Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine medioevale, la cui economia si fonda principalmente sul terziario turistico. La comunità dei magregliesi, che presenta un indice di vecchiaia di molto superiore alla media, è tutta concentrata nel capoluogo comunale (unico centro abitato) dove negli ultimi anni si è registrata una forte espansione edilizia dovuta alla costruzione, intorno al borgo storico, di numerose abitazioni per la villeggiatura. Il territorio, ricco di un patrimonio naturale che comprende grotte e cavità di notevole interesse archeologico, ospita la sorgente del fiume Lambro; presenta un profilo geometrico vario, a tratti aspro nella parte occidentale, con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 699 sul livello del mare ad un massimo di 1.614 metri. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico tipico montano, sorge ai piedi dell'Alpe di Magreglio.

Piccola comunità di montagna, di origine medioevale, la cui economia si fonda principalmente sul terziario turistico. La comunità dei magregliesi, che presenta un indice di vecchiaia di molto superiore alla media, è tutta concentrata nel capoluogo comunale (unico centro abitato) dove negli ultimi anni si è registrata una forte espansione edilizia dovuta alla costruzione, intorno al borgo storico, di numerose abitazioni per la villeggiatura. Il territorio, ricco di un patrimonio naturale che comprende grotte e cavità di notevole interesse archeologico, ospita la sorgente del fiume Lambro; presenta un profilo geometrico vario, a tratti aspro nella parte occidentale, con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 699 sul livello del mare ad un massimo di 1.614 metri. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico tipico montano, sorge ai piedi dell'Alpe di Magreglio.

Storia

Nel 1951 divenne comune autonomo distaccandosi dall'unione, durata per tutto il periodo medievale e rinascimentale, con Civenna e Barni. Risalgono al neolitico alcuni oggetti ornamentali e strumenti per la caccia rinvenuti nella grotta preistorica nota col nome di Buco della Strega: ritrovamenti di questo tipo attestano la frequentazione, in età neolitica, di gruppi dediti alla caccia. Rinvenimenti databili tra il II e il III secolo d.C. rappresentano un inequivocabile segno della presenza romana nella zona. Menzionata per la prima volta in un documento del IX secolo, deriva il toponimo dal latino MACER, 'magro', ad indicare la povertà dei pascoli. Da un documento databile al XII secolo risulta la sua appartenenza al feudo di Civenna-Limonta; pressappoco a tale periodo è ascrivibile la sua dipendenza dal Presidio di Asso. Nei secoli successivi la sua storia si intrecciò con quella della Valassina. Tra gli edifici a carattere religioso gioca un ruolo di primo piano il santuario della Madonna del Ghisallo -il nome deriva dal conte Ghisallo, che Maria sottrasse alla furia omicida di un gruppo di briganti- nota per essere la protettrice dei ciclisti, secondo quanto dichiarato da Pio XII. Al XVII secolo risale, invece, la parrocchiale, dedicata a Santa Marta e costruita con l'autorizzazione del cardinale Federico Borromeo; al suo interno conserva un paliotto in argento sbalzato realizzato da Eugenio Bellosio.

Nel 1951 divenne comune autonomo distaccandosi dall'unione, durata per tutto il periodo medievale e rinascimentale, con Civenna e Barni. Risalgono al neolitico alcuni oggetti ornamentali e strumenti per la caccia rinvenuti nella grotta preistorica nota col nome di Buco della Strega: ritrovamenti di questo tipo attestano la frequentazione, in età neolitica, di gruppi dediti alla caccia. Rinvenimenti databili tra il II e il III secolo d.C. rappresentano un inequivocabile segno della presenza romana nella zona. Menzionata per la prima volta in un documento del IX secolo, deriva il toponimo dal latino MACER, 'magro', ad indicare la povertà dei pascoli. Da un documento databile al XII secolo risulta la sua appartenenza al feudo di Civenna-Limonta; pressappoco a tale periodo è ascrivibile la sua dipendenza dal Presidio di Asso. Nei secoli successivi la sua storia si intrecciò con quella della Valassina. Tra gli edifici a carattere religioso gioca un ruolo di primo piano il santuario della Madonna del Ghisallo -il nome deriva dal conte Ghisallo, che Maria sottrasse alla furia omicida di un gruppo di briganti- nota per essere la protettrice dei ciclisti, secondo quanto dichiarato da Pio XII. Al XVII secolo risale, invece, la parrocchiale, dedicata a Santa Marta e costruita con l'autorizzazione del cardinale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBORROMEO'>Federico Borromeo</a>; al suo interno conserva un paliotto in argento sbalzato realizzato da Eugenio Bellosio.

