, Santa Maria di Siponto.

Località

Grotticchio, Ippocampo, La Bussola, Mezzanone, Montagna, Pastini, San Salvadore, San Salvatore, Scalo dei Saraceni, Sciali degli Zingari, Sciali di Lauro

Grotticchio, Ippocampo, La Bussola, Mezzanone, Montagna, Pastini, San Salvadore, San Salvatore, Scalo dei Saraceni, Sciali degli Zingari, Sciali di Lauro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Manfredonia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.