Economia

La natura accidentata del territorio non ha consentito un grande sviluppo delle attività agricole e la principale fonte di reddito è rappresentata essenzialmente dal terziario turistico (soprattutto quello di tipo residenziale), vero artefice dello sviluppo socio-economico. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei magregliesi giustificano la presenza del servizio bancario; la rete commerciale, di discrete dimensioni, completa il quadro delle attività terziarie. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle sue esigue dimensioni: non si registra la presenza di particolari strutture sociali e sportive o di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Le strutture scolastiche non danno la possibilità di completare il ciclo della scuola dell'obbligo e le strutture sanitarie si limitano al solo servizio farmaceutico, costringendo la popolazione a rivolgersi ai centri vicini per le altre prestazioni. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

La natura accidentata del territorio non ha consentito un grande sviluppo delle attività agricole e la principale fonte di reddito è rappresentata essenzialmente dal terziario turistico (soprattutto quello di tipo residenziale), vero artefice dello sviluppo socio-economico. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei magregliesi giustificano la presenza del servizio bancario; la rete commerciale, di discrete dimensioni, completa il quadro delle attività terziarie. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle sue esigue dimensioni: non si registra la presenza di particolari strutture sociali e sportive o di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Le strutture scolastiche non danno la possibilità di completare il ciclo della scuola dell'obbligo e le strutture sanitarie si limitano al solo servizio farmaceutico, costringendo la popolazione a rivolgersi ai centri vicini per le altre prestazioni. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Disponendo di buone risorse paesaggistiche, si è affermata come apprezzabile meta turistica, la cui attrazione principale è rappresentata dalle numerose grotte di cui è ricco il territorio: le più famose sono la grotta di Pegur, quella di Menaresta e la Tana del Tass, oltre alla grotta della Strega. Una parte della popolazione attiva, non riuscendo il terziario ad assorbire l'intera forza lavoro locale, si rivolge per il lavoro ai centri vicini con un più ricco tessuto economico; inoltre, la scarsa offerta dei servizi all'interno delle infrastrutture locali determina un rapporto intenso con i centri del circondario dove c'è la possibilità di usufruire di servizi amministrativi, sanitari e scolastici. Tra le manifestazioni che periodicamente animano la comunità figura il "Ferragosto Magregliese"; inoltre, da marzo a novembre, si svolge il "Mercatino dell'usato del vecchio e dell'antico". La festa patronale, intitolata a Santa Marta, si celebra il 29 luglio.

Disponendo di buone risorse paesaggistiche, si è affermata come apprezzabile meta turistica, la cui attrazione principale è rappresentata dalle numerose grotte di cui è ricco il territorio: le più famose sono la grotta di Pegur, quella di Menaresta e la Tana del Tass, oltre alla grotta della Strega. Una parte della popolazione attiva, non riuscendo il terziario ad assorbire l'intera forza lavoro locale, si rivolge per il lavoro ai centri vicini con un più ricco tessuto economico; inoltre, la scarsa offerta dei servizi all'interno delle infrastrutture locali determina un rapporto intenso con i centri del circondario dove c'è la possibilità di usufruire di servizi amministrativi, sanitari e scolastici. Tra le manifestazioni che periodicamente animano la comunità figura il "Ferragosto Magregliese"; inoltre, da marzo a novembre, si svolge il "Mercatino dell'usato del vecchio e dell'antico". La festa patronale, intitolata a Santa Marta, si celebra il 29 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Magreglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.